"I had a heart that loved you so much": un gran disco per gli Emily Plays

 

I-HAD-A-HEART-THAT-LOVED-YOU-SO-MUCH 1Ascoltando il primo album degli Emily Plays vengono in mente tante cose, una su tutte: perchè le band di valore non riescono ad essere apprezzate in Italia? La band di Pavia maneggia un buon folk, dell'ottimo pop, delle melodie accattivanti e testi (in inglese) che ben si amalgamano con l'armonia totale del progetto. Il titolo del cd è "I had a heart that loved you so much" e rimanda a una vecchissima e struggente canzone di Mino Reitano 'Avevo un cuore che ti amava tanto', appunto.

Messa da parte questa piccola curiosità, bisogna evidenziare come i brani siano stati messi in scaletta con un'ineffabile maestria: "Hands that don't catch" fa da apripista al disco e lo colora di una magia fatta di elementi sognanti leggeri, come di oggetti senza forma che sfidano il vuoto senza appesantirsi. "When you say it's broken" e la successiva "December" rivelano la voce stupenda e leggiadra di Sara Poma che si intreccia con un pop sempre piacevole e mai troppo smielato.

"On and on" (col suo ritornello super-trascinante) e "Me you and Jessica Lange" (titolo fantastico!) continuano ad immergersi in atmosfere pop che si trasformano in un folk ben riuscito. Merita una riflessione a sè l'ultima traccia: "Lost property" che ha la delicatezza di una fiaba e suscita una dolcezza infinita.

Da ascoltare prima di mettersi a letto. Tutto è calibrato benissimo in un disco che vive di anime diverse ma non lontane e che riesce a non perdere l'intimità e la personalità di una band che ha tanta strada davanti a sè.

TRACCE

1 Hands That Don’t Catch

2 When You Say It’s Broken

3 December

4 On And On

5 Me, You And Jessica Lange

6 Baghdad Lover

7 Sightseeing Train

8 (This Love Will Take Its) Toll

9 These Words Won’t Count

10 Lost Property

 

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