"What we are is secret": i segreti dei Low-Fi
Il 2 febbraio è uscito "What we are is secret" dei campani Low-Fi.
L'album è scuro, cupo, malinconico, profondo, intenso e caratterizzato da suoni freschi e taglienti. Il cantato è in inglese e non può essere altrimenti dato il sound anglosassone della band.
"Something" con i suoi muri di chitarre e la tempesta di synth cattura subito l'attenzione. Così come in "Speed control" i synth e le chitarre creano atmosfere dal sapore tagliente, si può ascoltare una meraviglia in "Dead disco syndrome" con un ritmo martellante che denota una sorprendente dote compositiva. In "Steinhaus" si cambia registro e la deliziosa influenza elettronica e dance rende tutto incredibilmente accattivante ed interessante; ci stanno, poi, a pennello i cori a metà del brano perchè arricchiscono il pezzo e aggiungono un tocco inaspettato molto particolare.
L'andamento si fa più tranquillo in "What we are is secret" (con il prezioso featuring di Alessandra Gismondi dei Pitch e dei Vessel) e le atmosfere si tingono di cupezza e mistero. È inoltre molto intrigante l'uso della voce che riesce a creare un unico momento ipnotico con la melodia.
I Low-Fi declamano il loro segreto, uno stupefacente segreto che viene raccontato tra le note di dieci canzoni impregnate di post-punk, elettronica, rock e new wave: una più bella dell'altra.
TRACCE
01. Something
02. Daylight
03. Dead Disco Syndrome
04. Speed Control
05. What We Are Is Secret (feat. A.Gismondi)
06. Private Revolution (feat. No More)
08. On The Scene
09. Steinhaus
10. Piano Metal
Ascolta 2 brani di "What we are is secret" dei Low-Fi