COSA SIAMO DIVENTATI, il nuovo album di Diodato
È uscito il 27 gennaio per la Carosello Records il nuovo album, "Cosa siamo diventati", di Diodato, preceduto dal primo singolo estratto dal disco, "Mi si scioglie in bocca". La produzione artistica è stata affidata al solito Daniele “ilmafio” Tortora e, alla band, sempre composta da Daniele Fiaschi (chitarre), Duilio Galioto (piano, organi e synth), Alessandro Pizzonia (batteria) e Danilo Bigioni (basso), si sono aggiunti Fabio Rondanini, già batterista dei Calibro 35 e degli Afterhours, e il GnuQuartet che ha registrato archi e flauti per tre brani dell’album. La lavorazione dell'album è riassunta dal cantautore stesso come, " un processo che talvolta, non lo nego, è stato anche doloroso. Volevo ci fosse tutta la verità, tutta la sincerità possibile". Questo ha assicurato all'album un cantautorato di respiro nuovo più live-oriented e internazionale. Si sono aggiunte formule innovative che hanno coniugato la tradizione del songwriting all'italiana a declinazioni meno classiche e più spinte verso territori rock di "raffinata sperimentazione".
"Uomo fragile" è una ballata dove il giusto equilibrio di parole sussurate e ricami di chitarra si alternano ad un crescendo di rock e commovente urlato "....bisogno d'amore" quasi si fosse davanti al più ispirato Manuel Agnelli. "Colpevoli" e "Di questa felicità" sono nuova scuola romana in cui Diodato nelle vesti di Fabi fa lezioni di rock e poi divaga tra piano, intimismo e voci cosmiche. Interessante anche il sapore di musica di frontiera nella sghemba e waitsiana "Paralisi". La cameristica di "Fiori immaginari" nella sua micro-dinamica è davvero stupenda e innovativa. In "Cosa siamo diventati" c'è tutto quello che serve per parlare di un pop che si spinge nelle terre dei Sigur Ros dove l'ebow è un urlo di rivendicazione elettromagnetica e il tamburregiare free-form rende l'idea di una "natura" delle cose piccole e in continuo inesorabile passaggio. Il singolo "Mi si scioglie la bocca" ha la "prontezza rapace" di mettere al punto giusto le lacrime sugli occhi degli amanti di qualsivoglia menage esistenziale. "La verità" è un chiaro vezzo di rock alla Depeche Mode in cui un Diodato, che puoi quasi immaginarlo urlare a petto nudo come il redivivo Dave Gahan, non sfigura affatto nell'azzardato confronto.
Tiziano Ferro fa la sua comparsa fantasma in "Per la prima volta" e in "La luce di questa stanza". Questo vuol dire che Diodato ha fatto pace con le solite pregiudiziali che tentano di dividere il pop in categorie, quando invece la migliore canzone melodica fa onore al pop uno e indivisibile .
Insomma Diodato ha superato anche questa prova, oltre la sfida con un nuovo sè stesso, perchè come dice lui bisogna dire alla gente:"come si fa anon avere paura di questa felicità". E lo si deve fare in tue le musiche possili e impossibili che esistono.
TRACCE
1. UOMO FRAGILE
2. COLPEVOLI
3. PARALISI
4. FIORI IMMAGINARI
5. GUAI
6. COSA SIAMO DIVENTATI
7. MI SI SCIOGLIE LA BOCCA
8. LA VERITÀ
9. UN PO’ PIÙ FACILE
10. DI QUESTA FELICITÀ
11. PER LA PRIMA VOLTA
12. LA LUCE DI QUESTA STANZA