SATURNO, il disco de L'ORDINE NATURALE DELLE COSE
A inizio maggio è uscito il lavoro autoprodotto della band L'ORDINE NATURALE DELLE COSE, dal titolo "Saturno". Il pianeta è scelto perchè rappresenta il corpo celeste a cui è stata associata sempre la malinconia che è il sentimento cardine della rilettura del quotidiano in questo lavoro dalla chiara sonorità indie-rock.
"Lisa" e "Fuzz meteora" sono entrambe ascrivibili alle opere prime di un gruppo "catartico" come i Marlene Kuntz nei suoi due aspetti tipici di impatto e melodia grunge. "Iori" è un richiamo bibliografico all'universo dark di Robert Smith e derivati; "Cumulonembi" potrebbe starci bene tra i microchip emozionali dei primi Subsonica; "Dirupo" è un brodo di feddback-fuzz in cui gli Interpol ci sguazzerebbero annegandoci; "Marea" è una nenia acustica alla Jesus and Mary Chain con qualche distorsione in meno e un pò di melodia in più; "La canzone di fine estate" ci riporta ai tempi dei Planet-funk con una cassa semi-dritta e syntheria maldestra; "Saturno a caso" è una ballata electro-wave che fa il bel verso al pop malato dei Former Ghosts con tanto di alternanza di recitato-cantato armonizzato.
Un ottimo lavoro questo "Saturno" che ha la sua forza nel proporre una vasta scelta di soluzioni compositive senza che le varie influenze citate alterino mai la personalissima linea sonora identitaria della band.
TRACCE
1. LISA
2. FUZZ METEORA
3. IORI
4. CUMULONEMBI
5. DIRUPO
6. BFP
7. MAREA
8. CANZONE DI FINE ESTATE
9. OPACA
10. SATURNO A CASO
Marco Pancrex