"Il nome della band è una presa in giro verso tutta la gente bigotta": intervista agli ACID BRAINS
Abbiamo contattato gli ACID BRAINS, freschi di pubblicazione di "Maybe": ci hanno raccontato del nuovo disco, delle loro origini, del futuro, dei loro gusti artistici e molto altro...
Chi sono gli Acid Brains?
Gli Acid Brains sono: Stefano Giambastiani: voce e chitarra, Alfredo Bechelli: chitarra, Antonio Amatulli: basso, Stefano Marchi: batteria. Siamo attivi dal 1997 e abbiamo fatto più di 200 concerti in “carriera”. Abbiamo 3 cd autoprodotti e 4 cd ufficiali: “The end of the show” (2004 U.d.u records) “Far away” (2006 U.d.u records/Fridge Italia/Goodfellas)”Do it better” (2009 Fridge records/Goodfellas) e il nuovo album , uscito ad inizio ottobre 2012, “Maybe” (Red cat records/Audioglobe). Siamo una band che principalmente fa un mix tra alternative rock/grunge/stoner e punk ma abbiamo un sacco di contaminazioni da generi diversi ..
Da dove deriva il nome della band?
Il nome della band è una presa in giro verso tutta la gente bigotta che ti giudica prima di conoscerti e che si basa solo dall'apparenza: per la precisione è dovuto al fatto che quando eravamo molto giovani (e un po' anche ora ) avevamo look / idee stravaganti o comunque fuori dagli standard imposti dalla società e quindi passavamo per poco di buono e venivamo guardati male quando invece alla fine siamo tutti delle brave persone...da li Acid Brains ...
Come si è formata la band?
Si è formata nel periodo della scuola, ci siamo conosciuti io (Stefano Giambastiani) e il batterista (Stefano Marchi) e, essendo entrambi amanti di un certo tipo di musica, avevamo un sacco di voglia di suonare e di sfogare la nostra rabbia. In poco tempo così è iniziata l'avventura degli Acid Brains.
Ad inizio ottobre 2012 è uscito il vostro album dal titolo "Maybe". Quali sono gli ingredienti di questo disco?
Sicuramente la rabbia, l'amore, la sincerità, tanta passione, tanta voglia di esprimersi e di dire quello che nella vita ti devi tenere dentro, di sfogarsi, di essere diretti e di usare la musica per far provare emozioni alle altre persone e per condividere le nostre esperienze.
Di quali argomenti avete parlato?
Senz'altro l'argomento del disco è la vita vissuta, con tutti gli alti e bassi con cui ci troviamo a sbattere, dal lavoro all' amore, l' amicizia, gli stronzi che ci sono in giro, la falsità e l' ipocrisia che c è nel mondo etc ma sempre con la viva speranza che le cose possano cambiare e migliorare e con la consapevolezza di avere un identità propria, le proprie idee e qualcosa da dire.
Come sono nate le canzoni (sia da un punto di vista testuale che per quanto riguarda gli arrangiamenti)?
Tutte le canzoni sono nate in seguito ad esperienze, belle o brutte, di vita vissuta e sono nate di botto, spontaneamente, senza troppi ragionamenti, sia per la musica che per i testi, sono frammenti di esperienze di vita messe in musica, con dentro le sensazioni e le emozioni che ogni esperienza ha lasciato...C' è un approccio molto punk e molto semplice, non siamo dei tecnici ma credo che alla fine questo tipo di approccio paga parecchio nella musica.
Ascoltando "Maybe", si viene coinvolti in un turbinio di rock, grunge, stoner, punk e molto altro. Da dove avete preso spunto per concepire questi brani?
Personalmente ascolto un sacco di musica di un sacco di generi diversi e trovo limitativo sentire sempre le solite cose; detto questo tutti questi input sono serviti a influenzare il modo di scrivere le canzoni e a farmi venire voglia di spaziare su più fronti mettendoci dentro un po tutto quello che mi fa provare emozioni.
Quali sono i vostri impegni futuri?
Promuovere al meglio questo album, suonare parecchio in giro, fare uscire il video di “All they want to go”, scrivere nuove canzoni e dare il massimo per far girare gli Acid Brains il più possibile in Italia e non solo.
Tour, collaborazioni, registrazioni?
Per quanto riguarda le registrazioni penso che per un po non registreremo altro visto che abbiamo appena fatto il disco nuovo, collaborazioni ne abbiamo parecchie a livello di scambio data e supporto reciproco con varie band Italiane e per il tour inizieremo davvero a fare varie date in giro per l'Italia (e spero non solo) da inizio 2013.
Se doveste consigliare tre artisti contemporanei (band, cantanti, scrittori, pittori, attori...) quali sono i primi tre nomi che vi vengono in mente?
Per me nella musica : Foo fighters, Queens of the stone age e Radiohead per gli artisti stranieri , Verdena,Teatro degli Orrori,Marlene Kuntz e anche gli Zu per quanto riguarda gli Italiani...Per quanto riguarda scrittori, pittori ed attori quelli che piacciono a me sono tutti ormai non più contemporanei.
Cosa ne pensate del trattamento riservato oggi alla musica in Italia, dalla possibilità di emergere alle difficoltà nel trovare date per potersi esprimere?
In Italia la situazione non è facile e lo sappiamo bene tutti, i locali preferiscono le cover band perchè almeno la gente conosce le canzoni e portano gente, non c'è né curiosità né interesse verso chi fa musica inedita , le band che fanno le loro canzoni vengano pagate pochissimo, nessuno investe su di te e devi farti tutto da solo perchè è veramente MOLTO difficile trovare qualcuno che ti aiuta. Ancora peggio sta diventando trovare concerti con i locali che sono in crisi e cercano sempre di risparmiare sul cachet e di andare sul sicuro....Inoltre con internet tutti scaricano la musica ed è ancora più difficile vendere dischi...Insomma che dire, la situazione non è bella ,anzi fa abbastanza schifo, l'unica cosa è crederci e mettercela tutta, ingegnarsi e cercare di sbattersi il più possibile nel farsi contatti, fare scambi date etc, insistere con i locali che se la “tirano”, non arrendersi mai....nella speranza che le cose migliorino e che esista ancora la possibilità che qualcuno possa notarti e investire su di te...