INTERVISTA CON CHARLIE
Abbiamo contattato CHARLIE che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo “RUINS OF MEMORIES”: ci ha parlato delle nuove canzoni, delle influenze musicali, dei suoi gusti musicali, dei suoi progetti futuri e molto altro.
Buona lettura!
1.Chi è CHARLIE secondo CHARLIE?
Direi un'esplosione di intenzioni con una gran voglia di movimento e di portare a termine tanti progetti e vocazioni che riempono e completano l'esistenza. Con una grande inclinazione verso le arti in generale e infatti il mio mestiere per anni è stato quello di decoratrice e successivamente poi ho intrapreso in maniera professionale la strada della musica... in verità tengo in ballo un po' entrambe le cose.
2.Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Fuori dalle mode, spontanea e sincera in una fusione tra folk e rock
3.Perchè hai deciso di intraprendere un percorso artistico?
È stato un richiamo naturale la vera difficoltà è stata autorizzarsi a dedicare più tempo di quanto non facessi prima. Gli anni in cui ho lavorato come decoratrice mi sono sempre dedicata anche alla musica ma nel tempo perso, per cui di sera nel weekend, adesso riesco finalmente a gestire le cose direi al cinquanta per cento.
4.Ascoltando il tuo ultimo lavoro “RUINS OF MEMORIES”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il lavoro è stato quasi un esperimento di psicoterapia perché le canzoni sono scaturite dalle melodie che uscivano fuori in maniera molto naturale. Nulla di studiato a tavolino. Qualcuna di queste canzoni come Innocent Sweet appartiene al passato a più di 10 anni fa quando ho cominciato a scrivere canzoni, ma la maggior parte sono frutto di mood e sensazioni dell'ultimo paio d'anni.
Il genere musicale è una fusione tra folk e rock senza lasciare da parte un pizzico di psichedelia che può emergere in pezzi come the Road.
5.Quali sono i tuoi progetti futuri?
Promuovere il disco attraverso diversi live per tutto il 2017 e lavorare ad un nuovo lavoro...
6.Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
Sicuramente portare la mia musica fuori dei confini italiani e raggiungere l'Europa. La Svizzera, l'Austria, la Germania ma anche paesi del Nord come Svezia e Norvegia…
7.Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Non ho dubbi a riguardo i Wovenhand (che suoneranno presto a Milano a maggio), Sivert Hoyem e Laura Marling ad esempio…