INTERVISTA CON I ROXAS

Abbiamo contattato i ROXAS che ci hanno raccontato il loro ep che segna il loro esordio discografico. Il titolo è "Nonostante tutto": ci hanno parlato delle nuove canzoni, dei loro progetti futuri, delle loro preferenze musicali e molto altro.

Buona lettura!


Copertina Nonostante Tutto Roxas1. Chi sono i ROXAS secondo i ROXAS?
I Roxas sono semplicemente Luca, Michele e Alessandro. Rispettivamente basso, chitarra/voce e batteria. 3 ragazzi che qualche hanno fa hanno deciso di riempire i noiosi pomeriggi milanesi facendo un po’ di casino.

2. Come mai questo nome per la vostra band?
La scelta del nome è stata piuttosto casuale, risale ai primi tempi in cui abbiamo iniziato a suonare insieme. Roxas è il nome di un personaggio di un videogioco per cui eravamo tutti e 3 in fissa in quel periodo. Nel corso degli anni abbiamo pensato di cambiarlo più e più volte, l’ultima appena prima della stampa del disco. La cosa però non è mai andata in porto, sarà che ci siamo affezionati…

3. Come definireste la vostra musica? Se doveste dare tre aggettivi alla vostra musica, quali scegliereste?
La nostra musica nasce dall’esigenza di voler raccontare ciò che siamo. Per noi la musica è il mezzo di comunicazione più importante che esista. È emozione allo stato puro. Attraverso di essa cerchiamo di esprimere i nostri stati d’animo e le nostre sensazioni, sperando di riuscire a trasmetterle a chi l’ascolta. Tre aggettivi: Istintiva - Avvolgente - Inquieta

4. Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “NONOSTANTE TUTTO”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il progetto è nato da registrazioni improvvisate a casa, in cui io (Luca) o Michele prendiamo una chitarra acustica e proviamo ad abbozzare qualcosa di interessante (due accordi e una melodia di solito sono sufficienti). È spesso così che nascono le nostre canzoni. Le idee ovviamente poi passano in sala prove, in cui tutti e 3 cerchiamo di dare la nostra visione personale sul singolo pezzo, cercando comunque di non snaturare mai il sentimento di base che ha concepito l’idea originaria. Per “Nonostante Tutto” è avvenuto proprio così. Poi abbiamo avuto la fortuna di trovare in Alka Record Label, dei collaboratori eccezionali che hanno contribuito in modo importante alla produzione vera e propria del disco. Il sentimento comune espresso dalle canzoni dell’EP è quello di cambiamento. Le canzoni parlano di individui che non hanno più nulla da perdere o che hanno già perso tutto. L’intenzione è quella di fornire un invito ad affrontare in modo diretto il proprio disagio esistenziale, di qualsiasi natura esso sia.

5. La copertina del vostro ep è molto suggestiva: potete parlarcene?
La copertina rispecchia l’atmosfera cupa in cui ci si immerge ascoltando l’EP. La prima idea in realtà è stata quella di rappresentare la scena clou del primo brano “perderemo conoscenza sopra il ciglio di un burrone”. Il primo tentativo è stato quindi quello di immortalare un’immagine con due gambe sospese nel vuoto. In seguito poi abbiamo preferito trasformare la scenografia in un tunnel rendendo il tutto ancor più oscuro e surreale.

6. Siete un trio, tre teste pensanti che hanno ciascuna una propria idea e un proprio modo di vedere le cose: come avviene il processo di decisione riguardante, ad esempio, l’inserimento di un riff o una ritmica oppure un assolo?
In effetti è un momento cruciale in ambito di composizione. Tutti e 3 abbiamo sì dei punti in comune in quanto a gusti musicali, ma allo stesso tempo abbiamo visioni differenti sulla musica in generale. Ci capita più o meno spesso di non trovarci d’accordo su qualcosa, ma di solito riguarda la direzione e/o il sentimento che vogliamo dare al brano e non all’inserimento di un singolo riff, fill o assolo. Fino ad ora siamo sempre riusciti ad accontentare tutti con il dialogo, ma quello che abbiamo imparato fino ad ora è che i compromessi non funzionano. Cerchiamo di evitare decisioni prese a metà.

7. Quali sono i vostri progetti futuri?
Purtroppo nel breve periodo siamo fermi a causa di un infortunio. La voglia di live è fortissima. L’idea è quella di esibirci il più possibile per presentare il disco. Ovviamente essendo questo il primo EP abbiamo un repertorio limitato, ma non mancheranno nuovi inediti e magari qualche cover. L’idea ad ogni modo è quella di tornare presto in studio per registrare questa volta un intero album.

8. Musicalmente parlando, qual è il vostro sogno nel cassetto?
In 3 parole: vivere di musica. In ogni senso.

9. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Fast Animals and Slow Kids (che bomba!), The Living End, Avenged Sevenfold.