INTERVISTA CON MIRCO MENNA
Abbiamo intervistato MIRCO MENNA che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo "IL SENNO DEL POP", le nuove canzoni, le sue influenze musicali, i progetti futuri e molto altro.
Buona lettura.
Chi è MIRCO MENNA secondo MIRCO MENNA?
Ah però, cominciamo con una domandina da lettino di analista... direi che Mirco Menna è un tizio che ha davanti meno calendari di quanti ne abbia alle spalle. Ma ha scoperto che questa cosa non gli mette fretta e perciò continua a fare un mestiere da perditempo.
Come definiresti la tua musica? Se dovessi dare tre aggettivi alla tua musica, quali sceglieresti?
Armonicamente obliqua, diversamente classica, liricamente varia. Ci ho messo anche tre avverbi, forse ho imbrogliato.
Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “IL SENNO DEL POP”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo?
È un’opinione, o una proposta, o una provocazione, dipende come vuoi intenderla. Secondo la mia opinione, questo album è una proposta pop, secondo l’opinione comune sembrerebbe essere tutt’altro che una proposta pop, dunque una provocazione. Comunque tu la pensi, va bene.
Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
È nato e cresciuto una canzone alla volta, senza idee-guida, né di “genere” musicale, né di argomento dei testi. Le idee arrivavano quando gli pareva oppure quando le cercavamo, durante il lavoro in studio, in assoluta libertà.
Secondo te oggi cosa si può definire “pop”?
Come ieri, ciò che ha a che fare con l’espressione “popolare”, normalmente qualcosa di ampia condivisione, oggi soprattutto di largo consumo. Sul consumo, la parola dice già la sua, quel che si consuma non resta. Sulla condivisione c’è da capire quali sentimenti comuni ci siano in giro, da ampiamente condividere. Per esempio, che la politica sia una specie di affare aziendale, oggi come oggi è un’idea molto pop. Sulla musica, invece, ti ho già detto: vorrei essere pop ma pare che non lo sia, evidentemente me ne sfugge il senno.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Di continuare a stare al mondo più liberamente possibile, e già la sola parola “progetto” mi mette addosso una specie di mancamento d’aria.
Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
Più che consigliare tre band consiglierei di evitare il mainstream e di cercare tra gli emergenti o i semiemersi (alcuni da anni) nel gran mare del web: questo, col senno del pop, ha molto a che fare.