INTERVISTA CON DIANA TEJERA
Abbiamo intervistato DIANA TEJERA che ci ha raccontato il suo nuovo disco dal titolo “MI FINGO DISTRATTA”, ci ha parlato delle nuove canzoni, dei suoi progetti futuri e molto altro...
Buona lettura.
1. Chi è DIANA TEJERA secondo DIANA TEJERA?
1. Una sentimentale spericolata.
2. Come definiresti la tua musica in tre aggettivi?
2. Sensibile, ironica, audace.
3. Cosa rappresenta per te la musica (la tua e quella che ascolti)?
3. La musica per me è uno spazio creativo libero e vitale grazie al quale posso conoscere e riconoscere parti di me talvolta nascoste. Spesso è stata una terapia o una via di fuga. Anche ascoltare musica rappresenta un modo per avvicinarmi alle mie emozioni, dandomi la possibilità di soffermarmi su di esse, quando spesso vengono trascurate dagli ingombri quotidiani.
4. Ascoltando il tuo ultimo lavoro dal titolo “MI FINGO DISTRATTA”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come mai questo titolo? Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
4. Il titolo dell'album è anche il titolo dell'ultima brevissima traccia che fa della finta distrazione una strategia per mantenere vivo l'amore. Mi piaceva giocare con la doppia lettura di questa frase apparentemente ironica ma che contiene una riflessione amara sulla natura di certe relazioni. Amare è un'arte complicata, difficile da improvvisare, e visto che questo disco parla di amore in tutte le sue forme ho pensato potesse essere il titolo giusto. Questo lavoro è nato dall'incontro con una bravissima autrice, Sara De Simone. Ci siamo ritrovate quasi involontariamente a scrivere delle canzoni che mi hanno stimolato e acceso l'immaginazione. Insieme siamo riuscite a scrivere testi ironici ma al tempo stesso profondi.
5. Quali sono i tuoi progetti futuri?
5. Portare in giro questo album il più possibile, finire il nuovo disco di Ed Mondo, il mio progetto sperimentale con Ersilia Prosperi, compositrice e trombettista talentuosa e produrre alcuni brani di altri cantautori come Alessandro Orlando Graziano. E più che un progetto ciò che mi auguro è di avere voglia sempre di scrivere e comporre musica.
6. Musicalmente parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto?
6. Il mio sogno nel cassetto è quello di duettare con Joan As Policewoman magari in un brano scritto a 4 mani.
7. Se dovessi consigliare tre band contemporanee, quali sceglieresti?
7. Consiglierei senza dubbio di ascoltare Giovanni Truppi, che trovo intenso e poetico, Joan and policewoman per la sua ricerca e originalità, Nick Cester and Milano elettrica perché è l'ultimo disco che mi ha conquistato.