INTERVISTA CON I DEVOCKA
Abbiamo intervistato i DEVOCKA che hanno da poco pubblicato il disco dal titolo “MECCANISMI E DESIDERI SEMPLICI”, ci hanno parlato delle nuove canzoni, dei progetti futuri e molto altro.
Buona lettura.
1. Chi sono i DEVOCKA secondo i DEVOCKA?
Siamo una band di Ferrara nata nel 2003 con all'attivo quatto dischi ufficiali, siamo in cinque, io (Igor) voce e synth, Matteo Guandalini e
Stefano Selvatici alle chitarre, Alessandro Graziadei al basso e Ivan Mantovani alla batteria. Non amo particolarmente le etichette, ma la
matrice del nostro suono è prettamente rock. Credo altresì che questa band abbia, nonostante i 15 anni di attività, raccolto troppo poco rispetto
alla dedizione che ha sempre messo nella propria attività.
2. Come definireste la vostra musica in tre aggettivi?
Intensa, impegnata, essenziale.
3. Ascoltando il vostro ultimo lavoro dal titolo “MECCANISMI E DESIDERI SEMPLICI”, ci si ritrova coinvolti in un vortice di melodie da cui è difficile uscirne. Innanzitutto: Come è nato questo lavoro? Quali sono le idee che sono alla base delle canzoni che lo compongono?
Il nuovo disco esce a sei anni di distanza dal suo predecessore ed ha un suono più maturo che svolta con il passato. Se nei precedenti album primeggiavano sonorità e liriche aggressive, in Meccanismi e Desideri Semplici, il suono è più ricercato, grazie anche all'utilizzo di sintetizzatori e drum machine, che si mescolano alla classica potenza nelle ritmiche che ci contraddistinguono da sempre. Nessuna idea in particolare alla base delle canzoni, quello che ne esce è la nostra passione, la nostra espressione, il nostro modo di vedere e vivere le cose. Il nostro punto di vista sul quale ci piace confrontarci anche e soprattutto con persone esterne alla band. Le tematiche del disco parlano della dualità dell'individuo, la sua non separazione, uomo e donna in un’eterna lotta interiore. L'individuo che fugge da sé stesso, che cerca di
ritrovarsi, l'esistenza spesa come ricerca di sé stessi e del proprio ruolo.
4. Quali sono i vostri progetti futuri?
Attualmente vogliamo suonare i nuovi brani il più possibile dal vivo, e poi magari scriverne di nuovi continuando a spostare le nostre coordinate sonore e liriche.
5. Se doveste consigliare tre band contemporanee, quali scegliereste?
Ho apprezzato moltissimo il nuovo album di Alberto Nemo e quello di Anna Von Hausswolff, che però band non sono. Allora cito chi sa ogni volta sorprendermi con bellissimi testi, Zidima, Il Vuoto Elettrico e i Fasti.