MusicRaiser Festival chiama, Milano risponde
"Grazie a tutti, a tutti quanti voi, siete tantissimi...ci vediamo alla prossima edizione!" con queste parole un visibilmente emozionato Giovanni Gulino, leader dei Marta sui Tubi e promotore del MusicRaiser Festival, ha salutato il caloroso pubblico accorso per festeggiare i primi due anni di attività della nota community online di crowdfunding musicale. Ma andiamo per ordine e ricostruiamo la serata...
Al Carroponte, location storica dell'estate musicale milanese, si è tenuta la prima edizione del MusicRaiser Festival che ha visto come protagonisti molti artisti che hanno abbracciato in questi ultimi anni questa nuova frontiera di produzione e condivisione musicale. Lo show è iniziato puntuale alle 19.30 con Giuliano Dottori che, accompagnato dalla sua band, ha regalato una manciata di brani di ultima creazione con la sua voce elegantemente potente; "Le vite degli altri" con il suo rock avvolgente è stato uno dei momenti più apprezzati del set del musicista italo-canadese.
È stata poi la volta di una rivelazione della musica italiana: Massaroni Pianoforti. Lo stage è rapito dall'energia e dalla voglia di stupire con melodie e parole: tutto si riflette sul pubblico che cresce man mano che passano i minuti e si accalca verso il palco. Lo stile di questa istrionica band la fa da padrona con una continua ricerca di coinvolgimento dell'audience che non si è fatta certo pregare. "Non date il salame ai corvi" è il nuovo disco composto dal cantautore di Voghera; ha il tempo di presentarne una buona parte. Su tutte segnaliamo l'esecuzione intensa e teatrale di "Carlo (il passato è passato)".
Dopo questo gustoso spazio dedicato al rock, l'opening act si è chiuso con il live di EGreen, talentuoso rapper che ha saputo ipnotizzare ed incuriosire con le sue rime ed i suoi ritmi cadenzati e con una sua visione del fenomeno "Rap per tutti" che ha coinvolto l'Italia nell'ultimo periodo.
Si è passati poi ai primi dei tre headliners della serata: i Marta sui Tubi. La formazione originale a tre conferisce alla band siciliana una magia ed una lucentezza uniche: le ritmiche e le dinamiche sono essenziali ma la potenza e l'energia sono intatte.
Carmelo Pipitone suona la chitarra con la dolcezza ed il tocco sopraffino di alcune canzoni (come in "Vecchi difetti" e in "L'abbandono", ampiamente supportate dai cori del pubblico), violento e sferzante in altri brani più aggressivi ("Muratury", "Vorrei", "L'unica cosa", "Il giorno del mio compleanno", "Cinestetica" che hanno visto i fans in visibilio); sono tutti totalmente rapiti dalla simbiosi incredibile della voce unica di Giovanni Gulino, dalla batteria incessante di Ivan Paolini e dalle acrobazie soniche create da Carmelo Pipitone. A fine set, molti fans chiedono il bis ma è già il tempo per un'altra band storica della musica italiana: i Marlene Kuntz.
La band di Cristiano Godano sale sul palco ed è subito magia. Il set dei Marlene Kuntz è particolarmente rock, si dà spazio a canzoni tratte dai primi dischi della band piemontese. "MK" apre le danze e mette subito le cose in chiaro; le prime note di "Festa mesta" sono accolte dal pubblico come un regalo immenso: il quartetto sul palco ci dà dentro e restituisce una stoccata di rock allo stato puro. "Nuotando nell'aria" non ha bisogno di presentazioni e viene cantata a squarciagola, "Gioia (che mi do)" fa fare un bel salto indietro nel tempo così come con "Mala mela" e "Giù giù giù". Uno dei momenti più emozionanti è stata l'esecuzione di "Sonica" con il buon Gianni Maroccolo al basso: quando si dice 'aggiungere emozioni alle emozioni'. La scelta di una setlist particolarmente aggressiva è stata recepita molto positivamente dai fans che, a fine concerto, hanno dedicato alla band di Cuneo un fragoroso e prolungato applauso.
Chiudono la prima edizione del MusicRaiser Festival i Post Csi. Zamboni, Baraldi, Canali, Maroccolo, Magnelli e Filippi offrono uno spettacolo entusiasmante sulle ali di un repertorio musicale ricchissimo tra reinterpretazioni di vecchi brani e canzoni tratte dal recente "Breviario partigiano". Il sestetto è in gran forma e regala momenti di alto spettacolo e partecipazione di pubblico come durante la storica "Annarella" o in "Unità di produzione" o ancora in "Forma e sostanza" o in "In viaggio". Vedere il pubblico a bocca aperta, sopraffatto da vibrazioni positive è stata una bella sensazione che è sicuramente arrivata sul palco.
Dopo cinque ore di ottima musica non resta che sperare che MusicRaiser continui a coinvolgere artisti di qualità affinchè il
prossimo anno svolgersi in più di una giornata coinvolgendo ulteriori esponenti di una musica che chede e sostiene se stessa senza compromessi.
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