Live Report Zibba a SpazioTeatro89
La tappa milanese del "FarsiMaleTour" di Zibba, lo scorso 22 gennaio 2016 allo
SpazioTeatro89, ha segnato l'incontro con un artista con la A maiuscola. Il teatro si riempie in ogni ordine di posto con l'affetto e la partecipazione di un pubblico che riconosce la buona musica e la sostiene.
Zibba sale sul palco poco prima delle 22:00, imbraccia l'acustica e inizia ad affascinare con la sua voce ora soffice, vellutata e aerea, ora profonda, grave e graffiante. Il cantautore illumina il palcoscenico con il suo talento, accompagnato dal pc, effetti, chitarre e dalla sua inconfondibile voce. Si comincia con "Farsi male", sicuramente uno dei pezzi con più appeal dell'ultimo disco di inediti dal titolo "Muoviti Svelto". La gente in platea é rapita sin dalle prime note, ascolta in composto silenzio e carpisce ogni singola parola. Si susseguono i brani tratti dall'ampio repertorio del giovane artista ligure: dalla sanremese "Senza di te" a "Il mio essere buono", passando per "Una parte di te", con un gustoso e divertente aneddoto su Zampaglione dei Tiromancino (tratto da un recente post di FB) e "Le distanze". Intensi e genuini i racconti di vita contemporanea che si intrecciano con le storie narrate tra un pezzo e l'altro.
Le canzoni si alternano in maniera incessante in un pathos artistico crescente, strutturate con loopstation e ritmiche arrangiate in corso d'opera. "Dove i sognatori son librai" gode di una luce magica, piena di vita e la versione live é la rende davvero sorprendente. E ancora "Il giorno dei santi", "La medicina e il dolore", "Che ore sono", "Senza pensare all'estate", col suo ritmo incalzante, spensierato e il suo sapore estivo viene reso con un bel mix di elettronica e chitarra elettrica. Zibba tiene il palco egregiamente, districandosi tra chitarre, microfoni, effetti, cavi. Non una sbavatura, non un tentennamento. Il profumo di ciascuna nota é invitante, il sapore é quello di una pietanza di cui ti ciberesti senza fermarti. In questa veste sonora, i pezzi assumono un'aurea magica. Da chiudere gli occhi e abbandonarsi serenamente.
"Muoviti svelto" anticipa la chiusura della prima parte di live con il bis di "Farsi male" proposta stavolta con un arrangiamento più corposo, una base elettronica più effettata che coinvolge ancora di più un pubblico che non si stanca mai di ascoltare queste storie.
Poi c'è tempo per una sorpresa: sale sul palco la cantautrice Chiara Dello Iacovo, nuova promessa che tra meno di un mese calcherà il prestigioso palcoscenico del Festival di Sanremo. I due propongono una versione intimamente acustica di "Vento d'estate", brano di qualche decennio fa del duo Fabi-Gazzé.
Lasciata padrona dal palco, la giovanissima artista (classe '95) regala anche un suo brano alla platea:"La mia città" riscuote un ampio consenso e fa emergere delle ottime doti canore. La chiusura di Zibba lascia spazio per un'ultima canzone e tanti ringraziamenti, al pubblico e allo staff così come ai tanti colleghi musicisti presenti in sala.
La serata conferma le qualità di Zibba nelle vesti di cantastorie che ha la capacità di far sognare ad occhi aperti pizzicando le corde della chitarra e accarezzando dolcemente con le sue parole avvolgenti.
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