La chiave dello sviluppo: manda un sms solidale per l'educazione in Sudan
Basta un sms per dare il tuo contributo alla costruzione di una scuola nel Sud del Sudan. L'istruzione è la chiave dello sviluppo!
Ha preso il via l’1 ottobre la campagna “LA CHIAVE DELLO SVILUPPO” che ha lo scopo di realizzare il primo centro di formazione per insegnanti in Sud Sudan. La campagna nasce dall’impegno di CESAR onlus (Coordinamento Enti Solidali A Rumbek) e del suo fondatore Mons. Cesare Mazzolari, che da quasi trent’anni vive in Sud Sudan accanto alla popolazione.
La campagna durerà fino al 20 ottobre e sarà sostenuta da SMS solidale 45598 (1 euro da cellulari, 2 euro da rete fissa Telecom Italia).
L’8 marzo del 2009 le donne del Sud Sudan hanno sfilato mostrando uno striscione per affermare che “education is the key to development”, l’educazione è la chiave dello sviluppo. Tra di loro, Rose, che è diventata uno dei simboli della campagna, una delle donne, forti, che fanno camminare l’Africa. Hanno chiesto rispetto e aiuto vero, le donne di un paese in cui gli uomini spesso non ci sono: è quello che accade dove c’è stata una lunga guerra. CESAR onlus le ha prese in parola e ha lanciato il progetto.
Il Centro nascerà a Cuiebet, nello Stato dei Laghi, in Sud Sudan. CESAR onlus opera nella zona da oltre 10 anni a fianco delle popolazioni e del vescovo della Diocesi di Rumbek, Mons. Cesare Mazzolari, comboniano, sostenendo anche la costituzione di una controparte locale – un’associazione sudanese - mentre molte altre realtà associative internazionali hanno abbandonato questa zona considerandola troppo difficile.
“In Sud Sudan siamo ad una svolta decisiva, quella del referendum che si terrà probabilmente entro il 2012 e che dovrebbe decidere dell’indipendenza da Khartoum” racconta Mons. Mazzolari, in Italia proprio in questi giorni per dare il via e sostenere personalmente la campagna “ma è il momento di costruire le fondamenta, o la casa che costruiamo rischia di crollare addosso ai suoi abitanti”.
Il Sud Sudan, terra devastata da una lunga guerra civile con il Nord – nata da motivazioni economiche e sociali – tra pochi mesi, infatti, potrà finalmente esprimersi in merito alla propria richiesta di indipendenza tramite un referendum e staccarsi quindi dal governo centrale di Khartoum. Ricca nel sottosuolo e povera in superficie, questa terra chiede sviluppo reale, e il riconoscimento di un’identità che le è negata da anni.
La scuola sarà un vero e proprio Istituto Magistrale che ogni anno formerà 30 nuovi maestre e maestri. Perché senza sistema educativo, senza scuola, non si fa un Paese, e attualmente quella scuola non c’è: più che altro, come purtroppo spesso accade in Africa, non ci sono insegnanti il cui livello formativo permetta di avanzare davvero, assicurando alle nuove generazioni il diritto ad un’istruzione di qualità che scavalchi l’assistenzialismo. L'intero ricavato della campagna – che ha per testimonial Claudia Gerini, affiancata da molti esponenti del mondo della cultura e dello spettacolo, come la Nazionale Italiana Scrittori – sarà utilizzato per realizzare le prime strutture e le aule e per poter avviare i primi corsi entro giugno 2011.
Per seguire lo sviluppo del progetto: www.progettoscuola.cesarsudan.org.