Niente spesa al supermercato per necessità: guadagna in salute, socialità e ...

marta casarini scrittrice



Spesa intelligente, ovvero come risparmiare e guadagnare in salute, socialità senza andare al Supermercato e dare un contributo alla sostenibilità ambientale.
Lo abiamo chiesto a Marta Casarini, autrice, insegnante e cuoca per diletto!

Ciao Marta, vuoi raccontarci com'è nata l'idea di vivere senza "andare al supermercato"?
L’idea è nata dalla necessità: ho passato quasi due anni senza un lavoro fisso.
Non potevo permettermi di spendere i settanta euro che in media spendevo ogni volta che facevo visita a un supermercato. Stava cominciando a darmi anche fastidio dare tutti quei soldi alla grande distribuzione. Ho pensato: “vivo in una realtà piena di piccole aziende agricole, in questo momento in grande difficoltà, proprio come me. Perché non dare loro una mano e sostenerle come posso?”
Così ho cominciato a fare la spesa unicamente nei mercati contadini e nei negozi delle aziende indipendenti.


Nel dettaglio, come ti sei organizzata per i prodotti a lunga conservazione (tipo pasta, riso, farina o biscotti)?
C’è una premessa importante da fare: io amo cucinare e lo so fare bene. Non lavorando che saltuariamente, avevo anche molto tempo a disposizione per produrre pane e biscotti in casa.
Nei mesi estivi, quando la voglia di accendere il forno non è tanta, ho comprato pane, biscotti e prodotti da forno sempre al mercato. Il prezzo al kg è molto più alto di quello al supermercato, eppure il risparmio c’è, eccome: i biscotti prodotti in casa o dal fornaio sono ricchi di farina, uova, zucchero, e il loro peso è “reale”. Due biscotti del mercato bastano a riempirti per la colazione, mentre prima mi ci voleva mezzo pacchetto del supermercato per sentirmi piena!
Per la pasta e la farina mi sono rivolta al Mulino Ferri, che vende al dettaglio a Borgonuovo, vicino a casa mia, ai piedi dell’Appennino emiliano.

Acquistare i prodotti freschi, come frutta e verdura, al mercato o direttamente dai produttori, quanto conviene secondo te? Hai una stima del risparmio sulla spesa di una settimana?
Quello che spendevo in una settimana per gli alimentari, acquistando solo al mercato, era circa 60 euro.
10 euro di frutta e verdura
25 euro tra carne e pesce
 6 euro di uova
10 euro tra biscotti e pane
e il resto variamente speso tra marmellate, succhi di frutta, frutta secca
Molto spesso una spesa di 50 euro durava fino a dieci giorni (in famiglia siamo in due).
Al supermercato, raramente spendo meno di 70 euro per una spesa che duri circa una settimana.

Cosmetici e prodotti per la pulizia: autoproduzione, sfusi o hai altre dritte? Sei riuscita a calcolare il risparmio in un anno adottando uno stile di vita più sobrio e attento al risparmio?
Per i detersivi, il sapone,  il latte e i formaggi mi servivo dei distributori automatici di prodotti sfusi sparsi per il territorio vicino a casa, con un notevole risparmio soprattutto in termini di spazzatura: i contenitori riutilizzabili riducono di molto il volume di plastica da buttare.
Ora che ho un lavoro che mi impegna tutti i giorni fuori casa e meno tempo, non ho comunque rinunciato a comprare latte, formaggi, uova e prodotti freschi ai distributori dei contadini o al mercato.
Non ho calcolato il risparmio annuale, anche perché al di là del lato economico, ciò che ho guadagnato non ha davvero prezzo. Più qualità: i cibi comprati al mercato sono freschi, saporitissimi, naturali. La carne è allevata in modo non intensivo e la differenza si sente. Ricordo la prima volta che provammo i pomodori con il basilico e l’olio, tutto del contadino: pane del forno da intingere nel loro sugo...un sapore indimenticabile.


Al di là del risparmio, qual è secondo te il vantaggio maggiore dell'essere sobri nei consumi o se preferisci frugali?
Più salute: non contenendo additivi, i cibi del contadino sono anche molto più salutari. In più, al mercato non si corre il rischio di comprare le famose “schifezze” come patatine e dolci industriali.
Più rapporti umani: ho fatto amicizia con molti dei contadini che incontravo ogni settimana al mercato. Spesso mi regalavano i loro prodotti – uno yogurt, un caspo di lattuga- e mi facevano sconti importanti. Sotto Natale, ricordo una festa improvvisata nel mezzo del mercato contadino di Riale: pentolone del vin brulé e torte fatte in casa per festeggiare tutti insieme, clienti e produttori.
Situazioni che al supermercato certamente non puoi vivere.
Non ci siamo mai fatti mancare nulla. Non sono un tipo “frugale”, non rinuncerei mai al piacere, che per me è alla base di tutto. Si è trattato solo di scegliere meglio: materie prime di ottima qualità in minori quantità e più ingegno in cucina.

Tu sei scrittrice, nel tuo libro "Anita friggeva d'amore" parli di ricette, del legame profondo tra la preparazione dei cibi e ricordi possono suscitare le diverse pietanze, una sorta di educazione sentimentale e culinaria.
Quanto è importante scegliere materie prime di qualità in cucina?
Ho scoperto l’arte dell’utilizzare gli avanzi ed essendo la materia prima così buona, pochi ingredienti bastavano per più pasti.
La riuscita di una buona ricetta non può prescindere da due cose:
la passione per il cibo e la qualità della materia prima. Al mercato puoi trovare tutto questo nell’offerta varia e nell’atmosfera di grande rispetto per gli alimenti che si respira.
E se a te la passione manca, la troverai certamente tra i banchi del mercato contadino, nei colori che cambiano con il ritmo delle stagioni, nei profumi intensi e nell’animo di chi dedica una vita intera per procurarti i migliori frutti della propria terra.