Farmers Market: tutti pazzi per il mercato del contadino
Fare la spesa dal contadino è diventata buona abitudine per milioni di italiani. Si spende il giusto e la qualità è molto più elevata dei normali prodotti che si acquistano nei centri commerciali. E in più si risparmia sulla produzione di anidride carbonica e anche il portafoglio ci guadagna.
Complice forse la crisi che stiamo attraversando o l'aumento senza freno del prezzo della benzina, il fenomeno dei farmers market, o mercato del contadino, è in netta crescita e nello scorso anno ha segnato un esagerato +20%.
Un tale aumento della richiesta non può che essere ben accetto sia dal consumatore che può finalmente scegliere cosa e dove comprare instaurando così un rapporto diretto e di fiducia con il contadino, che a sua volta vede nascere nuovi canali di distribuzione del prodotto.
Ma perchè si sceglie di fare la spesa dal contadino? Sicuramente perchè il prodotto acquistato direttamente da chi lo ha prodotto è davvero fresco e non ha dovuto superare un numero infinito di passaggi intermedi prima di essere consegnato al consumatore. Acquistare direttamente dal contadino ci dà la consapevolezza che non tutti i prodotti sono acquistabili in ogni periodo dell'anno. Esiste la frutta e la verdura di stagione: tutto il resto è serra e conservanti.
Conoscere personalmente chi ci vende un prodotto, che sia animale o vegetale offre precise garanzie riguardo alla qualità e alla freschezza del prodotto e avremo la possibilità di sapere se e quali agenti chimici sono stati utilizzati.
Ma gli acquisti di filiera corta comportano anche numerosi vantaggi all'ambiente e al portafogli. Se si sceglie il contadino, gli imballaggi e il trasporto a lungo raggio della merce diventano inutili, con riduzione delle emissioni di anidride carbonica, e con essa anche i costi legati al trasporto e alla distribuzione delle merci.
Il prezzo finale è quindi trasparente e non è gonfiato dalla distribuzione.