Le abitudini alimentari che inquinano

Un dossier della tedesca Foodwatch, il 'Klimaretten Bio?', ha studiato l'impatto ambientale che il nostro modo di alimentarsi ha sul pianeta. Precisamente, l'effetto serra causato dalle nostre abitudini alimentari espresso in km per automobile.
La base di questa ricerca è stata effettuata su singoli prodotti distribuiti in Germania secondo dati Eurostat, mentre per i chilometri è stata presa ad oggetto una BMW modello 118d con 119 g di Co2 per Km.

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Ne è risultato che un'alimentazione vegetale senza carne, né latticini, se biologica ha un impatto di 281 km, mentre convenzionale 629 km.
Uno stile alimentare che fa a meno della carne ha un impatto ambientale, in chilometri, di 1978 se biologica, 2427 se convenzionale.
Infine, coloro che scelgono di mangiare verdura, carne, pesce, quindi un'alimentazione onnivora, incidono sull'effetto serra per 4377 km se acquistano cibi biologici, 4758 km se convenzionale, 4209 km se convenzionale senza carne di manzo, sostituita da quella di maiale.  

Riflettendo su questi dati appare sempre più chiaro come sia di fondamentale importanza scegliere di mangiare bene, locale e attrezzarsi per diminuire l'uso (o l'abuso?) di carni di animali allevati chissà dove e chissà da chi, e di prodotti animali in generale.
È, altresì, importante fare una spesa di stagione, evitando di acquistare frutta e verdura estiva in inverno e viceversa: secondo Coldiretti, infatti, per trasportare un chilo di frutta dall'Argentina a Roma, un aereo rilascia in media 16 kg di CO2.
Se questo atteggiamento fosse seguito da tutti, venti milioni di famiglie ridurrebbero le emissioni di 100 milioni di tonnellate ogni anno semplicemente modificando qualche abitudine.
Accanto a ciò, ricordiamo l'importanza di mangiare locale e biologico: un'abitudine che valorizza il territorio, mette in contatto consumatore e produttore, riduce gli imballaggi inutili e garantisce cibi più sani. Cercate il mercato della terra più vicino a voi.