Perché autoprodurre? Riflessioni in 7 punti
Si parla tantissimo di autoproduzione, di tornare a fare le cose in casa... A molti piace l'idea, ad altri spaventa, altri ancora (tra cui io) diventano dipendenti dalle 'cose' fatte in casa.
Sono tantissime le 'cose' che si possono fare in casa, il pane, i detersivi, la pasta fresca, il tofu, lo yogurt, il latte vegetale, le marmellate... Insomma, non esiste o quasi cosa che non si possa creare con le nostre mani.
Ho, quindi, deciso, di fare una riflessione per punti sui motivi che dovrebbero spingerci e convincerci ad autoprodurre.
1 – Autoproducendo si riscoprono pratiche antiche e ricette originali del proprio territorio;
2 – Si apprezza di più ciò che si mangia e si tende a non buttare via niente: per autoprodurre si impiega energia buona tangibile, perché riconoscibile in un risultato fisico: e a nessuno va di sprecare quel risultato;
3 – Si risparmia e si mangia genuino (nel caso in cui si scelga materie prime di qualità e locali);
4 – Provate a dire in giro che fate il pane in casa con la pasta madre: e osservate la reazione negli altri. Ammirazione, stima ed entusiasmo: un'ottima strategia per conquistare nuovi amori!
5 – Fare le cose in casa significa ridurre gli imballaggi dei cibi già pronti, precotti o confezionati;
6 – L'atmosfera di amore, solidarietà, complicità che si crea nella vostra cucina quando cucinate, elaborate, sperimentate è unica! Condividete questi momenti con il vostro partner, figli, amici, vicini di casa: non c'è niente di meglio.
7 – Soffermiamoci sul pane fatto in casa: buono, vitale e sacro. Un gesto da tramandare.