Risparmiare si può anche accendendo il fuoco: ecco come
La primavera è alle porte, ma per ora il freddo non se ne vuole andare.
Per chi di voi si riscalda con il caro e vecchio fuoco, sa bene quanto l'accensione, certe volte, sia ostica: gli accendifuoco tradizionali, oltre ad essere molto inquinanti, sono anche piuttosto costosi. E durano il tempo di un soffio.
Esistono, invece, materiali naturali con i quali entriamo in contatto ogni giorno da riciclare poiché ci torneranno davvero utili per accendere il fuoco.
Quali sono?
Partiamo dalle bucce di agrumi, arancia, pompelmo e/o mandarino: invece di gettarle, fatele essiccare sulla vostra stufa o su una griglia posta sulle braci del caminetto, avrete all'accensione una fiammata gigantesca!
Poi ci sono i gusci delle noci, delle mandorle ricchissime di olio essenziale (soprattutto le mandorle). Infine, potrete utilizzare, e questo post cade proprio a fagiuolo, i noccioli della frutta, in particolar modo quelli di albicocca. Quest'estate, quindi, prendete i vostri noccioli, lavateli, fateli asciugare bene al sole e riponeteli in una busta di carta. E aspettate l'inverno!
In questo modo avrete davvero una interessante scorta di materiale naturale per accendere la stufa o il caminetto. Inoltre, avrete riciclato ed evitato di fare rifiuti.
UNICA PRECAUZIONE: Le scorze di arancia, ma anche noci, bagigi ecc…, contengono olio essenziale ed è proprio questo che le fa bruciare così bene! Essendo però un olio, esso può attaccarsi alle tubature della stufa causando incendi alle medesime.
Quindi:
A – usatele con moderazione;
B – nel caso delle scorze di agrumi, fatele abbrustolire bene fino a quando perderanno il profumo (significa che l’olio essenziale è parzialmente evaporato;
C – pulire molto spesso il tubo della stufa!