Morale a terra? Prova l'elisir di Viole

La pioggia e l'aria di settembre stimolano le meravigliose erbe di campo a tirar su la testolina, tornando a vegetare e a prendere l'ultima mite temperatura prima dell'arrivo dell'inverno.

Che mese stupendo settembre! Il sole che ti scalda, le finestre aperte con le tende mosse dal vento, le ultime bellissime fioriture e gli alberi che iniziano a imbrunire...

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A settembre rispuntano le viole. E solo per questo è un mese bellissimo.
Le poetiche violette, amatissime da Regine, uomini e donne, sono impiegate nell'industria profumiera, ma anche nelle cucine più naif e ricercate.
Vogliamo parlare delle violette caramellate? A Milano accompagnano i marron glacé... E lo sapevate che esiste anche un misterioso e gustosissimo elisir?
Lo inventò Santa Ildegarda, donna illuminata vissuta nel Medioevo, scienziata e profonda conoscitrice della medicina di allora: fu una delle prime donne a parlare di olistica.
Questo elisir fu quindi adottato dai monaci del mondo allora conosciuto, custodito preziosamente e bevuto quando il morale era giù: geniale no?

Farlo è molto semplice:
per 1 litro di elisir occorre
2 cucchiai di sciroppo di viole;
2 pizzichi di liquirizia in polvere;
4 pizzichi di zenzero in polvere;
4 cucchiai di zucchero integrale di canna;
1 litro di vino rosso corposo.

Come si prepara
Mettere lo sciroppo di viole, la liquirizia, lo zenzero e lo zucchero in una casseruola dal fondo spesso. Versarvi il vino rosso e scaldare fino a leggera ebollizione: lasciare sobbollire per 12 minuti.
Coprite e lasciare in infusione 10 minuti, quindi servite tiepido o freddo.

E se volete fare in casa anche lo sciroppo di viole... allora ecco come fare!
40 gr di petali di viole, private del calice
200 gr di zucchero
100 gr di acqua

In una pentola fate bollire dell'acqua e versatela bollente sui petali di viola che avrete posto in un recipiente di ceramica: tenete in infusione dalle 4 alle 24 ore.
A questo punto filtrare il liquido con l'aiuto di un colino sul quale avrete apposto una garza che strizzerete una volta finito il procedimento, in modo da estrarre liquido dalle violette qui rimaste. Se nel liquido fossero rimasti dei residui, filtrare ancora.
Versare il liquido ottenuto in un pentolino, aggiungere lo zucchero mescolando e portare a ebollizione a fiamma dolce: la cottura dello sciroppo è soggettiva, più cuocerete più lo sciroppo sarà denso. Trasferite lo sciroppo ottenuto in un contenitore di vetro previamente sterilizzato.