Eco Spesa: tu risparmi e l'ambiente ci guadagna

Si stima che ogni famiglia italiana getta nel cestino circa 500 euro di cibo ogni anno. È ora di dire basta. In nostro aiuto arriva l'eco spesa, divertente, salutare e sostenibile sia ambientalmente che umanamente. Vediamone insieme i punti forti

risparmi

Le buone azioni iniziano dalla porta di casa. “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” diceva Gandhi. Sono tante le piccole grandi cose da fare per creare una realtà diversa da quella che viviamo, la prima è aiutare i nostri simili, coloro che si battono per la diversità... Iniziando dal piatto.

Si può cambiare il modo di fare la spesa settimanale: è vero che il grande centro commerciale sotto casa è comodo, veloce e ci permette di risparmiare il tanto agognato tempo. Ma qual è il prezzo?

Mettiamo ogni giorno nel nostro piatto cibi di cui non conosciamo la provenienza, prodotti che sfruttano il lavoro di persone remunerate con pochi euro e con metodologie agricole non rilevate (o rilevate fin troppo bene). Fare la spesa, anzi la eco-spesa, diventa allora un gesto di lotta quotidiana per un mondo migliore.

Oggi vi proponiamo il decalogo della spesa ecologica che, oltre ad essere ambientalmente ed ecologicamente sostenibile, è anche divertente e vi farà risparmiare un bel po' di soldini.

Non sprecare

Prima regola è quella di non sprecare. Last Minute Market, Associazione bolognese che trasforma lo spreco in risorsa, ha stimato che ogni famiglia getta nel cestino della spazzatura, ogni anno, l'equivalente di 500 euro di cibo. Per evitare ciò, il consiglio è quello di acquistare di volta in volta piccole quantità di cibo che siamo certi di consumare, evitando il superfluo e rivedendo la nostra dieta quotidiana. 

Per evitare sprechi è utile stilare una lista della spesa di tutti quegli ingredienti che vengono a mancare: una 'buona' lista della spesa la si può preparare passando in rassegna le nostre abitudini alimentari e i piatti che siamo soliti cucinare in settimana.  

Gli sconti: sì o no?

Paghi due e prendi tre. Siamo sicuri che questo tipo di promozioni siano sempre vantaggiose? Spesso le scontistiche selvagge fanno lievitare il costo finale della nostra spesa, per cui sempre meglio riflettere prima di acquistare cibi o oggetti che non abbiamo segnato in lista. Riflettete attentamente se quell'oggetto davvero è così indispensabile anche se scontato!  

Fare la spesa ai mercati agricoli

Altra pietra miliare della spesa consapevole è dove fare la spesa stessa: molti sono, ormai, i mercati organizzati direttamente dalle Associazioni di Categoria, come quello di Campagna Amica di Coldiretti. Sempre più frequenti i mercati domenicali o festivi del biologico e dei prodotti artigianali, fate rete con il territorio in cui vivete, ne verrete a scoprire delle belle! Splendidi quelli organizzati da Genuino Clandestino, la rete per le sementi libere e che si batte per l'autocertificazione di qualità biologica. È importante scegliere di acquistare da produttori locali per molti motivi: la qualità di ciò che mettiamo sulle nostre tavole è indiscutibilmente più alta; si consuma solo ciò che è di stagione, la maggior parte delle volte biologico; si aiutano i produttori locali che in questo modo diventano meno schiavi del prezzo imposto dai Consorzi agricoli.   

Fare la spesa prezzo i Gruppi d'Acquisto Solidale

La rete Gas Italia – Gruppi d'Acquisto Solidale – è nata per mettere in connessione persone residenti sul medesimo territorio, affinché si unissero tra loro nel momento degli acquisti. Infatti, l'obiettivo della Rete Gas è la spesa solidale e a chilometro Zero, rivolgendosi ai produttori della zona. All'inizio erano 'solo' generi alimentari, orticole, frutta, cereali, marmellate, ma oggi si creano gruppi d'acquisto per l'energia, per le scarpe, per i detersivi e persino per i terreni. 

Ognuno di noi può creare un Gas nella propria città, nel proprio quartiere, nel proprio paese. Basta cercare produttori locali, con loro si fissa un quantitativo di merce certa che quel gruppo d'acquisto ritirerà: in tale maniera il contadino o il produttore evita sprechi di produzione, riceve un giusto prezzo per il suo lavoro e il cliente finale ci guadagna in salute, ma anche economicamente, poiché, si sa, sui grandi quantitativi il prezzo diventa più conveniente.   

Autoproduzione e decrescita felice

Ultima riflessione è quella sul mondo dell'autoproduzione: fare una spesa ecologica significa anche re-imparare a prodursi il pane, la pasta in casa, formaggi e yogurt. È divertente, abbatte i costi, la vostra salute ne gioverà. Iniziate con l'autoprodurvi il pane con la pasta madre, per poi sbizzarrirvi con tutto quello che vi viene in mente: non dimenticate mai che il divertimento fa sempre la differenza. 

Ricordate, poi, che gli avanzi di pranzi e cene sono una risorsa: vi consigliamo il libro di Tommaso Fara e Lisa Casali edito da Gribaudo, “La Cucina a impatto quasi zero”, in cui potrete trovare tanti spunti per riutilizzare ciò che rimane dei vostri pasti luculliani! 

Giulia Landini