Guida al raw food: terza parte

Dopo aver introdotto la dieta crudista QUI e aver brevemente parlato degli strumenti del mestiere QUI, ecco a voi l'ultima parte della guida per iniziare a gustare il cibo crudo a casa vostra!

Raw-food-cafe

Tecniche di conservazione e trattamento dei cibi a crudo
Tra le varie tecniche per trasformare e rendere quindi i cibi più a 'palato d'uomo', c'è sicuramente la germogliazione, particolarmente indicata nella cucina crudista insieme all'ammollo, per trattare legumi e cereali.
L'essiccazione – con appositi apparecchi o al sole se abitate in clima temperato caldo asciutto – vi permetterà di cucinare pane e grissini, ma anche di essiccare frutta e verdura nella stagione calda che ce ne garantisce in quantità.
La fermentazione, questa sconosciuta, è anch'essa una tecnica molto utilizzata dai crudisti: si può fare fermentare qualsiasi cibo, particolarmente famosi sono i crauti, ma si possono fermentare verdure, soia, latte.
La marinatura: si può pretrattare la verdura a crudo grazie alla marinatura. Si tagliano le verdure e le si ricopre con aceto di mele e sale oppure limone per almeno 1 ora: alla marinatura si possono aggiungere erbe e spezie, rosmarino, coriandolo, salvia, origano... Più la marinatura è lunga, più le verdure prenderanno sapore e tenerezza.
Pesti e paté di ingredienti crudi o erbe appena raccolte; oleoliti con aromatiche appena raccolte; verdure sott'olio a crudo.  

Tecniche di taglio
La cipolla, famosa per procurare durante il taglio facili lacrime, si deve tagliare in senso verticale e poi si ricavano delle lunette in modo tale che ogni spicchio possa mantenere una parte della radice e una parte della cima superiore.
Le zucchine, tanto usate nella nostra cucina, dovrebbero essere tagliate prima a rondelle e poi a fiammifero, in questo modo si assaporano di più.
Le verdure a foglia si dovrebbe spezzare solo con le mani, senza l’ausilio di coltelli, in questo modo si riesce a mantenere preservata tutta l’energia in esse contenuta.
Le carote, belle e dolci, andrebbero tagliate a triangoli, e ciò è valevole per tutti gli ortaggi lunghi, come le radici in generale, i porri ad esempio; in questo modo il flusso di energia non si interrompe e il dolce dell’ortaggio si fisserà meglio a livello tessutale.
La buonissima verza, perfetta in insalata, va tagliata in ordinate e uguali listarelle, in questo modo, durante il suo consumo, aiuta ad aumentare la concentrazione.
Le rape potete invece divertirvi a tagliarle a dadini, vi doneranno serenità.


Come iniziare
Dalle insalate per acquistare dimestichezza e imparare a sentire i sapori con gli ingredienti al naturale.
Ogni insalata dovrebbe rispettare questo equilibrio: una base di foglie, uno stelo, un fiore, un frutto e una radice. Si deve tenere conto di tutte le parti della pianta che nella loro integrità ci nutrirà.

Esempio di insalata
foglia: spinaci
steli: sedano, gambo di carciofo, porro
radici: carota, cipolla, zenzero, rapa
fiori: cavolfiore, broccoli, violette, malva, glicine
frutti: cetrioli, peperoni, pomodori, frutta dolce