LE MEMORIE DELL’ACQUA: il disco d'esordio de LO YETI

YETIIl cantautore bolognese LO YETI (alias di Pierpaolo Marconcini) ha fatto centro con il suo bellissimo disco "LE MEMORIE DELL’ACQUA". Un album che si colloca a cavallo fra l'alternative e il cantautorato, "LE MEMORIE DELL’ACQUA" appassiona sin dal primo ascolto. Attraggono le sfaccettature del disco che hanno una grande attrattiva con la sostanza dei brani che parlano di acqua (intesa come trasparenza) e le tantissime forme sotto cui si può presentare.

"Santa madre dei miracoli" è il primo brano che si incontra in questo fluire: l'argomento principe è il tradimento con tutto ciò che ne consegue. "Sotto effetto della luna" oltre ad avere un titolo poetico nasconde una canzone magica che gioca sulla diversità e sul fascino dei colori, "Rita" è una polaroid che parla di una donna con i suoi tanti volti, le sue luci e le sue ombre. Una canzone che colpisce particolarmente è "La nostra rivoluzione" sia per il testo dalla grande comunicatività, sia dalla struttura sonora che lo sostiene.

Lo Yeti dimostra di non avere nulla da invidiare a nessuno: la sua musica si lascia ascoltare con molto piacere e riserva bellissime sorprese ascolto dopo ascolto.

TRACCE

Santa madre dei miracoli
Sotto effetto della luna
Rita
La canzone dell’acqua
Intrepida
Amore bufalo
La nostra rivoluzione
Anidride
Uomo

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PARTY ANIMALS, il debutto dei Bang bang vegas

bang bang vegasÈ uscito il 16 giugno il disco d'esordio, "Party animals", dei Bang bang vegas il trio dell'interland milanese, che mischia la tradizione rock e blues con una rivisitazione di tali generi, in modo da risultare inediti e innovativi senza perdere la ruvidezza del suono sporco ed essenziale delle radici. Il lavoro uscirà in tutti gli store digitali il 16 giugno ed è stato anticipato dal singolo "Sweetest crime" dove l'impatto sonoro ricorda una cena a due tra Jon Spencer e Gene Simmons dei Kiss. Il tutto è ingentilito dal ballo della bravissima Stella Gerardi che si rende protagonista dell'interessante video.

La title-track è un boogie spinto tra le nevrastenie di David Thomas dei Pere Ubu e la smania chitarristica di Jack White;
"Lights out!(flash!dance!)" ruba i riff alla mano di Angus Young e li reinventa in una danza al limite del glam-rock; "Single" è una ballata soft-grunge alla Pearl Jam; "I don't mind" è un iperblues che ruba la chitarra di B.B.King e la castomizza in una versione più soft-punk; "But you're 17" sembra un traditional in cui, però, l'incedere funkeggiante, spinge il tutto verso la sensualità ipnotica di un Mark Lanegan d'annata; "I wanna be rich" è la chiosa acustica di un lavoro che sfida la convenzionalità del disco di genere e presenta tutto con una veste di revisionismo classico. La radice è salta, ma l'albero è libero di crescere verso l'alto.


tracce:

1_Party Animals
2_Lights Out! (Flash! Dance!)
3_Single
4_Sweetest Crime
5_I Don’t Mind
6_But You’re 17
7_I Wanna Be Rich

Marco Pancrex

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PROGRESSIVO DISTACCO, il primo disco dei Killing Dodo

rsz schermata del 2017 07 26 17 18 07Il 7 giugno è uscito il primo disco dei Killing Dodo per la Clinica Dischi. Il lavoro è stato registrato come fosse un concept. Le 7 canzoni della band riminese, danno, attraverso un suono duro e pieno di distorzioni tra power-pop e stoner, un giudizio-reazionario all'inerzia di un uomo calato in un mondo fermo e non più pronto a considerarlo una parte viva del suo tempo-spazio.

"Manifesto" è un misto tra Liquid Liquid e killing Joke, in una risultante di durezza intelligentemente controllata; "Per Haps" è più shoagaze alla maniera dei Sonic Youth; "Full Odium jacket" possiamo benissimo metterla nella tracklist di hardcore losangelino anni 90, in cui il testo è molto vicino alle visioni "orweliane"; "La fee verte" lambisce territori del dark-rock di Gregg Dulli e i suoi amici "gentiluomini"; "Concorde" è una bellissima cavalcata power-rock che oltre i dritti, ha anche i rovesci e le contorsioni dei primi emozionanti Muse; "Vertigine" è la canzone scelta come singolo. Il viaggio sta per giungere al termine e, ormai, il progressivo distacco dalla realtà è quasi del tutto completo ma noi ci sentiamo sempre più vicini alla salvezza che alla catastrofe. Noi non abbiamo voglia di dare un giudizio ma lo sospendiamo come dicono loro "...senza confini tra noi...". Intanto ci godiamo questo bel panorama musicale dove in "un altro mondo" entra anche l'elettronica ricercata e le linee di basso più soul a completare una ricerca sonora raffinata e d'impatto allo stesso tempo.

tracce:

1. Manifesto
2. Per Haps
3. Full Odium Jacket
4. La Fee Verte
5. Concorde
6. Vertigine
7. Un Altro Mondo

Marco Pancrex

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FACCIO UN CASINO: Coez fa sul serio

COEZphMagliocchetti web09Il 5 maggio è uscito "Faccio un casino", l'ultimo lavoro del rapper Coez autoprodotto e distribuito da Sounday/Self. Il progetto vede le collaborazioni di altri artisti della scena rap in auge al momento come Gemello ("Taciturnal"), Gemitaiz ("Occhiali scuri") e Lucci ("Un sorso d'acqua") e inoltre il brano omonimo è cofirmato da Niccolò Contessa de I Cani.

È importante iniziare dicendo che all'album di Coez è difficile dare una collocazione precisa, perchè se da un lato si pensava che la connotazione rap avrebbe avuto una certa rilevanza (se si vedono le produzioni così come i featuring), dall'altro ascoltandolo si capisce che l'artista in questione è tutto tranne che facilmente "catalogabile". Per chi ascolta solo questo genere la sua potrebbe essere vista come una bestemmia, ma se si ascolta il disco ci si rende conto che questa è la naturale evoluzione di un ragazzo a cui il termine "rapper" andrebbe, giustamente, stretto.

I risultati si vedono, perché se in Italia c'è chi comunque prova a mischiare sonorità e metriche prettamente hip-hop a qualcosa di più pop e melodico, c'è da dire che non sempre il risultato ripaga, mentre invece per "Faccio un casino" si può notare che questo mashup tra rap e cantato non solo riesce bene, ma viene anche spontaneo capire quanta passione e dedizione l'autore abbia messo per avere questi risultati. Le produzioni non hanno niente di scontato, riescono benissimamente nel loro intento: promuovere qualcosa di nuovo nell'ambiente italiano forse troppo inflazionato ed influenzato da quello americano, mentre per questo album si può dire di avere davanti qualcosa di nuovo ed originale. I testi sono maturi e le abilità di Coez per i ritornelli credo siano note. In quasi ogni canzone riesce a creare comunque qualcosa di piacevole, cosa che non sempre è facile come sembra. Ritornando ai testi, parlandone in maniera più generale, anche se è vero che sono molto maturi e ricercati da un lato spesso risultano essere monotoni perché l'autore ha optato per parlare (quasi) sempre d'amore. Siamono sicuri che questa scelta non sia un difetto per tutti, ovviamente, ma variare un po' gli argomenti di cui si parla in un disco che comunque ha una buona dose di rap avrebbe reso il prodotto più fruibile a quella porzione di utenti che ascoltano questo genere non solo per i sentimenti ma anche per tutto quello che può offrirci.


tracce:


1.Still fenomeno
2.Ciao
3.Faccio un casino [Video Ufficiale]
4.E Yo Mama
5.Parquet
6.La musica non c’è
7.Delusa da me
8.Taciturnal (feat. Gemello)
9.Occhiali scuri (feat. Gemitaiz)
10.Le luci della città
11.Un sorriso d’Ipa (feat. Lucci)
12.Mille fogli

Marco Pancrex

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MONICA SHANNON: il nuovo disco e' ALI

Monica ShannonSi può parlare ancora di amore in musica, nel 2017, dopo migliaia e migliaia di canzoni su questo argomento? Evidentemente si se lo si fa con originalità, cognizione di causa e facendo delle scelte intelligenti. MONICA SHANNON ha deciso di concentrarsi su questo sentimento forte, genuino e potente per costruirci sopra i nove brani che compongono "ALI", il suo nuovo disco. D'altronde l'amore lascia che le anime si librino nell'aria alla ricerca di una luminosità propria: in questa atmosfera si incastrano le canzoni che risentono molto delle influenze musicali della compositrice e dei suoi viaggi alla scoperta di nuovi spunti e nuovi suoni.

Calandoci più nello specifico nella tracklist di ALI, ci sono dei brani che focalizzano l'attenzione dell'ascoltatore come "Make me real", canzone intensa che parla di un ragazzo che riesce a "ritrovarsi" grazie all'aiuto ed all'amore della sua ragazza. “Boundless Space” non lascia indifferenti: è il racconto della fine di un amore e l'inizio di una nuova vita. Molto suggestive le due cover: “Forbidden Colours” di Ryuichi Sakamoto e David Sylvian e “L’Isola delle Fate” di Stefano Pulga. Un'altra bellissima perla di questo disco è "Light" che parla di un possibile amore che viene però tenuto nascosto per paura.

L'onestà artistica di Monica Shannon va premiata perchè è riuscita a trasmettere con "ALI" un groviglio di sensazioni, umori, stati d'animo che prima o poi tutti ci ritroviamo a vivere. E ei, con l'aiuto del linguaggio universale della musica, sa le parole da usare al momento giusto.


TRACCE

01 The answer
02 Make me real
03 Boundless space
04 Forbidden colours
05 Not so far from love
06 Light
07 Butterflies in the garden
08 Something you should know
09 L'isola delle fate

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