A Pescara seminari di sviluppo sostenibile. Non Calpestate il Verde

pescaraSabato 13 novembre a Pescara si terrà "Non calpestare il verde" evento che intende avvicinare i cittadini alle tematiche ambientali responsabili.

La manifestazione, antipasto dell'Ecofestival 2011 che si terrà a luglio, è promossa dall'associazione culturale Made in Abruzzo con il patrocinio del Comune di Pescara e si terrà all'Ex Aurum.

Nel corso del pomeriggio verranno toccati i temi dello sviluppo sostenibile e dell'urbanizzazione eco compatibile..

Alla fine dei seminari si terrà un aperitivo a Km 0 nei locali dell'Ex Aurum con la partecipazione dei Benka che si esibiranno in acustico. L'inizio dei dibattiti è fissato per le ore 18..

Non mancate!

  • Visite: 1802

Uno scatto per l'ambiente: fotografa l'abbandono dei rifiuti RAEE, segnala!

Una fotografia aiuta l'ambiente Se volete difendere il vostro territorio da chi abbandona gli elettrodomestici sul ciglio della strada, partecipate all'iniziativa di Ecodom e Legambiente, basta un clik! Appello a tutti i cittadini: una fotografia aiuta l'ambiente. E' partita il 6 ottobre l’iniziativa RAEEporter, promossa da Ecodom e Legambiente, con l’obiettivo di educare i cittadini a non abbandonare i RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sul ciglio delle strade, nei campi, sui greti dei fiumi o sulle spiagge.

RAEEporter è un’azione concreta, che coinvolge tutti coloro che vorranno mettere in campo la propria sensibilità per l'ambiente e soprattutto il proprio occhio di lince, fotografando e segnalando i RAEE abbandonati.

Per partecipare sarà sufficiente compilare un form sul sito www.raeeporter.it fornendo i propri dati, una breve descrizione del RAEE abbandonato, l’indicazione del luogo (comune, via/corso/piazza/…) e caricando il proprio scatto. Ecodom si occuperà di inviare tempestivamente una segnalazione all’ente competente (il Comune o la società di igiene urbana che effettua la raccolta dei rifiuti), affinché provveda al recupero del RAEE e al suo trasporto al Centro di Raccolta più vicino, da dove verrà poi trasferito presso un impianto specializzato per il trattamento.
<
Il Sistema RAEE ha ottenuto finora dei buoni risultati: Ecodom, da gennaio a oggi, ha recuperato 65.428 tonnellate di RAEE in tutta Italia, pari a 1.225.100 tonnellate di CO2 non immesse nell’atmosfera e 132.766.000 kWh di energia elettrica risparmiata. Ogni RAEE, se pure in percentuali differenti, rappresenta un "serbatoio" di materiali riciclabili (ferro, rame, alluminio e plastica) e riciclare significa non solo salvaguardare le risorse del pianeta ma anche risparmiare energia. L'energia utilizzata per produrre materie prime, infatti, è decisamente superiore a quella necessaria a ricavare materie prime seconde attraverso il riciclo dei RAEE. Inoltre, nel caso dei frigoriferi e dei condizionatori, la presenza nei circuiti refrigeranti e nelle schiume isolanti di sostanze ozono-lesive e con un elevato potere clima-alterante rende necessario e importante che tali RAEE siano trattati secondo metodi e procedure corrette per evitare l’ampliamento del cosiddetto “buco nell’ozono” e l’aggravarsi dell’effetto serra.
  • Visite: 2257

Qualità della vita in città: Ecosistema urbano è emergenza ambientale


Come stanno le nostre città? Il rapporto Ecosistema urbano di Legambiente non ha buone novità.

Per Palermo, Napoli e Roma emergenza ambiente.
Tutti i grandi centri urbani in caduta libera

Ecco la foto delle città italiane scattata da Ecosistema Urbano, il rapporto annuale di Legambiente, Ambiente Italia e Sole 24 Ore e Belluno, Verbania a Parma in testa alla classifica dei comuni virtuosi.
E’ di nuovo allarme ambientale nelle grandi città italiane. Con l’unica eccezione di Torino tutti i nostri centri urbani con più di mezzo milione di abitanti vedono peggiorare il loro stato di salute. Tira veramente una pessima aria a Milano, che peggiora in tutti gli indici della qualità dell’aria e in particolare per le concentrazioni di Ozono (60 giorni di superamento, erano 41 lo scorso anno); Napoli e Palermo soccombono sotto i cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade, incapaci di intraprendere un sistema di raccolta differenziata efficace mentre a Roma i cittadini patiscono ogni giorno gli effetti dannosi di una mobilità scriteriata, con centro e periferie invase dalle auto private.

Osservando la classifica delle migliori, sul podio, troviamo Belluno, Verbania e Parma. Poi Trento, Bolzano e Siena, La Spezia, Pordenone, Bologna e, a chiudere la top ten, Livorno. Balza agli occhi l’assoluto predominio del fondo della graduatoria da parte del Mezzogiorno e in particolar modo delle città siciliane. Tra gli ultimi venti comuni solo la ligure Imperia (93ª) rimane a rappresentare il settentrione. Le altre regioni rappresentate nella coda della graduatoria sono Calabria, con 4 città, Campania, Sardegna e Puglia. Le laziali Viterbo (84ª), Frosinone (94ª) e Latina (100ª) e la toscana Pistoia (85ª) compongono la rappresentanza in coda del centro del Paese. Palermo è 101ª, poi c’è la calabrese Crotone (102ª) e ultima è Catania (103ª). Questo il quadro descritto dalle centinaia di dati della XVII edizione di Ecosistema Urbano, l'annuale ricerca di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, presentato oggi a Firenze nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Matteo Renzi, Flavio Tosi e Michele Emiliano, rispettivamente sindaci di Firenze, Verona e Bari, Emanuele Burgin, presidente del Coordinamento delle Agende 21 locali, Roberto Della Seta, della commissione Ambiente del Senato e Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente. Grandi centri in caduta libera dicevamo, eccetto Torino (74ª): Genova, 32ª (era 22ª nella scorsa edizione); Milano, 63ª (ma 46ª lo scorso anno); Roma, 75ª (era 62ª); Napoli, 96ª (era 89ª); Palermo, 101ª (90ª nella scorsa edizione). La flessione è dovuta ad una generale conferma di performance storicamente non esaltanti in alcuni dei settori chiave del rapporto. Come ad esempio la qualità dell’aria, dove Milano peggiora in tutti e tre gli indici, e dove Palermo, Napoli e Roma non brillano.
Oppure nel trasporto pubblico dove Palermo arretra con evidenza nei passeggeri trasportati, crollando dai 110 viaggi per abitante all’anno della passata edizione agli attuali 44 appena, e Napoli e Genova peggiorano di poco. O, ancora nella depurazione dove tutte le grandi flettono tranne Torino e Genova che restano stabili. Oppure nella percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata dove Roma resta immobile ad appena il 19,5% e Palermo addirittura scende ad un ridicolo 3,9% (era il 4,3% nella scorsa edizione). Resiste solo Torino, che è 74ª (era 77ª lo scorso anno), proprio perché migliora di poco nelle medie del Pm10 e soprattutto dell’Ozono dove dimezza i giorni di superamento della soglia, scendendo a 36 giorni contro i 74 dello scorso anno, come risale, di poco, anche nei settori del trasporto pubblico, dei consumi idrici e dei rifiuti, sia nella produzione che nella raccolta differenziata, dove arriva al 42%. Nel complesso, i nuovi numeri dei principali comuni capoluogo di provincia d’Italia ci dicono che restano al palo le isole pedonali, le zone a traffico limitato e il verde, si conferma scarsamente utilizzato il trasporto pubblico, mentre crescono le immatricolazioni di automobili, molto probabilmente frutto dell’ennesima rottamazione promossa dal Governo. Non si muove quasi la capacità di depurazione delle acque reflue, così come non diminuiscono sostanzialmente le perdite delle reti idriche. Cresce, ed è una delle notizie più liete di questa edizione del rapporto, la raccolta differenziata, così come la diffusione delle energie rinnovabili. Permane l’emergenza smog anche se le medie del Pm10 si abbassano lievemente, mentre crescono quelle dell’Ozono. Come lo scorso anno si registra una lieve contrazione della produzione di rifiuti e dei consumi di carburante.

“La vera emergenza nelle nostre città – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza – è rappresentata spesso dalla scarsa lungimiranza, dalla mancanza di coraggio e di modernità da parte di chi le governa. Perché se è vero che lo Stato investe pochissimo nelle infrastrutture per il trasporto pubblico urbano, questo non può diventare l’alibi per l’immobilismo delle grandi città che oggi invece potrebbero rappresentare il fulcro del cambiamento, approntando da subito interventi sostanziosi quasi a costo zero. Dobbiamo guardare all’Europa. Il road pricing a Londra per esempio, con il pedaggio per le automobili in una vasta area del centro, ha ridotto il traffico del 21%, fatto salire del 6% il numero di passeggeri del trasporto pubblico e portato nelle casse comunali un introito di oltre 150 milioni di euro l’anno da reinvestire nella mobilità sostenibile. Barcellona ha puntato sulla rete su ferro e Parigi ha alleggerito il traffico puntando sul Bike sharing, con decine di migliaia di biciclette a disposizione di cittadini e turisti in tutta la città”.

I movimenti più visibili (in positivo e in negativo) riguardano i capoluoghi più piccoli del Belpaese. Balzano in avanti Oristano (22ª, ma 74ª lo scorso anno), Avellino (29ª, era addirittura 80ª), Sondrio (35ª, era 73ª), Isernia (52ª, era 95ª nella passata edizione) e Pordenone, che scalando 29 posti entra nella top ten (è ottava, era 37ª lo scorso anno). Le palesi rimonte di queste città, così come le altrettanto chiare flessioni di altre, sono dovute al fatto che sono state fornite risposte complete al questionario di Legambiente, ma anche e soprattutto che nei settori più “pesanti” della ricerca si sono evidenziati miglioramenti sostanziali. Come nella qualità dell’aria (Pordenone, Isernia, Sondrio, Oristano) o nella raccolta differenziata dei rifiuti (Pordenone, Oristano, Avellino, Sondrio e Isernia) o, ancora, nei passeggeri trasportati dal trasporto pubblico (Avellino), nella depurazione (Avellino, Oristano e Pordenone) o nei consumi idrici (Oristano, Sondrio, Isernia).

Sorprende quest’anno, in positivo, la presenza tra i primi quaranta capoluoghi di ben 5 città meridionali (erano 4, ma tra i primi 42 lo scorso), due delle quali campane. Ancora più eclatante è il fatto che la conferma di Salerno (19ª, era 34ª nella passata edizione) e la comparsa di Avellino (29ª, 80ª lo scorso anno) avviene principalmente per un impressionante balzo in avanti nei numeri della raccolta differenziata dei rifiuti, messo insieme a performance complessivamente buone. Segno indiscutibile che qualcosa di buono, con fatica, riesce ad emergere tra le tante difficoltà di un pezzo fondamentale del Paese, il Meridione, fatto di piccoli e medi centri urbani che provano a pianificare il futuro cercando di gestire le emergenze del presente.
Guarda il rapporto completo su Legambiete
  • Visite: 2652

Confermato lo stop alle buste di plastica dal 1 Gennaio 2011

bustaFinalmente in Italia un grande passo avanti nella lotta all'inquinamento. Dal primo Gennaio 2011 infatti spariranno definitivamente dagli scaffali di tutti i supermercati e affini le buste di plastica, come annunciato da Roberto Menia, sottosegretario all’Ambiente.

Ogni anno in Italia si consumano circa 350 buste di plastica tradizionali pro capite. Una infinità, considerando che l'Italia è anche agli ultimi posti in Europa per il riutilizzo di tali sacchetti ed il riciclo di questi ultimi.

Dal primo Gennaio 2011 tutte le classiche buste verranno sostituite da sacchetti biodegradabili che già si possono vedere in catene di distribuzione come la Coop.

La produzione di sacchetti di plastica costa all'ambiente circa 180.000 tonnellate di petrolio ed altrettante emissioni di anidride carbonica nell'aria. Inoltre se rilasciate nell'ambiente, impiegano dai 100 ai 1000 anni per biodegradarsi; non ce lo possiamo più permettere.

 

 

fonte: GreenMe

  • Visite: 2122

Consegna il vecchio catalogo Ikea e avrai subito in regalo tanti preziosi consigli sulla spesa di stagione

ikeaQuanti di voi non hanno sfogliato almeno una volta nella vita il catalogo Ikea, la celebre catena di arredamento svedese low cost.

Ad intervalli regolari infatti arriva nelle case degli italiani, ed in special modo a chi abita nelle città dove Ikea ha una sua sede il catalogo delle nuove ed irresistibili offerte.

Ma cosa ce ne facciamo dei vecchi cataloghi? Li buttiamo ovviamente! Ikea invece ha deciso di praticare la raccolta differenziata dei vecchi cataloghi per poterli riutilizzare successivamente e per invogliare il cliente a praticare la raccolta dei vecchi depliant, offre un simpatico regalo.

Per questo motivo chi riporta in qualsiasi negozio Ikea il vecchio catalogo delle promozioni, riceverà subito in regalo la "Mela delle quattro Stagioni", un simpatico promemoria totalmente ecologico che vi fornirà tanti consigli utili per poter coltivare o acquistare in tutta praticità e sicurezza la frutta e la verdura di stagione.

All’interno dell'opuscolo troverete anche informazioni per poter cominciare a coltivare il vostro orto anche sul vostro balcone di casa.

 

  • Visite: 7714