La Rai (e non solo) in streaming

monoscopio_raiVi mangiate le mani perchè nella vostra camera manca una TV e la notte non riuscite a dormire senza il dolce ronzio di mamma RAI? Siete in ufficio e vi disperate perchè  non potete vedere  "Occhio alla Spesa" o "La vita in diretta"???

Niente paura. da qualche mese sul sito www.rai.it è possibile vedere in streaming i tre canali principali, rai 1, rai 2 e rai 3 più altri canali, tra i quali rai 4, rai international e rai sport.

I canali sono in streaming hd, per cui la qualità è molto alta. Chiaramente bisogna avere una connessione a banda larga che sostenga bene il flusso streaming. Chiramente lo streaming è completamente gratuito e non occorre nessuna registrazione. 

Un altro flusso streaming ben sviluppato e completamente gratuito è quello di YALP raggiungibile al sito www.yalp.alice.it in cui, oltre a poter usufruire dei canali già detti sopra, c'è una vasta scelta di canali esteri tra i quali Al jazeera e CNN. L'unica pecca di quest'ultimo servizio è che a volte la qualità lascia a desiderare. 

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Skype anche da cellulare

Chiamare con Skype anche da cellulare, come se fossimo collegati al pc. Skype, il principale software VoIP ha lanciato la versione per l' iPhone. Ed è stato un delirio. In soli due giorni il software per telefonare via internet a bassissimo costo o gratis se telefoniamo ad un altro utente Skype, è stato scaricato un milione di volte. Skype for iPhone, il client di messaggistica istantanea e comunicazione VoIP è stato pensato per lo smartphone di Apple.
In pratica, è sufficiente aprire la rubrica del cellulare e scegliere se effettuare una telefonata in VoIP, ovvero tramite internet con software Skype, o utilizzando la normale rete telefonica. Non è una novità per i più esperti. Serve, però, una connessione Internet veloce via WiFi.
I software VoIP per i cellulari, come Fring, Nimbuzz o l'italiano Noverca, esistono e già da tempo per i più esperti.
Ma, la notizia che ha fatto tremare i colossi della rete mobile è la diffusione di un software che possono caricare tutti sul cellulare, come oggi succede per chi già telefona tramite pc.

La soluzione sarebbe poter usare la rete Internet Umts dell'operatore mobile.
Ma, ovviamente i maggiori operatori come già fa Vodafone, pensano di escludere il VoIP su cellulare dalle proprie tariffe Internet Umts.

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vlc

Quante volte vi sarà capitato di voler vedere un divx, o un filmatino scaricato direttamente da internet, dalla vostra fotocamera o dal vostro cellulare. Poi, scaricato il tutto sul pc, il vostro beneamato player non ne vuole sapere di partire, non conoscendo il formato di compressione del video. Ultimamente infatti, con l'avvento di tecnologie di compressione sempre più all'avanguardia (e di strumenti sempre più commerciali) sono proliferati decine di formati di compresisone audio e video che alle volte il sistema operativo non riconosce.

Una soluzione a questo tipo di problemi è vlc, sofware freeware (cioè liberamente scaricabile) multipiattaforma che riproduce la maggior parte dei video circolanti per la rete. E' ottimo anche per la visualizzazione di dvd, divx, e flussi streaming.

Nelle opzioni avanzate di questo programma, che trovate anche nella sezione download, avrete anche la possibilità di mandare in streaming via internet i vostri video, trasformando il vostro pc in un vero e proprio studio televisivo. Occhio solo a non occupre tutta la vostra banda web... 

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Ubuntu

 

Il nome Ubuntu deriva da un antico vocabolo zulu (letteralmente: umanità) diffuso in varie parti dell'Africa meridionale. Il termine viene utilizzato nel detto zulu “umuntu ngumuntu ngabantu”, traducibile con “io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti”.

 

Pochi sanno che il 10-15% del prezzo finale di un pc, desktop o portatile che siano, è costituito dal sistema operativo. Un sistema operativo, windows, che il più delle volte risulta lento, costantemente sotto attacco di virus e non personalizzabile, dove per personalizzabile non intendo modificare il tema del desktop o i colori della barra, ma farlo lavorare secondo i miei utilizzi, favorendo la memoria verso certe attività piuttosto che altre. 

La prima risposta al monopolio windows arrivò nei primi anni novanta, con lo sviluppo di so (sistemi operativi) open source che avevano il grande pregio di essere stabilissimi e molto potenti (potevano girare nei computer per parecchi giorni senza un rallentamento) ma poco friendly, cioè abbastanza ostici per i non addetti ai lavori. Poi vennero le prime distribuzioni con le prime interfacce frafiche, ancora abbastanza ostiche e ristrette a pochi componenti hardware. Col passare degli anni, però, crebbe il numero degli utenti che si affacciava a questo nuovo mondo, e i risultati iniziarono a farsi vedere. Oggigiorno si stima che nell 10% dei pc giri software libero. Ancora una piccola fetta, certo, ma negli ultimi anni anche scuole, uffici pubblici e privati stanno migrando verso l'installazione di questi so.

Di certo una grossa mano allo sviluppo dei so open source l'ha data ubuntu, scaricabile gratuitamente nella sezione download. Essa unisce un core (cuore, nucleo) unix ad una interfaccia graficamente evoluta e facilmente utilizzabile.  Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (OpenOffice) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un programma di fotoritocco (GIMP), un client email (Evolution), un client di messaggistica istantanea (Pidgin) e un gestore delle fotografie (F-Spot). Inoltre offre funzioni più basilari come un editor di testi (Gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale e una serie di giochi.[8]

È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione oltre 16.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tra cui programmi come Inkscape (grafica vettoriale), aMSN (chat), Compiz Fusion (effetti grafici avanzati) e altri.

Dimenticavo. Una caratteristica di Ubuntu, dovuta all'architettura Linux, è la sua resistenza a programmi dannosi come virus, adware, spyware o malware. L'architettura di un sistema operativo Linux lascia, infatti, poca o nulla libertà d'azione a un programma nocivo. Anche se un programma nocivo sfruttasse una falla, l'architettura del sistema operativo ne impedirebbe l'utilizzo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e il danno rimarrebbe circoscritto nell'home directory dell'utente che ha causato il danno. E poi, si sa che virus e quant'altro vengono sviluppati solo per windows.

 

 

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L'Open Source

In informatica, open source (termine inglese che significa sorgente aperto) indica un software i cui autori (più precisamente i detentori dei diritti) ne permettono, anzi ne favoriscono il libero studio e l'apporto di modifiche da parte di altri programmatori indipendenti. 

La collaborazione di più parti (in genere libera e spontanea) permette al prodotto finale di raggiungere una complessità maggiore di quanto potrebbe ottenere un singolo gruppo di lavoro. L'open source ha tratto grande beneficio da Internet, perché esso permette a programmatori geograficamente distanti di coordinarsi e lavorare allo stesso progetto.

Sono migliaia i software open source che circolano per la rete e sistemi operativi che, partiti in sordina perchè alla portata di pochi utenti smanettoni, sono diventati veri e propri concorrenti del gigante windows in quanto diventati friendly e molto potenti ( ma quelli lo erano già prima). Parlo delle varie distribuzioni di Linux, tutte con nomi diversi ma accomunate dallo stesso cuore, il kernel, del tutto aggiornabile e midificabile dagli utenti. L'ultima distribuzione uscita, la Ubuntu 8.10, risulta stabile, facilissima da installare, da usaree da configurare secondoi propri gusti.

Ma perchè un utente dovrebbe utilizzare un software open source? Beh, se la vogliamo mettere sul lato economico... perchè non si pagano! inoltre, essendo sviluppati da più persone contemporaneamente, risultano molto più stabili e privi di bug, ossia errori ed imperfezioni. E se ce en fossero, basterebbe una mail, un post in un forum e perchè no skype o msn per contattare lo sviluppatore che prontamente, ringraziandoti, risolverebbe il problema.

Un esempio? Il pacchetto office per studenti costa intorno ai € 100-140. Sul web esiste invece un software opensource, multipiattaforma (vuol dire che gira sia su windows, sia su mac os che su linux) chiamato openoffice (disponibile nella sezione download). Bastano pochi click e un pò di pazienza nel download e vi ritroverete un formattatore di testi, un gestore di slide e un calcolatore del tutto simili al pacchetto office. Anzi, a dirla tutta, addirittura più stabile, visto che, personalmente, io lo uso d circa due anni e l'ho visto bloccare una sola volta. E voi, con office, quante volte avete dovuto reinstallarlo? 

Niente male come risparmio, vero?

 

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