Il nome Ubuntu deriva da un antico vocabolo zulu (letteralmente: umanità) diffuso in varie parti dell'Africa meridionale. Il termine viene utilizzato nel detto zulu “umuntu ngumuntu ngabantu”, traducibile con “io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti”.
Pochi sanno che il 10-15% del prezzo finale di un pc, desktop o portatile che siano, è costituito dal sistema operativo. Un sistema operativo, windows, che il più delle volte risulta lento, costantemente sotto attacco di virus e non personalizzabile, dove per personalizzabile non intendo modificare il tema del desktop o i colori della barra, ma farlo lavorare secondo i miei utilizzi, favorendo la memoria verso certe attività piuttosto che altre.
La prima risposta al monopolio windows arrivò nei primi anni novanta, con lo sviluppo di so (sistemi operativi) open source che avevano il grande pregio di essere stabilissimi e molto potenti (potevano girare nei computer per parecchi giorni senza un rallentamento) ma poco friendly, cioè abbastanza ostici per i non addetti ai lavori. Poi vennero le prime distribuzioni con le prime interfacce frafiche, ancora abbastanza ostiche e ristrette a pochi componenti hardware. Col passare degli anni, però, crebbe il numero degli utenti che si affacciava a questo nuovo mondo, e i risultati iniziarono a farsi vedere. Oggigiorno si stima che nell 10% dei pc giri software libero. Ancora una piccola fetta, certo, ma negli ultimi anni anche scuole, uffici pubblici e privati stanno migrando verso l'installazione di questi so.
Di certo una grossa mano allo sviluppo dei so open source l'ha data ubuntu, scaricabile gratuitamente nella sezione download. Essa unisce un core (cuore, nucleo) unix ad una interfaccia graficamente evoluta e facilmente utilizzabile. Il sistema operativo comprende una suite da ufficio (OpenOffice) per creare e stampare documenti o presentazioni, un internet browser (Mozilla Firefox) per navigare su internet, un client BitTorrent (Transmission), un programma di fotoritocco (GIMP), un client email (Evolution), un client di messaggistica istantanea (Pidgin) e un gestore delle fotografie (F-Spot). Inoltre offre funzioni più basilari come un editor di testi (Gedit), un visualizzatore di documenti PDF (Evince), un lettore multimediale e una serie di giochi.[8]
È possibile scaricare ed installare gratuitamente e senza alcuna procedura di configurazione oltre 16.000 pacchetti software liberi dell'universo Linux, tra cui programmi come Inkscape (grafica vettoriale), aMSN (chat), Compiz Fusion (effetti grafici avanzati) e altri.
Dimenticavo. Una caratteristica di Ubuntu, dovuta all'architettura Linux, è la sua resistenza a programmi dannosi come virus, adware, spyware o malware. L'architettura di un sistema operativo Linux lascia, infatti, poca o nulla libertà d'azione a un programma nocivo. Anche se un programma nocivo sfruttasse una falla, l'architettura del sistema operativo ne impedirebbe l'utilizzo, almeno nella stragrande maggioranza dei casi, e il danno rimarrebbe circoscritto nell'home directory dell'utente che ha causato il danno. E poi, si sa che virus e quant'altro vengono sviluppati solo per windows.