RUINS OF MEMORIES: il disco della cantautrice genovese CHARLIE

charlieSi intitola “RUINS OF MEMORIES” il nuovo disco della cantautrice genovese CHARLIE (alias di Carlotta Risso, classe 1977) che sceglie una via artistica intraprendente e coraggiosa per svelare la sua anima musicale. Le sue canzoni prendono a piene mani dalla sua vita personale, dalle esperienze vissute e dai rapporti umani intrecciati nella sua vita; le melodie si amalgamano alla perfezione e le strutture rock e folk hanno un respiro internazionale che denota una visione "amplificata" della musica pensata come strumento per estendere il più possibile i confini emozionali raggiungibili attraverso le note.

Il disco si compone di undici tracce (più una ghost-track) dalla grande potenza comunicativa. La prima canzone è "The strength" e delinea già il perimetro narrativo: in maniera leggiadra viene spiegato quanto importanti siano le cose che si ama davvero fare. C'è spazio per una bellissima "altalena sonora" che fonde il rock più soft con quello più aggressivo in "Superior", c'è l'episodio più marcatamente folk del disco in "Ash and Arrow", c'è la genuinità dell'amore e dell'amicizia in "I’d be Glad". Una prova della ampiezza sonora del disco è la swingeggiante "Cigarette" che racchiude una storia che catturerà l'attenzione dell'ascoltatore dall'inizio alla fine. Il disco si chiude tecnicamente con "The road" dalle atmosfere rarefatte molto intriganti; praticamente c'è la ghost-track "She" con una ipnotica chitarra acustica che accompagna alla conclusione di un disco dalle mille risorse.

"RUINS OF MEMORIES" è un disco che si svela ascolto dopo ascolto. Le sfumature si rendono visibili e fanno brillare gli occhi di chi ascolta il disco. La voce di Charlie racconta la sua musica. La sua musica diventa presto dominio degli ascoltatori. Inesorabilmente.


TRACCE

1.The Strength
2.Superior
3.Rosemary
4.Ash and Arrow
5.Ruins of memories
6.I’d be Glad
7.Leave
8.Innocent Sweet
9.Bed Time
10.Cigarette
11.The Road
Ghost track : She

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FUTURO PROXIMO: il nuovo atteso disco di Umberto Maria Giardini

umg futuroIl 3 febbraio è uscito per La Tempesta Dischi il nuovo lavoro di Umberto Maria Giardini (UMG) dal titolo FUTURO PROXIMO. Hanno collaborato al progetto Michele Zanni (piano, moog, vibrafono, basso elettrico), Marco Marzo Maracas (chitarre elettriche), Giulio Martinelli (batteria), Stefano Radaelli (sax baritono), sezione di archi scritti e diretti dal Maestro Carlo Carcano. Questo collettivo ha reso l'impasto del suono più ricco di soluzioni stilistiche ma anche più carico nella malinconia dei bianchi e neri che sono la caratteristica distintiva dei lavori di UMG già in Protestantesima di due anni fa.

La sfida è stata agganciare al post-cantautorato arie più tipicamente dilatate e solide sia nella loro progressione lineare, nel rispetto di una seppur atipica ma presente forma canzone, e vere e proprie finestre sonore che, ricordando molto il suo progetto Pineda, hanno dato al tutto un venticello più prog e psych-pop.
Ora facendone un discorso di orecchiabilità, concetto dal quale forzatamente si rifugge per essere più fighi e indie possibili, il disco la trova nelle tracce "A volte le cose vanno in una direzione opposta a quella che pensavi", "Caro Dio", "Graziaplena","Alba Boreale". In esse si riprende un certo intimismo di dischi datati come Natura in replay quando il nostro sotto le mentite spoglie di Moltheni faceva anche la sua ottima figura sul palco nazionalpopolare di Sanremo.

Naturalmente tutto qui è prodotto in maniera eccellente, segno che è avvenuto un percorso di maturazione non trascurabile. La canzone che fa da spartiacque tra un certo art-pop e il prog molto crimsioniano è "Ieri nel futuro prossimo". Tutto quello che verrà dopo sarà appunto un suonare, forse troppo indugiandone, le stesse cose di ieri guardando al futuro. Il concetto è riassunto da "Onda", che ci ridà forzatamente quello che vuol sembrare un refrain indimenticabile. Ma, in realtà, per il nostro artista, la ormai longeva formula di tradizione fatta passare per avanguardia un pò troppo confusamente, è ormai datata . Insomma sarà che il disco dice e suona le cose che mi aspettavo, sarà che l'imprevedibilità dovrebbe essere l'unico modo per amare un disco che in fondo ti ama meno o in maniera diversa.

TRACCE

1. Avanguardia 5:32
2.Alba Boreale 4:13
3. A Volte Le Cose Vanno In Una Direzione Opposta A Quella Che Pensavi 3:50
4. Il Vento E Il Cigno 4:51
5. Ieri Nel Futuro Proximo 4:54
6. Dimenticare Il Tempo 3:23
7. Caro Dio 2:39
8. Graziaplena 3:01
9. Onda 3:00
10. Mea Culpa 4:51

Marco Pancrex

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TORNANO SEMPRE: il nuovo disco di Angela Baraldi

baraldiil 24 febbraio è uscito per Woodworm con ditribuzione Audioglobe, "Tornano sempre", il nuovo lavoro di Angela Baraldi. Intanto si è solidificata la collaborazione artistica con Giorgio Canali (qui produttore) e Stewie Dal Col (insieme già nella rivisitazione delle canzoni dei Joy Division), che qui rispettivamente fanno ricami di chitarra e stendono tappeti di riff di sette corde e tastiere. Angela Baraldi si alterna tra voce e piano elettrico e Telecaster. A tenere tutto insieme, l'impianto ritmico è guidato da Vittoria Burattini (Massimo Volume) che ammaestra tamburi in una eccezionale e gregaria sorta di variabili dinamiche. Esse vanno dal piano al forte facendo di questo cantautorato qualcosa di meno manicheo e più libero alle mille influenze-interpretazioni.

"Michimaus" è una stupenda ballata dalle tinte jazzy. "Josephine" celebra il ballo delle banane di Josephine Baker ricalcando un pò il rock'n'roll partigiano dei migliori inni del Canali con i suoi Rossofuoco. Il progetto, che vede anche la collaborazione di Vincenzo Vasi, Emanuele Reverberi e Gianni Maroccolo, quest' ultimo poco prima di chiudere il mix, quando sembra esplodere, si fa invece un sottofondo per la bellissima calda voce della Baraldi, sorella della sacra raucedine di una Nada Malanima o della stessa Ginevra Di Marco.

Altri esempi di soft rock crooneristico sono anche "Uomonuovo", "Tornano sempre" e "Hollywood Babilonia": una vera celebrazione di outsiders romantici con il pregio di melodie impalpabili alla Pixies.
"Sono felice" è il grunge di una vita che è bella nei suoi suoni contorti e dritti. Essa ha pure dei coretti scaccia pensieri da ironia Cobainista con tanto di urla in backline di Canali.
Il "...bella la gioventù...." del pezzo "Tutti a casa" è la preghiera in overdrive contro le morti di stato insabbiate. In particolare, è dedicata a Federico Aldrovandi.
Tutta atmosfera monopolizzata dal suono C.S.I. è nel trittico finale "Chiudimi gli occhi", "Mille poeti" e "Immobili", che si caricano di tatticismo musicale e messa in discussione dei soliti malesseri quotidiani che a volte ritornano.
Anzi parafrasando la Baraldi "tornano sempre".
Menomale che però con lei ci sentiamo meno soli sulla strada di casa, mentre ascoltiamo le notizie dalla nostra radiolina scassata e le frequenze vi si accavallano in mille posizioni come nel kamasutra e nel vociferare di uno dei tanti talk-show.
Se tornano i mali, beh aspettiamo pazienti nel silenzio. Anche le belle canzoni "Tornano sempre".

TRACCE

1. Michimaus
2. Josephine
3. Tornano sempre
4. Uomonuovo
5. Hollywood Babilonia
6. Sono felice
7. Tutti a casa
8. Chiudimi gli occhi
9. 1000 poeti
10. Immobili

Marco Pancrex

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PLUGGED, il secondo album del duo Interiors

InteriorsCopAlla fine del 2016 è uscito il nuovo album degli Interiors, "Plugged", per l'etichetta romagnola Brutture Moderne. La band è formata da Valerio Corzani (voce, basso elettrico, cutup elettronico e app per lpad e Iphone) e Erica Scherl (violino, tastiera, effetti e looper).

Il suono è variegato e tocca più generi diversi andando dal nu-jazz rarefatto di "What time is it" che fa venire in mente gli esperimenti sonori del "quarto mondo" di Jon Hassell, fino al dub di "Barricades" in cui la voce di Serena Fortebraccio declama in salsa noise un inno che sembra uscito da una Patty Smith anestetizzata.
"Cloudspotting" è Sun Ra che suona per chi non ha ancora trovato il suo pianeta gemello, mentre "Disaffection" come anche "Pulsing" potrebbero fare da ghost-tracks in un album dei Dirty Three o di Matt Elliott.

Da tutto questo torpore viene fuori una voce che ruba i sospiri alla Beth Gibbons più ispirata e Valerio che si cimenta in affascinanti spoken-word.
"Limelight blues" rappa con uno sbiascicante Ghostpoet d'america sotto codeina, mentre in "Slowcore" il voocoder duftpunkiano ci lancia in uno shuttle dove ogni minicollisione è uno stridore di violino che pian piano prende il passo di un elettrotango di marca Gotan Project.
"Bass desires"è uno stagno putrido dove la voce riverberata di Valerio elogia le "bassezze" del creato in mezzo al sottoritmico pulsare di bassi e feedback di violino.
Il nu-jazz di uno straniero Parov Stelar si incontra con le "altre direzioni" più mediterranee del nostro Nicola Conte trovando la summa dell'opera giocata tutta sul battere e levare nell'affascinante pezzo "Be be sea". Questo trova una via di fuga, più melodica e ripulita da tutte le dormiglierie varie, nella poppeggiante strumentale folktronica "Cosmic" e nella freakeria di violinistica di "Hippysm".
Sì, come avrete capito chi non ha bagagli solidi per partire, che possano tenere scorta di maglioni invernali o t-shirt estive, di ombrelli per l'autunno e camicie profumate e colorate, non può affrontare questo viaggio dove alle lunghe fermate ci saranno tanti chilometri da diventare anni luce.
E chissà poi, alla fine di tanto andare, ci si incontrerà tutti dentro "noi stessi", connessi o disconnessi, mentre sul piatto questo stupendo disco degli Interiors ci darà il tempo di un sognante stare al mondo.


TRACCE

1- Hippysm 3:21
2- Cosmic Breakfast 4:48
3- Pulsing Smoke 5:35
4- Be Be Sea 5:01
5- Fabrique 1:13
6- Disaffection 6:09
7- Cloudspotting 3:04
8- Barricades 4:32
9- What Time is it? 5:19
10- Bass Desires 5:40
11- Slowcore 5:17
12- Scratch 3:53
13- Limelight Blues 4:30
14- Soundtrack For a Christmas Tree (Redux) 6:30 

Marco Pancrex

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NEMO PROFETA: il nuovo album dei PUPI DI SURFARO

PUPI DI SURFAROSi intitola “NEMO PROFETA” ed è il nuovo disco dei Pupi di Surfaro (Totò Nocera - voce e percussioni / Peppe Sferrazza - basso / Pietro Amico - batteria). Il cd contiene nove brani che profumano di Sud Italia, nove storie che raccontano l'assenza di significato della verità assoluta: ognuno ha la sua verità (o la verità a cui vuol credere). Il titolo del disco vuole essere un manifesto di questa idea: la plurità delle verità contro l'univocità della verità assoluta. La ricchezza dei testi rappresenta un punto di forza imprescindibile: ironia, provocazione, un utilizzo della parola aggressiva, senza fronzoli (il dialetto, poi, ne aumenta la potenza comunicativa).

Dal punto di vista sonoro, i PUPI DI SURFARO mantengono l'anima popolare-folk (con tanto di riferimenti alle radici culturali tradizionali) e la contaminano di tante sfumature (dal rock all'elettronica) e tanti suoni e rumori che completano un collage sonico fuori da ogni schema che sottolinea la voglia di sperimentare e di contaminazione positiva.  


Spostando il focus più nello specifico alle canzoni troviamo "LI ME’ PAROLI" che esalta chi si schiera al fianco dell'originalità, contro una società che ci vorrebbe sempre più banali, scontati e privi di raziocinio. Molto suggestivo è il brano "KICKING THE DONKEY STYLE" che rappresenta un bellissimo esperimento linguistico-sonoro che vede insieme la lingua inglese unita con il marranzano (conosciuto come "scacciapensieri"). Interessante è la cover di "RUZAJU", brano di Andrea Parodi che racconta la bellezza della amata Sardegna. Si parla di guerra e di ribellione in "PER AMORE, PER LA LIBERTÀ"; il disco si chiude con una preghiera verso qualcosa di spirituale con il brano "SOFFIO DELL’ANIMA".

"NEMO PROFETA" è un disco pieno di risorse, pieno di spunti interessanti capaci di catalizzare l'attenzione dell'ascoltatore. I PUPI DI SURFARO hanno fatto un grande lavoro e hanno realizzato nove canzoni che trasudano amore per una vita pura, reso musicalmente in una maniera molto coinvolgente.

TRACCE

1) LI ME’ PAROLI
2) QUANNU DIU FICI A TIA…
3) KICKING THE DONKEY STYLE
4) ‘GNANZOU
5) RUZAJU
6) SOLDATINO
7) PER AMORE, PER LA LIBERTÀ
8) L’ARCA DI MOSÈ
9) SOFFIO DELL’ANIMA

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