Vivere in un ecovillaggio: lontano dall'inquinamento e senza inquinare

ecovillaggioImmerso nel verde, lontano da ogni forma di inquinamento e "senza inquinare". E' il primo ecovillaggio italiano sorto a pochi chilometri da Perugia. L'ecovillaggio solare di Alcatraz, all'interno del parco libera Repubblica, è costituito da gruppi di case, poco distanti tra loro (circa 400 metri / 1 km).
Le case sono costruite in pietra o in legno lamellare, sono dotate delle migliori tecnologie per il massimo dell'efficienza energetica (solare fotovoltaico, impianto idrico per ottimizzare l'uso dell'acqua). Ogni casa ha un pezzo di giardino, orto, oliveto, frutteto, bosco grande almeno 2.000 mq. E connessione ad alta velocità con rete Wireless. Sono stati previsti ampi spazi per la socialità: piscine, sala per le feste.

Le case dell'ecovillaggio sono in vendita. Puoi scegliere una casa antica di pietra, ad alta efficienza energetica o una casa avveniristica in lamellare di legno coibentato (classe A). Ci sono abitazioni in cima alla collina, a mezza costa, sulla riva del piccolo torrente, immerse nel bosco. Case grandi e bungalow super isolati di 40 mq, oppure soltanto una piazzola per parcheggiare la tua roulotte.

Il prossimo 4 e 11 febbraio sono previsti degli incontri informativi sugli ecovillaggi.
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Domenica a Roma si "Pedala nella Memoria"

biciclettata della memoriaDomenica 23 gennaio a Roma si terrà la VII edizione del Memorial Settimia Spizzichino, una pedalata tra le vie della Capitale in memoria dell'unica donna romana che riuscì a sopravvivere al lager nazista di Auschwitz e che passò il resto della sua vita a raccontare le atrocità vissute.

Il percorso in bici toccherà tutti i luoghi della memoria dell'Olocausto e del nazifascismo a Roma. Si attraverseranno il museo della Liberazione, le Fosse Ardeatine e si concluderà al Portico di Ottavia nel famoso ghetto ebraico.

Alla manifestazione parteciperanno anche il Sindaco di Roma Gianni Alemanno, il Presidente della Provincia Nicola Zingaretti e il Presidente della Comunità Ebraica Riccardo Pacifici.

I percorsi della pedalata della memoria saranno curati dalla Uisp e fa parte delle manifestazioni legate alla "Giornata della Memoria". Saranno due i plotoni che si snoderanno per le vie della città. Il primo gruppo si incontrerà alle 9:00 a villa Lazzaroni di via Fortifiocca; il secondo gruppo partirà alle 9:20 dalla fermata della metro B Circo Massimo.

Buona passeggiata.

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Ambiente: un 2010 poco green per l'Italia

wwfIl Rapporto con il bilancio ambientale del WWF per l'Italia parla chiaro. Scarso l'impegno del Governo per integrare le politiche ambientali nei piani d'azione per la sostenibilità. A risentirne è in primis la politica energetica. E secondo il WWF la situazione non migliorerà nel 2011.

Il primo problema nasce dalla mancata integrazione delle politiche ambientali, e più in generale di una vera e propria strategia di sostenibilità, all’interno dei vari ambiti d’azione del Governo. La questione ambientale sembra separata dal contesto generale e fortemente indebolita per una significativa difficoltà amministrativa e gestionale e quindi di ruolo, in cui è caduto il Ministero dell’ambiente anche a seguito di un taglio di risorse economiche che non trova eguali in nessun altro dicastero.

Gli elementi salienti del fallimento delle politiche ambientali nel nostro paese trovano un particolare punto di evidenza nell’ulterioreritardo accumulato nel settore delle politiche energetiche dove l’Italia rimane il paese più arretrato a livello comunicatorio nel raggiungimento degli obiettivi di Kyoto. Avendo ormai definito la scelta per il nucleare si disincentiva però ogni forma di crescita di energie alternative e di azioni tese al risparmio e all’efficienza energetica. Il WWF dice NO al nucleare

La situazione appare poi aggravata dalle linee di sviluppo delle opere infrastrutturali che, sebbene fortemente rallentate per la carenza economica sottovalutata dal Governo, rafforzeranno il comparto stradale e quindi non saranno utili alla diminuzione di gas serra provenienti dal settore trasportistico.

Anche relativamente all’assetto del territorio il 2010 non segna alcun passo in avanti e anche in questo caso la falcidie economica del Ministero ambiente si pagherà pesantemente in termini di mancati interventi nel settore della prevenzione del rischio idrogeologico. Nel frattempo assistiamo ad una spaventosa crescita urbanistica, con conseguente nuova occupazione di territorio e consumo di suolo accompagnata da piani casa che hanno contribuito a derogare le normative urbanistiche e paesaggistiche e da piani di concessioni demaniali che ulteriormente hanno contribuito alla cementificazione delle spiagge e all’occupazione delle nostre coste.

Nel settore della tutela della natura il 2010 registra una grave crisi dei parchi, salvati in extremis da un intervento in finanziaria, e una virulenta ripresa delle lobby venatorie che hanno trovato soprattutto nel contesto regionale una incomprensibile sponda alle loro richieste. Sulle politiche di conservazione il 2010 registra il gravissimo caso del declassamento del parco nazionale dello Stelvio, istituito nel lontano 1935, che rischia di diventare un pericoloso precedente a livello nazionale capace di squilibrare i già difficili rapporti tra Stato, Regioni e enti locali. Quello che preoccupa il WWF non è tanto il risultato del 2010 quanto la mancanza di prospettive per il 2011 e per gli anni futuri.

Non solo non si intravede la possibilità di una politica ambientale di stampo europeo, che potrebbe essere addirittura insufficiente, ma addirittura si vede ogni azione di tutela e di conservazione sacrificata nel nome di interessi specifici che hanno fatto perdere completamente di vista l’interesse nazionale che la Costituzione mette in capo alla Stato. E su questi temi a preoccupare non è solo l’azione o la mancata azione di Governo, quanto l’incapacità di ogni parte politica di rappresentare in modo adeguato questi valori e, conseguentemente, l’incapacità di svolgere un’azione politica e amministrativa discontinua rispetto a un passato di speculazione e inquinamento che porti il paese sulla strada della sostenibilità.

Leggi il Rapporo completo sul sito ufficiale del WWF

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Dieci buoni eco propositi per risparmiare e salvare l'ambiente

ecologiaAnno nuovo, vita nuova! E perchè non aggiungere anche "ambiente nuovo"!


Bastano veramente pochi gesti quotidiani per ridurre la propria (pesante) impronta ecologica sul pianeta. Impronta ecologica sta per il peso che le nostre azioni hanno sullo stato di salute dell'ambiente. Con il nuovo anno cerchiamo di essere più attenti nei nostri sprechi. Sarà, alla fine, un vantaggio per il nostro portafogli e per la nostra casa, intesa anche come ambiente naturale!

 

 

Ecco 10 mosse per risparmiare e aiutare l'ambiente...



1) Niente lucine rosse per casa. Spegenere tutti gli elettrodomestici, evitare lo standby; (sulla bolletta risparmi intorno a 5o euro l'anno)
2) Lampade solo a basso consumo energetico (anche in questo caso sono circa 50 euro in meno in bolletta)
3) Quando usi la lavatrice ricorda di impostare le temperature tra i 30/60 gradi. Non rovini i tuoi capi e risparmi sui 20 euro.
4) Sostituisci il vecchio scaldabagno elettrico con uno gas (risparmio intorno a 300 euro l'anno)
5) Scegli una caldaia di nuova generazione: efficiente e a basso consumo 
6) Riscaldamento in casa: abbassa le temperature e tienila introno a 20 gradi. Migliora la qualità dell'aria in casa e risparmi intorno a 150 euro
7) Cerca di isolare per bene finestre e balconi. Usa i classici "salciccioni" di stoffa per difendere la casa dagli spifferi di aria!
8) Bene l'uso di valvole termostatiche sui termosifoni
9) Condizionatore estivo: usalo solo per affforntare le ore più calde. A sera ventila la casa aprendo le finestre!
10) Acqua: installa su ogni rubinetto i riduttori di flusso. Riduci il getto dell'acqua e risparmi sui 50 euro in bolletta

Sono piccoli accorgimenti, ma incidono notevolmente sulle nostre spese di gestione dei consumi in casa.

Buon eco anno a tutti!!!

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Ecoguida ai prodotti di elettronica amici dell'ambiente

Molti prodotti e diversi dispositivi elettronici hanno vocazione “green”. A recensirli è la sempre più intransigente Greenpeace che con l’”Ecoguida” dei prodotti di elettronica ha realizzato un elenco completo dei 18 grandi produttori del mercato e mette in evidenza i marchi virtuosi così come quelli ancora ben lontani da una produzione responsabile nei confronti dell’ambiente.

I due criteri seguiti per l'elaborazione dell’Eco-guida riflettono le richieste della Campagna Inquinamento verso le aziende dell'elettronica, ovvero di:
• Eliminare le sostanze pericolose dai propri prodotti, fra cui tutti i ritardanti di fiamma bromurati, la plastica in PVC, gli ftalati, il berillio - incluso leghe e composti, e antimonio – incluso composti a base di antimonio.
• Adottare il principio di responsabilità del produttore, che richiede all’azienda la gestione finanziaria dei rifiuti elettronici e quindi l’onere del produttore di ritirare e riciclare i prodotti in disuso in tutti i paesi dove sono sul mercato.

Inoltre, viene assegnato punteggio anche in base all’uso o meno di plastica riciclata nei prodotti di consumo e al relativo impegno entro cui aumentarne il contenuto. Due aspetti in realtà strettamente interconnessi, perchè l'uso di sostanze non pericolose favorisce il riciclo in sicurezza del prodotto a fine vita. E’ importante consultare l’”Ecoguida” prima di scegliere di acquistare un prodotto informarsi sui processi di produzione.

Ecoguida prodotti di elettronica

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