Dieci buoni motivi per regalare l'handmade

Ohhhhhhhhh, è arrivato il Natale! (anche se nei negozi e centri commerciali, ormai, il natale è giunto 1 mese fa!).
Allora, com'è? La crisi imperversa o anche quest'anno qualche regalino si riesce a farlo spuntare? Riflettendo sul fatto che quest'anno, almeno per me, fare regali sarà molto dura, quei pochi che in qualche modo saranno sotto l'albero dei miei cari, saranno handmade. Un regalo handmade, ossia fatto a mano, è, come dice la parola stessa, un oggetto pensato e creato a mano da piccoli artigiani che per sostentarsi vendono le loro creazioni.

hand made in italy
I mercatini di Natale sono molto diffusi, ma non sempre si trovano oggetti riconducibili a volti, a coloro che quelle cose le hanno davvero pensate. Il reperimento dell'homemade è più complesso rispetto al mass market, ma in internet ci sono tantissimi siti che si occupano della vendita: d'altronde se un regalo è un gesto d'amore, vale la pena spenderci un po' di tempo, no?
Perché?  
1) I prodotti artigianali sono oggettivamente più belli: e sapete perché? Perché raccontano una storia, quella di chi li ha prodotti con amore.
2) I prodotti artigianali sono qualitativamente migliori: vengono realizzati con materie prime di alta qualità perché, si torna lì, chi li fa ci mette amore e passione.
3) I prodotti artigianali rispettano il diritto al lavoro, per questo motivo costano un poco di più (ma vi dureranno una vita!).
4) Dietro un prodotto artigianale ci sono dei valori: non sfruttano le persone e le risorse del pianeta poiché la produzione scellerata in serie non esiste.
5) Un prodotto handmade è ecosostenibile perché, spesso, riutilizza materiali per dar loro vita in bellissime creazioni.
6) Macramé, intagli, gioielli dalle antiche tecniche orafe, pitture, marmellate artigianali, saponi come una volta... gli oggetti fatti a mano portano con sé la tradizione legata al saper fare e valorizzano la storia che sta dietro a queste tecniche.
7) I prodotti artigianali sostengono il lavoro di persone, gli artigiani, che hanno scelto una vita legata alla creatività, all'arte e alla manualità. Sosteniamole anche noi!
8) Lavorare con arte, creatività e passione oggi sembra un lusso: loro lo fanno! E ci incoraggiano a sperare, sognare e realizzare una società migliore.   
9) Chi fa questo tipo di lavoro, spesso sceglie di vivere in territori che altrimenti sarebbero abbandonati: acquistando un prodotto handmade si sostiene la territorialità.
10) Regalare un prodotto handmade è ecologicamente corretto: sai da dove viene, chi l'ha fatto, perché e, molto probabilmente, costui o costei non abita neppure troppo lontano!

Ecco alcuni siti dove potrete trovare bellissimi oggetti handmade
http://kiaslittleshop.blogspot.it/
http://blomming.com/
http://www.alittlemarket.it/
http://ninatheotherlittlethings.blogspot.it/
http://cosmosiculascreations.wordpress.com/
http://www.selvaticamente.it/artigianato/
E tante altre idee potrete trovarle qui.

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Acquistare la terra con un Gruppo d'Acquisto Terreni

Volete acquistare della terra ma vi mancano i fondi?
Sempre più giovani desiderano andare in questa direzione, cercare l'autosufficienza alimentare uscendo dal circuito alimentare e sociale moderno. Tanti giovani col desiderio di lavorare la terra ma... Con disponibilità economica limitata, un lavoro precario per chiedere un mutuo.

terreno-agricolo
È proprio per questa richiesta che, nel 2009, un gruppo di professionisti, 1 avvocato, 1 dottore commercialista e 1 perito agrario hanno fondato Gat ®, Gruppo D'Acquisto Terreni, con lo scopo di mettere insieme più persone interessate all'acquisto di una tenuta agricola da condurre secondo le più moderne metodologie biologiche.
In che modo? Creando delle società strutturate per garantire i soci nell'investimento e per creare una dimensione eco-sostenibile orientato all'accorciamento della filiera.
I soci dovranno essere almeno 50 per un investimento complessivo di circa un milione di
euro per l’acquisto e la conduzione di un fondo agricolo.
Una delle condizioni messe da Gat ® è l'attenzione all'ambiente, grazie alla coltivazione biologica dei terreni e alla possibilità di rivalorizzare il territorio con strutture turistiche (agriturismi, spacci, B&B).
Venendo, invece, all'assetto societario, nel Gat ® si pratica la sostanziale uguaglianza tra tutti i soci, in quanto l'investimento viene suddiviso in 100 quote,  di cui ciascun socio può sottoscrivere da una ad un massimo di  quattro quote, senza creare così soci in grado di controllare da soli
o quasi l'intera società.   Viene, inoltre, riconosciuto ai soci un diritto di recesso al di fuori delle motivazioni riconosciute dalla  legge, liberamente esercitabile dopo il secondo esercizio di attività.

Ecco come avviene la realizzazione pratica  (tratto dalla Presentazione del Progetto Gat ®)
“Questa è una forma di società a responsabilità limitata in cui i soci  partecipano attraverso il versamento di una quota societaria. La  partecipazione non vincola alla prestazione d’opera a favore della  società, ed al contempo dà il diritto di partecipare alle decisioni della società attraverso il voto in assemblea. Organo amministrativo  della società è il Consiglio di Amministrazione eletto dall’assemblea  dei soci, che ha il compito di tradurre operativamente l’indirizzo  della società. Primo dovere dell'Assemblea sarà di nominarlo e  nell'atto costitutivo sarà quindi così determinato da cinque  componenti:
Dott. Gianluca Marocci
Avv. Rosanna Montecchi  (a garanzia del mantenimento delle finalità e dell'eticità della
società);
due soci partecipanti che diano la loro disponibilità  che hanno inoltre una funzione di garanzia per tutti i soci,  operando direttamente e controllando l'operato di chi lavora;  
ed il contadino che segue i lavori direttamente.
Questo stesso Consiglio d’Amministrazione si occuperà di tradurre  le direttive del consulente agronomo in realtà sul campo attraverso  l’opera di un dipendente fisso con una valida esperienza
pluridecennale coadiuvato quando necessario, da manodopera avventizia e/o dai soci che, personalmente, desiderassero dare  una mano.

Ultima caratteristica, decisamente interessante, è che questo tipo di società, punta a una stretta collaborazione con i Gas, con i mercati contadini e con la ristorazione di qualità.
Per chi fosse interessato, sul sito di Gat ® si può trovare il modulo di contatto pdf scaricabili che informazioni aggiuntive.

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Ricette per detergenti naturali fai da te

Oggi vogliamo svelarvi qualche ricettina da provare in casa propria: formule naturali che non si sostituiscono ai detergenti ecologici in commercio, ma che li intervallano: per risparmiare e per la soddisfazione di imparare a fare le cose da soli!

 

PULIRE ECO

** Detergente per piatti e lavastoviglie
Per circa 250 ml di prodotto
1 limone
80 gr di sale
½ bicchiere di aceto di vino bianco
200 ml di acqua
In un mixer da cucina triturare il limone che avrete affettato minuziosamente. La buccia si dovrà polverizzare. Aggiungete al limone triturato il sale e l’aceto e amalgamate bene il vostro composto.
A questo punto trasferite il composto in una casseruola, aggiungete l’acqua e iniziate a cuocere a fuoco lento. Quando il composto inizia a compattarsi, è pronto. Non vi resta che trasferirlo in un contenitore di vetro e chiudere.
Questo detersivo si conserva per un mese. Ne bastano due cucchiai scarsi per ogni lavaggio.

** Sgrassante naturale
Sgrassa le superfici lavabili della cucina, rendendo lucido l’acciaio. Preparate una pappetta di limone, ne basta mezzo, e sale, strofinando bene sui ripiani interessati. Il limone non va utilizzato sul marmo o su materiali particolarmente delicati.

** Detergente universale
Versa in uno spruzzino recuperato 100 ml di alcool etilico denaturato, 200 ml di acqua ossigenata a 10 volumi e 200 ml di acqua demineralizzata.
Profuma a piacere con olio essenziale: i più indicati sono olio essenziale di lavanda, purificante, o agli agrumi, disinfettante.
Non utilizzare su marmo e pietre naturali.

** Detersivo per lavatrice
Detersivo liquido alla soda
7 litri d’acqua
400 grammi di soda per bucato (Soda Solvay)
400 grammi di sapone vegetale grattugiato
Portate ad ebollizione l’acqua in una pentola capiente. Sciogliete, mescolando, il sapone in scaglie nell’acqua. Spegnete il fuoco ed aggiungete la soda per bucato (che non è la soda caustica!). Continuate a mescolare finché il vostro detersivo liquido non si sarà ben amalgamato. Lasciate raffreddare e trasferite il vostro detersivo in un contenitore recuperato.

Dosi: Utilizzatene un misurino di un tappo da detersivo per ogni lavatrice a pieno carico. Dimezzate la quantità per i lavaggi leggeri.

** Ammorbidente, brillantante e anticalcare a base di acido citrico
In un flacone vuoto versate una soluzione al 15% di acido citrico (dissolvendo 150 grammi di acido citrico in un litro d’acqua meglio se distillata e tiepida). Profumatelo con l’aggiunta di alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi. Prima dell’uso agitare bene.

Ammorbidente: nella vaschetta dell’ammorbidente versate 2 tappi dosatori, corrispondenti a 100 ml di prodotto.
Anticalcare: spruzzare sulla superficie incrostata, lasciare agire qualche minuto e poi passare con la spugna. Evitate di utilizzare l’acido citrico su marmo, pietra, legno ed in generale sulle superfici non adatte a soluzioni acide.
Brillantante: versate nella vaschetta del brillantante della lavastoviglie la soluzione a base di acido citrico, regolando l’indicatore al massimo.

** Sturalavandini
Ingredienti
150 gr. di sale da cucina
150 gr. di bicarbonato di sodio
1 pentola di acqua bollente

Mescolare sale e bicarbonato e versarli nello scarico.
Subito dopo, versare l’acqua bollente (altrimenti si rischia di intasare lo scarico!).

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Anemia? No, grazie! Mangio tanti vegetali

L'anemia è una malattia scatenata dalla caduta del tasso di emoglobina nel sangue. Ne esistono di diversi tipi, causate da disfunzioni organiche di varia natura: la medicina convenzionale ritiene comunque che la cura migliore per questa malattia sia l'assunzione di ferro, vitamina B12 e acido folico.

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In particolare il ferro è un minerale indispensabile per il trasporto di ossigeno che avviene all'interno dell'emoglobina nei globuli rossi e nella mioglobina dei tessuti muscolari.
A questo proposito, in questo post vogliamo parlarvi di tutti quegli alimenti ricchi di ferro che aiutano a tenere sotto controllo i valori dell'emoglobina e, più in generale, anche per coloro che non sono afflitti da anemia, a mantenere costanti le percentuali di ferro nel sangue.
Bisogna, innanzi tutto, considerare che solo il 10% del ferro introdotto con la dieta viene assorbito dal nostro organismo, per cui le dosi in mg giornaliere consigliate sono di 10-20 mg (con un assorbimento effettivo di 1-2 mg).
Altra considerazione necessaria è che il calcio e il fosforo inibiscono l'assorbimento del ferro, così come teina e caffeina, per cui è buona abitudine imparare a consociare i cibi: la presenza di vitamina C ne favorisce l'assorbimento. Condite la vostra insalata con limone invece che con aceto!
In natura esistono moltissimi alimenti che nutrono di ferro il nostro sangue, la maggioranza li troviamo (che strano!) in frutta e verdura: da piccoli abbiamo imparato da Braccio di Ferro che gli spinaci fanno molto bene, ci danno forza proprio perché ricchi di ferro. In realtà, non sono gli unici vegetali ricchi di questo prezioso minerale, anzi a dirla tutta, 100 gr di spinaci contengono 2,9 mg di ferro contro i 9,0 mg dei fagioli borlotti secchi.  

Gli alimenti che contengono interessanti quantità di ferro
Per 100 gr di prodotto

Miglio  
3,5 mg
Lenticchie secche
8,0 mg
Grano saraceno
4,0 mg
Grano duro
3,6 mg
Tarassaco
3,2 mg
Spinaci crudi
2,9 mg
Radicchio verde
7,8 mg

 

I fantastici 4

Ma non è finita qui.
Ci sono, infatti, quattro incredibili erbe aromatiche che stupiscono per il loro contenuto di ferro.
Sono il timo con i suoi 123 mg per 100 gr; il basilico ne ha 89, segue la menta con 87 e chiude la maggiorana con 82 mg per 100 gr.
Con queste 4 erbe aromatiche, oltre che a cucinare ottime pietanze, gustosi oleoliti e pesti, potrete farle essiccare per l'inverno e prepararvi, ogni giorno, un'ottima tisana.

Un altro metodo interessante per sopperire alla mancanza di ferro, potrete leggerlo qui.

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I benefici del coltivare

“Statistiche dicono”...
“La perduta natura”...
“I giovani vogliono tornare alla terra”...
“Pazzo! La terra è bassa!”...

 

germoglio

 

Ma quante ne avrete sentite dire sulla vita contadina? Accattivanti storie bucoliche, tetri scenari su quanto la terra sia dura e bassa, artrosi galoppante e reumatismi a più non posso!
Ebbene cari lettori di Viva Low Cost: come ogni cosa nella vita, sarà solo l'esperienza a condurvi a ragione, il sentito dire e le urla da circo cadranno nel dimenticatoio della vita e sarete voi a decidere se la terra è così bassa o se è un pc e una scrivania ad essere nel seminterrato.
Intanto ci teniamo a condividere con voi gli aspetti positivi del coltivare, provati, testati e scritti qui di seguito da una che ha fatto la bracciante per qualche mese, ossia colei che sta scrivendo l'articolo.

Vi ricapitolo, quindi, quello che ho provato in questi mesi, china sulla terra, bruciata dal sole di agosto, zappante contadina che fino a un mese prima se ne stava seduta a una scrivania.

1. Coltivando non hai bisogno della palestra: i tuoi muscoli si allungano, rafforzano e tonificano: non ti sei mai vista così figa!
2. La sera sei fisicamente sfinita: attenzione, ho scritto 'fisicamente', perché la lucidità mentale che ti dona la terra, niente al mondo te la potrà mai donare.
3. Inizi a vedere 'cose' sottili: dopo qualche tempo, che cambia da soggetto a soggetto, la percezione della realtà muterà. La Natura si apre a te, che magari bestemmi per il gran caldo, donandoti spunti di riflessione inattesi e meravigliosi.
4. La sfinitezza fisica e la grande lucidità mentale ti portano a ridimensionare i problemi e a comprendere quanto alta sia la tua dipendenza dai mezzi di comunicazione: allo stesso tempo, ti aiutano a disfartene facendoti comprendere che due parole al tramonto sono molto meglio di una notifica su facebook.
5. La lentezza: questa è la vera figata della vita contadina. Nonostante l'oggettiva durezza del lavoro, la difficoltà di comprendere i bisogni della terra, il lavoro nei campi è l'elogio della lentezza. I tempi dell'uomo sono rispettati.
6. Lavorare la terra significa tornare autonomi: nella coltivazione del proprio cibo, nella gestione vera delle proprie risorse, nel riappropriarsi della propria identità culturale.
7. Lavorare la terra significa mangiare cose buonissime coltivate con le tue mani.

È vero. La terra è incredibilmente bassa. Lavorarla è faticoso e a volte vorresti essere uno sceicco sulla luna a grattarsi tutto il santo giorno. Ma quello che la terra ti dona neppure una caverna di diamanti o tutto l'oro del mondo saranno mai in grado di darti.
Prova a coltivare la terra anche tu: sul sito www.wwoof.it tutte le informazioni per utili scambi agricoli!

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