L'acqua non basta. E il nuovo dossier "2012 Water Scarcity and Droughts - Policy Review" passa al setaccio le azioni adottate dagli Stati membri nella lotta alla carenza idrica e alla siccità.
Ma non solo. Ognuno di noi può fare un gesto concreto per salavaguardare una delle risorse più importanti per la vita: l'
acqua.
Non stare troppo sotto la doccia, non lasciare scorrere l'acqua inutilmente mentre si insaponano i piatti.
Sono solo alucni dei piccoli esempi.
Secondo la Commissione europea in molte aree dell'Unione e in particolare in quella mediterranea, l'equilibrio tra domanda di acqua e risorse idriche disponibili ha raggiunto un punto critico: la penuria di acqua e la siccità sono diventate sfide cruciali aggravate dalla tendenza dei cambiamenti climatici.
La Commissione europea ricorda che da anni esercita pressioni affinchè gli Stati membri adottino politiche in questo campo, per quanto riguarda le tariffe, il miglioramento degli strumenti di gestione idrica, misure in materia di efficienza e risparmio idrico, anche mediante l'introduzione di requisiti obbligatori per i dispositivi che utilizzano acqua nell'ambito dell' estensione della direttiva sulla
progettazione ecocompatibile, in modo da permettere un notevole risparmio.
Raccomanda quindi l'applicazione dei
dispositivi domestici che utilizzano acqua, con i quali sarebbe possibile ridurre il consumo idrico totale del 19%, pari ad una diminuzione del 3,2% del volume di acqua estratto ogni anno nell'Ue.
Riducendo il consumo idrico dei prodotti connessi al consumo di energia, come rubinetti, docce e vasche, si potrebbe anche ridurre del 20% il fabbisogno di energia necessaria per riscaldare l'acqua; infine, modificando la durata delle docce, la frequenza dei bagni o l'utilizzo dei rubinetti, il consumo di acqua potrebbe ridursi del 20-30 per cento circa.
La Commissione sta avviando diverse attività preparatorie in vista del riesame della politica in materia di carenza idrica e siccità, previsto per il 2012, soprattutto in vista degli obiettivi di efficienza e, in particolare, della possibilità di
ridurre i consumi negli edifici, di contenere le perdite d'acqua e di incentivare un uso efficiente dell'acqua in agricoltura.
I risultati di queste attività confluiranno in un modello per la salvaguardia delle acque dell'Ue previsto per il 2012, nel riesame dell'attuazione della direttiva quadro sulle acque e in un esame della vulnerabilita' delle risorse ambientali (in particolare acqua, biodiversità e suolo) agli impatti dei cambiamenti climatici e ad altre pressioni antropiche.