Arriva in raw food: una piccola guida per iniziare (parte prima)
Moda o stile di vita?
Qualunque sia la risposta, è ormai certo che il crudismo, anche detto raw food, è arrivato anche in Italia.
Partita dagli Stati Uniti e approdata in Inghilterra, oggi l'alimentazione crudista inizia a fare proseliti anche nel nostro Paese.
Mangiare crudo non significa però cibarsi solo di insalate e frutta: l'alimentazione raw è invece assai variegata e molto stimolante, oltre che assai salutare.
Cosa significa crudismo
Un cibo può dirsi crudo quando viene sottoposto a trasformazione con temperature inferiori ai 42 gradi. Produrre cibo crudo significa non trattare, quindi, il cibo sopra il 42 gradi di temperatura: questo esclude tutti quei trattamenti tipici della nostra industria alimentare e che abitualmente utilizziamo nelle nostre cucine, pastorizzazione, sterilizzazione, cottura, essiccazione ad alte temperature.
Per questi motivi, nella cucina crudista si fa grande uso dell'essiccatore, un accessorio indispensabile per CONSERVARE anche frutta e verdura di stagione.
Con la cottura, gli enzimi, le vitamine, in particolar modo la C, e le proprietà dei cibi vengono deteriorate se non uccise completamente: per integrare tutto questo, si fa un largo consumo di integratori, spesso costosi e poco efficaci.
Per garantirsi un giusto apporto di nutrienti basterebbe assumere quotidianamente cibo crudo, frutta e verdura ad esempio, lontano dai pasti, come spuntino o merenda. Il cibo crudo permette di tornare in contatto con la natura e dona più energia vitale.
Mangiare crudo significa anche depurarsi, ed è importante farlo soprattutto in periodi dell'anno come la primavera e l'autunno, dopo gli accumuli invernali per la primavera, e per preparare il corpo all'inverno, in settembre. Anche in estate un giusto apporto di vitamine e sali minerali direttamente dalla frutta e verdura cruda ci garantisce integratori necessari per far fronte al caldo.
Mangiare crudo significa anche tornare a sentire il cibo così com'è: cucinare la verdura o qualsiasi altra pietanza, ne compromette il sapore, oltre alle qualità nutritive. È invece importante tornare a conoscere il vero sapore dei cibi, mangiando crudo si allena la masticazione e quindi l'arco dentale oltre che ai muscoli mandibolari.
Per iniziare a sperimentare la cucina crudista, proviamo a cucinare dei crackers ai semi di lino: il pane cotto al forno e lievitato non è infatti contemplato nel raw food, ma questo preparato non ha niente da invidiare!
Crackers crudi sesamo e carota
1 kg di semi di lino
6 carote
1 peperone
1 limone
6 cucchiai di olio d'oliva
sale grosso a piacere
spezie: rosmarino, timo
1. Ammollate i semi di lino per circa 30 minuti. Quindi frullateli avendo cura di non ottenere una farina. È meglio se i semi rimangono semi-interi.
2. Frullare a parte la carota e il peperone e unirli ai semi
3. Aggiungere al tutto l'olio, il sale, il limone e le spezie
4. Lavorare l'impasto con le mani mescolandolo bene
5. Stenderlo su carta da forno, raggiungendo uno spessore di 3 mm circa
6. Cospargetelo di sale grosso.
7. Tagliatelo a rettangoli e mettetelo nell'essiccatore (impostato a 40° fino a quando non si staccano dalla carta forno)
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