Vivere senza automobile. Intervista a Paolo Pinzuti, ideatore di Senzauto.it

Si può vivere senza possedere una automobile? O meglio se ne può fare a meno? Abbiamo intervistato Paolo Pinzuti, ideatore di #salvaiciclisti e di senzauto.it, il blog nato per condividere esperienze di vita, commenti e impressioni di persone che hanno scelto di non possedere l’automobile o che vogliono farne a meno.

auto-emissioni-zero-2050


1. Il vostro progetto parla di USO e ABUSO dell'automobile. Ci fate capire quale è la differenza?
Abusare letteralmente significa "usare male". L'automobile è un oggetto e, come tutti gli oggetti, può essere utilizzato in modo improprio se si perdono di vista la funzione e i relativi costi. Provo a spiegarmi con un esempio: la tecnologia ci ha consentito di accedere ad alcuni nuovi strumenti che rendono la vita più facile. Uno di questi è la motosega. La motosega permette di tagliare velocemente grandi quantità di legna o altri materiali, eppure a nessuno verrebbe in mente di tagliare il pane o dei tessuti con la motosega perché il buonsenso ce lo impedirebbe. Per tagliare il pane useremo quindi i coltello e per i tessuti useremo una forbice, eppure l'attività è sempre la stessa: "tagliare".
Nel caso dell'automobile il buon senso è stato inibito dal marketing delle aziende automobilistiche e dalle politiche industriali di chi, qualche decennio fa, ha deciso arbitrariamente che le persone dovessero spostarsi in macchina, questo ha portato all'abuso dell'automobile.
I risultati li vediamo nella nostra vita quotidiana in cui molte persone sono costrette a lavorare per mantenere la propria auto senza la quale non potrebbero lavorare, i bambini sono stati allontanati dalla strada dove non possono più giocare e le città sono state trasformate in lunghissime processioni di automobili che si muovono a velocità ridicole alla costante ricerca di un parcheggio.
L'auto è un mezzo di trasporto molto ingombrante e il cui uso comporta molti costi, per l'utente e per la società. In generale e salvo casi particolari utilizzare l'auto in città è il primo e più grande abuso.

2. Quale è la vostra idea di mobilità sostenibile?
Non mi piace l'espressione "sostenibile"perché finisce per mettere al centro l'ultimo ritrovato della tecnologia con minori emissioni: questa logica è stato il cavallo di troia che ci ha portati a credere che l'auto elettrica o a GPL fosse la soluzione a tutti i problemi perché ha emissioni di CO2 inferiori rispetto al motore a benzina, ma questa soluzione "sostenibile" si dimentica che il problema non è solo l'inquinamento ma anche la gestione degli spazi. Se al centro del ragionamento invece mettiamo il bisogno di mobilità delle persone, potremmo arrivare a scoprire che la soluzione non è un'auto ibrida o elettrica, ma magari un banalissimo tram, oppure la bicicletta che poi, guarda un po', sono anche mezzi di trasporto "sostenibili".
Chi si occupa di mobilità dovrebbe prima di tutto perseguire il concetto di "equità sociale" ovvero fare in modo che il ricco e il povero abbiano ugualmente la possibilità di spostarsi. La mobilità deve essere un diritto garantito.

3. Gli automobilisti anonimi. Chi sono e come "salvaguardarli"
Gli automobilisti anonimi sono coloro che vengono a "confessarsi" all'interno del sito senzauto.it e che raccontano di come, piano piano, sono riusciti o stanno cercando di liberarsi dal possesso dell'automobile privata. Lo scopo di questa sezione del sito è quella di divulgare buone pratiche e di mostrare che, se i problemi esistono, esistono però anche le soluzioni che però, troppo spesso, non sono conosciute.
A Roma, per esempio, esiste il mito dei 7 colli che impedisce a molte persone di muoversi in bici. Leggere la testimonianza di chi a Roma si muove quotidianamente in bici può spingere altre persone a compiere questa scelta. La logica è quella di creare una comunità e che per rinunciare all'auto privata non devi essere un fricchettone pazzo luddista, ma solo una persona normale dotata di buon senso.

4. È immaginabile un Paese senza più macchine?
No, non è immaginabile e non è neppure auspicabile, per lo meno non prima di aver trovato delle valide alternative: ambulanze, pompieri, forze dell'ordine devono essere messi in condizione di muoversi in modo veloce e solo i veicoli a motore sono in grado di consentirlo. Anche sul fronte del trasporto privato, l'obiettivo non deve essere il divieto d'uso dell'automobile ma la sua razionalizzazione attraverso sistemi di condivisione dei mezzi esistenti affinché diventi sempre meno desiderabile il possesso di un mezzo privato.
Per dirla con una battuta: se vuoi bere un bicchiere di latte non è necessario comprarsi tutta la mucca.
La crisi economica ci sta portando inevitabilmente a riconsiderare il nostro rapporto con l'automobile e dobbiamo cercare di non farci cogliere di sorpresa. Dovrebbe occuparsene la politica, ma in mancanza, tocca arrangiarsi da soli.

  • Visite: 4688

Detersivo per lavatrice fai da te

Il detersivo che vi stiamo per proporre è a base di soda da bucato, marsiglia grattugiato (va bene qualsiasi altro sapone vegetale purché biologico): ha un potere lavante interessante poiché la soda da bucato (ossia carbonato di sodio da non confondere con la soda caustica che è un altro ingrediente non presente in questa ricetta) è alcalina. Si consiglia di tilizzare la soda, e quindi anche questo detersivo, su tessuti robusti e/o da lavoro, grassi bruciati, unto dei pavimenti di garage o officine, fuliggine di cappe e aspiratori, residui di olio. Non si utilizza su superfici di legno, cotto, pavimenti non cerati, vasche, tubi o piastrelle in fibra di vetro.

carbonato di sodio

Ingredienti 300 gr di sapone di Marsiglia grattugiato finemente
150 gr di bicarbonato di sodio
100 gr di soda da bucato (in commercio si trova soventemente a marca Solvay)
100 gr. amido di mais o fecola di patate
50/100 gocce di oli essenziali a piacere (facoltativo)

Preparazione
Grattugiare finemente il sapone con una grattugia manuale in una insalatiera capiente.
Aggiungere al sapone il bicarbonato, la soda da bucato, l’amido e mescolare.
A questo punto distribuire qua e la gli oli essenziali (se si è scelto di metterne) e trasferire il sapone in un contenitore adeguato, un vaso di vetro, di cartone o di plastica a bocca larga.
Uso: Mettere 2 o 3 cucchiai di detersivo nella vaschetta della lavatrice o in una pallina direttamente nel cestello.
Per non misurare ogni volta la quantità di detersivo che occorre, si possono mettere i 2 o 3 cucchiai in un vasetto dello yogurt o un misurino graduato o il tappo di un flacone e prendere nota del livello.

  • Visite: 2019

Come riciclare le foglie esterne del carciofo

Cosa farne delle enormi quantità di foglie di scarto dei carciofi? È un vero peccato, ogni volta, produrre quelle assurde quantità di scarto vegetale: ma quello che ancora non sapete è che le foglie del carciofo si possono riciclare!  

carciofo

Tisana purificante
Sono ormai conosciute le proprietà diuretiche, depurative del carciofo, questo meraviglioso ortaggio ricco di ferro, potassio, fosforo e calcio.
Del carciofo non si butta via niente, neppure le foglie che sono perfette da utilizzare ad uso interno.
- Il decotto di foglie è indicato contro l'arteriosclerosi, l'artrite e la gotta; potrete anche lavare il volto con questo decotto purificante e tonificante.
- Bevete l'infuso di foglie di carciofo, invece, per abbassare il colesterolo nel sangue.  
- L'infuso è anche un ottimo digestivo: aggiungete mezzo limone spremuto e bevete.

In cucina
Consommé alle foglie di carciofo
Lessare, per circa dieci minuti, in pentola a pressione le foglie di carciofo con due/tre dita d'acqua e mezzo spicchio d'aglio. Passarle, quindi, al passaverdura per estrarre tutta la polpa che trasferirete in  minuti una pentola: allungare la polpa con brodo vegetale e una patata lessa passata, fate sobbollire per circa 15 minuti e servite con una spolverata di prezzemolo e crostini di pane.

Pasta con crema di foglie di carciofo
Lavate le foglie esterne del carciofo e fatele stufare in padella con olio extravergine di oliva, aglio e acqua per non farle attaccare. Quando sono 'cotte' – diciamo dopo 40 minuti, anche se non cuociono mai completamente, frullatele aggiungendo acqua di cottura dei cuori di carciofo se l'avete, oppure brodo vegetale, fino ad ottenere una crema densa. Aggiustate di pepe e sale. In questa cremina fate quindi saltare la pasta, ben si prestano i fusilli di farro. Servite con una spolverata di gomasio.

Flan di foglie esterne e gambi di carciofo
Ingredienti per 4 persone
Foglie esterne e i gambi di 5 carciofi
1 uovo
formaggio grattugiato
mollica di pane secco, 1 pugno, bagnata nel latte
burro
sale e pepe
Preparazione:
Lavare bene le foglie esterne e i gambi. Cuocerli in pentola a pressione con poca acqua per circa 20 minuti dal fischio. Scolare le foglie e i gambi. Tritare grossolanamente le foglie e i gambi, quindi passarli al passa-verdura. Ottenere una crema a cui unire l’uovo, il formaggio, il pane bagnato nel latte e strizzato, il sale e il pepe. Versare il composto in un’unica terrina, che disporrete in una pirofila riempita d’acqua e infornare a 180° per 30 minuti. In alternativa cuocere nel cestello della cottura a vapore in pentola a pressione per circa 20 minuti. Lasciare intiepidire e sformare sui piatti da portata. Servire con germogli freschi, rape rosse a julienne, valerianella fresca con anelli di cipolla crudi.

  • Visite: 7490

Risparmiare si può anche accendendo il fuoco: ecco come

La primavera è alle porte, ma per ora il freddo non se ne vuole andare.

Per chi di voi si riscalda con il caro e vecchio fuoco, sa bene quanto l'accensione, certe volte, sia ostica: gli accendifuoco tradizionali, oltre ad essere molto inquinanti, sono anche piuttosto costosi. E durano il tempo di un soffio.

fuoco accendere

Esistono, invece, materiali naturali con i quali entriamo in contatto ogni giorno da riciclare poiché ci torneranno davvero utili per accendere il fuoco.

Quali sono?

Partiamo dalle bucce di agrumi, arancia, pompelmo e/o mandarino: invece di gettarle, fatele essiccare sulla vostra stufa o su una griglia posta sulle braci del caminetto, avrete all'accensione una fiammata gigantesca!

Poi ci sono i gusci delle noci, delle mandorle ricchissime di olio essenziale (soprattutto le mandorle). Infine, potrete utilizzare, e questo post cade proprio a fagiuolo, i noccioli della frutta, in particolar modo quelli di albicocca. Quest'estate, quindi, prendete i vostri noccioli, lavateli, fateli asciugare bene al sole e riponeteli in una busta di carta. E aspettate l'inverno!

In questo modo avrete davvero una interessante scorta di materiale naturale per accendere la stufa o il caminetto. Inoltre, avrete riciclato ed evitato di fare rifiuti.

UNICA PRECAUZIONE: Le scorze di arancia, ma anche noci, bagigi ecc…, contengono olio essenziale ed è proprio questo che le fa bruciare così bene! Essendo però un olio, esso può attaccarsi alle tubature della stufa causando incendi alle medesime.

Quindi:

A – usatele con moderazione;

B – nel caso delle scorze di agrumi, fatele abbrustolire bene fino a quando perderanno il profumo (significa che l’olio essenziale è parzialmente evaporato;

C – pulire molto spesso il tubo della stufa!

  • Visite: 8319

RISPARMIA SULLA BOLLETTA CON L'ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE

L'ENEL offre agli utenti la possibilità di risparmiare sull'energia elettrica grazie ad una speciale tariffa che riguarda esclusivamente la fornitura di energia elettrica da fonte rinnovabile a zero emissione di anidride carbonica.

enel

 

Con la nuova tariffa Semplice Luce l'ENEL aiuta i consumatori che rispettano l'ambiente rifornendoli di energia elettrica prodotta da fonte rinnovabile che abbatte quindi l'emissione di anidride carbonica. E' il caso in cui il rispetto dell'ambiente permette all'utente di risparmiare.

La tariffa prevede un prezzo fisso di 0,3 euro al kWh comprensivo di tutte le voci della bolletta ad eccezione dell'IVA. Se l'attivazione avviene entro il il 28 febbraio, il prezzo unitario (eccetto l'IVA) rimarrà fisso fino al 31 dicembre 2014.

Inoltre al prezzo è applicato uno speciale sconto del 33% sui primi 250 kWh consumati ogni mese, sempre fino al 31 dicembre 2014.

La nuova tariffa non prevede spese di attivazione e neanche la sostituzione del contatore. Si tratta di una tariffa senza distinzioni di orario che ben si adatta alle esigenze di chi consuma indifferentemente durante tutto l'arco della giornata.

Aderendo ad ENEL si possono avere anche altri vantaggi: ad esempio il servizio Bolletta Web, con cui sarà possibile ricevere tutte le fatture direttamente via email; si può inoltre richiedere la carta vantaggi Enelmia che permette di avere molti sconti, tra cui sconti del 10% nei centri Unieuro e del 5% nei punti vendita Carrefour.

L'offerta Semplice Luce di ENEL Energia può anche essere scelta per prime attivazioni, volture e subentri.

Precisiamo che il prezzo indicato nella tariffa Semplice Luce si riferisce ai clienti fino a 3 kW residenti, mentre per clienti non residenti o con potenza impegnata superiore a 3 kW è previsto in aggiunta un canone mensile di 14,5 euro.

  • Visite: 1445