Veicoli elettrici: mini auto birò, consuma pochissimo e non inquina

Auto elettriche, piccole, pratiche e che non inquinano. Sempre più case produttrici, appassionati o semplici automobilisti guardano ai veicoli elettrici e ibridi come le auto del futuro. Un futuro non più così lontano. Durante l'ultimo salone dell'auto di Detroit, presso il NAIAS (North American International Auto Show), i veicoli elettrici sono stati tra i protagonisti dell'esposizione. Sarà merito della "svolta verde" in politica di Obama, ma anche in Italia, durante l'ultimo Motor show 2009 di Bologna, l'auto elettrica ha conquistato curiosi e tanti cuori.
Anche perchè chi acquista un’auto elettrica non paga il bollo per cinque anni (articolo 20 del DPR N° 39 del 05.02.53) e ha diritto allo sconto del 50% sull’assicurazione (provvedimento CIP N° 10 del 05.05.93).
Inoltre, i veicoli elettrici ad emissione zero possono circolare liberamente nelle ZTL (zone a traffico limitato) senza alcuna restrizione.


Vediamo quanto costa e quanto consuma un veicolo elettrico tipo la nuova Birò, una sorta di "mini - auto" (ha lo stesso ingombro di uno scooter, è larga solo 103 cm e lungo 174.) comoda per muoversi in città e per parcheggiare ovunque. Può essere guidata senza patente (basta il patentino) e senza casco.
Si tratta di un 1.30 elettrico, prodotto da Estrima, percorrere 50 km con solo 90 centesimi. Si ricarica alla presa domestica in 6/8 ore.
Si può collegare a una tradizionale presa domestica e il tempo di ricarica totale da zero della batteria al piombo-gel varia dalle 6 alle 8 h.
Il Prezzo 6250,00€ (di cui 250€ di acconto), con incentivo statale già compreso nel prezzo. La Birò, piccola microcar elettrica, è al prezzo più basso attualmente sul mercato. 

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Per ulteriori dettagli su Birò l'auto elettrica clicca qui:
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Detersivi concentrati e biodegradabili: pulire bene e con poco

Essere parsimoniosi con l'uso dei detersivi è non solo economico, ma anche un gesto di attenzione verso l'ambiente.
E da più parti sostenuto e provato che i detersivi concentrati sono efficaci quanto, e se non di più, di quelli tradizionali.
Richiedono un imballaggio molto più piccolo (si butta molta meno plastica). Una famiglia media scarica nelle immondizie ogni mese circa una dozzina di involucri di plastica non riciclabili. Questo significa che in un anno ogni famiglia scarica circa 150 confezioni di plastica nelle immondizie. Il che equivale a circa 15 sacchi di immondizia a famiglia. Se prendiamo ad esempio un comune di 10 mila famiglie parliamo di 1.500.000 involucri di plastica che vengono gettati nelle discariche vicino casa nostra.
Il vantaggio è quindi facile da calcolare.

I detersivi bisogna imparare ad utilizzarli e quindi vanno pesati per usare la giusta dose.
Un accorgimento, questo, che andrebbe adottato anche con i detersivi normali.
Tendiamo a pensare che non sia un male esagerare con la dose di detersivi: "Servono per lavare!". Invece, le sostanze chimiche contenute nei detersivi si depositano sui tessuti e penetrano poi nella nostra pelle (provocando anche diverse allergie).

Ci sono in commercio (ma non sono facili da trovare nella grande distribuzione) prodotti ecologici, concentrati che possono essere usati per fare diversi tipi di lavaggi, con lo stesso prodotto e con una minima quantità.
C'è ad esempio Super 10 un unico prodotto per pulire tutta la casa. LDC, detergente concentrato indicato come: sapone mani, lavare animali domestici, bagnetto per il bebè, ecc... Ma se più concentrato in acqua anche per: piatti e stoviglie, lavapiatti, acciaio e rubinetterie, pulizia freezer, sgrassante, ecc...

Per ulteriori dettagli sui prodotti biodegradabili:
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Impianti fotovoltaici gratis? A Cesena si può

Vivere a Cesena, di questi tempi, può essere conveniente. In base ad un accordo stipulato tra la società Amico Sole e la Banca Romagna Cooperativa infatti, l'acquisto e l'installazione di un impianto fotovoltaico sul vostro tetto è completamente gratis!

Sappiamo tutti che il costo di un impianto fotovoltaico è molto elevato, e si aggira tra i 5000 e gli 8000 euro per KWp (potenza massima raggiungibile).

In base a questo accordo, la società sopra citata si impegnerà ad acquistare i pannelli necessari per ricoprire il tetto di casa vostra, installarli, e inoltre si impegnerà nella manutenzione per 10 anni. 

Il tornaconto di Amico Sole sta nell'incassare i contributi statali ventennali provenienti da Conto Energia. Tali contributi sono proporzionali alla quantità di energia prodotta dall'impianto.

E il vostro risparmio? Beh, avrete una casa con dei pannelli solare, con conseguente aumento del valore dell'immobile e soprattutto un conguaglio annuale proporzionale alla quantità di energia prodotta. Più energia produrrete, più risparmierete sul costo della bolletta.

Visita il sito di Amico Sole


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Copenhagen: guida tascabile per capire i cambiamenti climatici

La Conferenza di Copenhagen è una tappa fondamentale per il proseguio dei buoni proposti esposti nel protocollo di Kyoto nel 1997.
Si chiedeva allora e si chiede oggi ai paesi industrializzati, come a quelli in via di sviluppo, di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Oggi, però, con maggiore intensità rispetto a dodici anni fa, il rischio del surriscaldamento del pianeta è esperienza quotidiana di ognuno.
Negli ultimi 25 anni le temperature medie si sono incrementate con un tasso di 0.19 ° per decennio, ha dichiarato il Direttore Scientifico WWF Gianfranco Bologna.
L'obiettivo di Copenhagen è mantenere il riscaldamento globale entro i 2 °C.
E per farlo sarà necessario stendere un programma strategico in cui siano individuati 17 tecnologie chiave per il risparmio energetico che attengono a quattro settori economici: generazione e distribuzione energetica, trasporti, costruzioni e industria.
Servirà, quindi, una politica comune mirata alla conversione di un sistema produttivo low carbon e sostenibile.
Dal sito ufficiale di WWF ecco la guida al nuovo accordo sul clima a Copenaghen. Inolte: le emissioni di CO2, l'adattamento e la mitigazione delle emissioni, il riscaldamento globale, le voci della politica e della scienza, il budget del carbonio, le tecnologie, la rete verde, e infine....le responsabilità dell'uomo sul Pianeta. Tutto condensato nella guida WWF al clima pubblicata in luglio 2009.

 

Il nuovo accordo sul clima, agile guida tascabile a cura del WWF scarica il pdf

L'Europa cerca il compromesso con l'impegno di ridurre le emissioni del 20% entro il 2020 e proponendo finanziamenti destinati ai Paesi in via di sviluppo.
Cina e Usa, per diverso temo scettici su Kyoto, all'appuntametno di Copenhagen si sono dimostrati molto più collaborativi.
Il Commissario Dimas ha spiegato: “Sono molto soddisfatto che vari partner importanti tra cui gli Stati Uniti e la Cina abbiano recentemente messo i loro obiettivi di emissione e le azioni concrete sul tavolo. Le prove scientifiche ci dicono che per mantenere il riscaldamento globale entro i 2 °C, i Paesi industrializzati devono ridurre le loro emissioni al 25-40% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2020, mentre i Paesi in via di sviluppo devono mantenere le loro emissioni a circa 15-30% rispetto ai livelli previsti nel 2020. Tuttavia, le offerte dei Paesi sviluppati risultano ancora ben al di sotto del livello di ambizione necessaria, per cui esorto i Paesi a migliorare i loro obiettivi. Inoltre un certo numero di disposizioni contenute nel testo negoziale attuale avrebbero l’effetto di ridurre gli obiettivi dei Paesi sviluppati. Tali disposizioni devono essere segrete fino a Copenaghen. Garantire l’integrità ambientale all’interno del futuro trattato è di fondamentale importanza per l’UE” (dichiarazione estratta dal quotidiano online Rinnovabili.it)

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Come risparmiare 5 mila euro in un anno sulla spesa e le bollette

Autoproduzione e tecnologie attente al risparmio energetico per guadagnare in un anno oltre 5 mila euro.
Facciamo un esempio: una famiglia a Roma (considerata una delle città più care d'Italia) composta da 3 persone, con un bambino di età inferiore a 36 mesi, può risparmiare fino a 5.250,00 euro all'anno, mettendo in pratica 15 comportamenti mirati al risparmio energetico e al contenimento dei consumi.
Comprare dai produttori diretti (gruppi Gas o ai mercati) consente di risparmiare circa 1500 euro all'anno sulla spesa di frutta e verdura di stagione.
Andare in bicicletta anzichè in auto (per tragitti da 5 a 10 km) consente di risparmiare oltre 500 euro l'anno, fa bene alla salute e all'ambiente.
Sono questi alcuni dei 15 comportamenti ecologici individuati nell'opuscolo redatto da Fare Ambiente Onlus.
Scarica l'oupuscolo e mettilo bene in vista in cucina. Potrebbe rivelarsi utile non solo per ridurre gli sprechi, ma anche per aiutarti a non cedere alle tentazioni della comodità. A volte per risparmiare 20 minuti usiamo cibi precotti che contengono addittivi e coloranti nocivi per la salute.

Per fare  in casa dei cibi che consumiamo abitualmente (biscotti o yogurt, pane) basta comprare le materie prime (di cui possiamo verificare la provenienza e la qualità) che costano notevolemente meno dei prodotti confezionati. Per acquistare lo stesso quantitativo di merci industriali la spesa, invece, si triplica così come l'impatto ambientale considerati i diversi imballaggi.

Fare Verde ha individuato le azioni per risparmiare risorse naturali e denaro e sono cinque: alimentazione, rifiuti, elettricità, mobilità e riscaldamento.
I consigli di Fare Verde non richiedono particolari investimenti: in gran parte consistono in semplici cambiamenti dei comportamenti di consumo o nella sostituzione, in occasione delle normali operazioni di manutenzione, di tecnologie obsolete con tecnologie più moderne ed efficienti.
Non si tratta solo di ridurre sprechi e inquinamento, ma anche di recuperare tradizioni, tempo e rapporti sociali. Comprare gli ingredienti al posto delle merci pronte fa risparmiare e consente di controllare meglio la qualità dei beni che consumiamo. L’autoproduzione di una parte dei beni di cui abbiamo bisogno è anche un utile esercizio culturale, in quanto ci restituisce un po’ di libertà dal mondo delle merci, verso il quale abbiamo sviluppato una dipendenza forse eccessiva.

Autoproducendo si può addirittura scoprire che la qualità della vita non dipende dalla quantità di merci che acquistiamo!


Scarica la guida: Tu risparmi, l'ambiente ci guadagna di Fare Ambiente Onlus

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