Capelli splendenti con le ortiche

 

Rimedi naturali per combattere la caduta dei capelli, per rinforzarli e per eliminare la forfora? Utilizzate l'ortica! Ed è utilissima in caso di diarrea perché è antinfiammatoria dell'intestino. 

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L'ortica è una pianta che simboleggia il mistero della dualità dell'Universo: per accedere alle sue grandiose virtù devi soffrire, pungendoti con il suo stelo! Ma visto che l'eccezione conferma la regola, anche la puntura di ortica fa bene all'essere umano, poiché stimola la fluidità della circolazione sanguigna.

Questa pianta che cresce spontaneamente su terreni ricchi di sali minerali e ferro (che lei incamera nelle sue foglie verdissime), ha delle proprietà incredibili: è antianemica, ossia stimola il nostro organismo a produrre globuli rossi; è depurativa del fegato, diuretica, tonificante e ricostituente.  

È utilissima in caso di diarrea perché è antinfiammatoria dell'intestino. 

E POI... E POI c'è che se volete una chioma splendida splendente, ottenerla non vi costerà davvero niente! Perché anche qui è l'ortica che ci pensa!

Il decotto di ortica è utilizzato per combattere la caduta dei capelli, per rinforzarli, e si utilizza anche nell'eliminazione della forfora: ecco come procedere.   

Fate bollire in mezzo litro di aceto e 3/4 di litro di acqua circa 100 gr di foglie di ortica per almeno 20 minuti; una volta che il liquido si è un po' raffreddato filtrate il tutto. Una volta a settimana, appena dopo il lavaggio dei capelli, usate il liquido ottenuto per frizionare il cuoio capelluto e, una volta terminato il "massaggio", attendere 10 minuti prima di sciacquare i capelli.

Controindicazioni dell'ortica

Evitare in gravidanza e allattamento; evitare poiché, come tutti i diuretici, riduce le riserve di potassio. Non eccedere nelle quantità di infuso che potrebbe causare irritazione gastrica, se si stanno assumendo contemporaneamente diuretici di sintesi fare attenzione nel suo uso, può causare un leggero abbassamento della pressione sistolica.

Alle dosi indicate è una pianta sicura. 

Giulia, blogger di GreenMind

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Rimedi naturali contro i sintomi premestruali: la salvia amica delle donne

 

Le mestruazioni sono la cosa più naturale del mondo, ma quando la sindrome dei tre giorni prima arriva... Non c'è scampo per nessuno. Mal di testa, pianto facile, insonnia, nausea, inappetenza o troppo appetito, spossatezza... Un disastro!

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Molti sono i rimedi “offerti” dall'industria farmaceutica, chimici e costosi: ma le nostre nonne cosa facevano oltre a sopportare? Mi sono documentata un po' e, tra web e lunghe chiacchiere con anziane signore che di Moment proprio non ne vogliono sapere, ho scoperto che la salvia è un grande rimedio sia per la sindrome premestruale che durante il ciclo stesso.

La salvia è una pianta meravigliosa, ricca di flavonoidi che svolgono l'importante funzione estrogenica. Il suo olio essenziale infatti stimola gli ormoni ed è particolarmente indicato in caso di vampate di calore o amenorrea: perfetta in menopausa, contro i mal di testa e gli spasmi mestruali.

Ricetta dell'infuso di salvia ad uso interno 

1 cucchiaio raso di foglie di salvia, 1 tazza d’acqua 

Portare ad ebollizione l’acqua, spegnere il fuoco e versare la salvia nell'acqua. Coprire e lasciare in infusione per 5 min. Filtrare l’infuso e berlo in caso di tensione nervosa, cattiva digestione, crampi, disturbi mestruali e vampate causate dalla menopausa.

Bagno caldo con olio essenziale di salvia

Quando il mal di testa o gli spasmi muscolari arrivano, prendete il vostro olio essenziale di salvia e versatene qualche goccia (3-4) nella vasca da bagno bollente. Immergetevi e non pensate più a niente!

Ma perché me la sono piantata, direte voi?

Non mi autoproduco l'olio essenziale, almeno per adesso, ma le foglie di salvia per l'infuso sì.

Inoltre, sono solita, una settimana prima delle mie mestruzioni, quando inizio a sentire disturbi, staccarne una foglia e masticarla senza mangiarla. Arriva il giorno della sindrome, ma io non crollo.

Questo esperimento l'ho appreso da una blogger di Selvatici.  

Come suggerisce in questo meraviglioso post, provate anche a parlarci con la vostra pianta di salvia... A lei è passato tutto! 

Giulia, blogger di GreenMind

 

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Come si prepara la pasta madre (lievito naturale) per pane, pizza e focacce

 

Fare il pane in casa è un gesto d'amore non solo per se stessi ma anche per il proprio portafogli. Il rispamio infatti supera le centinaia di euro all'anno. Con la pasta madre poi la lievitazione è più naturale e il prodotto risulta più digeribile. Ecco un metodo per produrre il lievito naturale in casa. A cura di Green Mind

LievitoMadre

Sempre più persone soffrono di intolleranze legate ai lieviti, per cui vi consiglio di farvi in casa il lievito madre o, se ne avete la possibilità, di farvene regalare un po' da chi ce l'ha. Prima di iniziare vorrei ricordarvi i due ingredienti fondamentali: pazienza e amore.

Prima fase

Ingredienti

200 grammi di farina tipo “0” biologica

100 grammi di acqua tiepida

1 cucchiaino di miele biologico (il miele serve far partire la fermentazione)

Impastate bene tutti gli ingredienti, fino ad ottenere una piccola palla morbida e liscia. Riponete questo primo impasto in una ciotola coperta da un panno umido e lasciatelo riposare a temperatura ambiente (tra i 18 e i 25 gradi) per 48 ore. Trascorse queste 48 ore noterete che qualcosa è già successo: l’impasto si è leggermente gonfiato e sono comparsi i primi alveoli

Fase 2

200 grammi dell’impasto precedente

200 grammi di farina tipo “0” biologica

100 grammi di acqua tiepida

 

Stemperate l’impasto precedente nell’acqua tiepida e una volta sciolto per bene aggiungete la farina. Procedete dunque come al punto precedente, fino ad ottenere un nuovo impasto ben modellato.

Avete appena eseguito quello che si chiama “rinfresco”, cioè avete dato da mangiare nuovi zuccheri semplici e complessi ai vostri lieviti.

Coprite e fate riposare per altre 48 ore.

Fasi successive

Continuate questa procedura di “rinfresco” per almeno una/due settimane, finché il vostro impasto non sarà in grado di raddoppiare il suo volume in circa 4 ore. 

Terminato questo processo, la vostra pasta madre è pronta per essere utilizzata per produrre il vostro pane. Si conserverà in frigorifero in un vasetto di vetro anche per più di una settimana, tra un rinfresco e l’altro.)

La Pasta Madre va rinfrescata ogni settimana con circa 3-4 cucchiai di farina biologica 0 (mi raccomando, non 00!) e acqua quanto basta. Quando si decide di panificare (pane, pizza, focacce...) è necessario ricordarsi sempre di staccarne un pezzettino e riporla in frigo: per circa 500 gr di farina occorre un pugno di pasta madre abbondante.

La Pasta Madre si tiene in frigo perché fuori, al calduccio, lievita troppo. 

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Detersivi ecologici. Risparmiate e vivete green

Piccoli consigli per pulire delicatamente capi di abbigliamento senza l'utilizzo di detersivi. Utilizzare i rimedi della nonna per fare il bucato a casa è una scelta decisamente green e che vi farà risparmiare moldi soldi. A cura di Green Mind

bucato-ecologico

 

Ma quanto costano i detersivi? Un salasso! E allora perché non recuperare qualche piccolo segreto delle nostre nonne per risparmiare e vivere green

Ma vediamo di cosa si tratta. 

Lana: lasciate i vostri indumenti di lana per 1 giorno in acqua e succo di limone (2 limoni per ogni litro d'acqua) 

Seta: sciacquarla con acqua fredda a cui dovrete aggiungere 2 cucchiai di latte e qualche goccia d'acqua ossigenata.

Seta, lana e delicati si possono lavare riciclando l'acqua di cottura della pasta. L'acqua dove è stato bollito un sacchetto di crusca ravviva i colori di seta e cotone. Non maltrattate la vostra seta! Per ravvivarla insaponatela, sciacquatela e lasciate a bagno per qualche ora in acqua e succo di limone.

I pullover di cachemire si possono mantenere belli aggiungendo un cucchiaio di bicarbonato nell'acqua di risciacquo. Per mantenere a lungo brillante il nero della lana, utilizzate l'acqua di bollitura degli spinaci per lavarla! Oppure, fate bollire dell'edera nell'acqua e poi lavateci i vostri maglioni di lana nera.

L'acqua tiepida con l'aggiunta di patate crude grattugiate evita l'infeltrimento della lana. Importante è sciacquare bene! L'acqua di cottura del riso fa acquistare freschezza e dono appretto a centrini e pizzi.

Pizzi e centrini si colorano di ecru intingendoli nel tè. 

L'acqua di ammollo dei legumi secchi è ottima per lavare la biancheria delicata. E lo sapevate che l'odore di urina dai tappeti si può eliminare con una soluzione d'acqua e aceto?

Infine, se aggiungete 3 gocce di glicerina nell'acqua di risciacquo garantirete delicatezza e morbidezza ai vostri capi di mohair. 

Provare per credere!

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Come fare i germogli in casa

Ecco una piccola ed efficace guida per imparare ad autoprodurre i germogli. Cucina low cost e nutriente con i germogli, sono davvero facili da creare. A cura di Green Mind

Fin dall'antichità molti popoli utilizzavano quale cibo rigeneratore e terapeutico i grani germinati e i germogli sviluppati e ne hanno tramandato l'uso. Già nel "Grande Erbario della Medicina Cinese", circa 2700 anni A.C., il germoglio crudo di soia veniva raccomandato per edemi, dolori alle ginocchia, crampi, disturbi digestivi, polmoni "deboli", macchie sulla pelle e malattie del cuoio capelluto. Non che le germogliatrici costino una cifra insormontabile, ma è sempre meglio cavarsela da soli. Ecco allora un metodo che vi permette di far germogliare piccoli semi in maniera semplice ed economica. Per l'esperimento ho scelto i fagioli Mung: 1,60 euro a bustina. 

Vediamo che cosa occorre per farsi in casa un germogliatore.

- Un recipiente molto aperto tipo insalatiera di vetro, ceramica o plastica, va bene anche un piatto fondo. Deve essere largo prima di tutto per permettere all'aria di girare e ai semi di germogliare liberamente. Se avete un vaso di vetro grande con il coperchio, potreste fare dei buchi su quest'ultimo. 

- Un coperchio. Io ho utilizzato un telo di cotone da cucina, in alternativa va bene anche una calza di nylon o una retina di plastica. Il coperchio va fissato al bordo del recipiente, magari con una corda o cordoncino recuperati.

- Un colino (che io non ho alla fine utilizzato)

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Affinché la germogliazione sia compiuta occorrono 4 giorni in cui dovrete fare davvero poco, solo un paio di gesti giornalieri. Il resto è attesa.

 

1° giorno

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Riempire d’acqua il recipiente fino a coprire i semi scelti per un’altezza di circa cinque centimetri. Lasciate a bagno i semi per almeno 8-10 ore (io li ho lasciati 12) coperti dal telo umido. 

Se in casa fa molto freddo, mettere i semi in acqua tiepida. 

Dopo 8-10 ore i semi si gonfiano e la pelle comincia a spaccarsi. Sono pronti per germogliare.

 

2° giorno 

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Fissare il coperchio (io ho utilizzato sempre lo stesso telo che vedete nella foto) e, al mattino, scolare l’acqua dal recipiente. Riempire di nuovo d'acqua, scuotere alcune volte e rovesciare facendo scolare l’acqua. Questo procedimento va fatto altre due volte, per un totale di 3 volte. 

In serata ripetere l'azione un'altra volta. I semi non vanno, a questo punto, lasciati in ammollo!

 

3° giorno 

I primi semi dovrebbero germogliare. Continuare a sciacquarli due volte al giorno. 

 

4° giorno

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I nostri semi sono pronti da mangiare. I germogli avranno raggiunto i 3/4 cm di altezza. I germogli, se non si consumano tutti subito, si possono mettere in frigo dove possono durare fino a 6-7 giorni, sciacquandoli però ogni due giorni. Le vitamine dei germogli aumentano fino al 100% rispetto al seme, e fino al 1400% rispetto alla pianta adulta.

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