Con una borsa di abiti usati, H&M ti regala 5 euro di sconto

È tempo di crisi e avete un estremo bisogno di magliette nuove? Il vostro armadio esplode di abiti vecchi che non vi servono più?

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Nessun problema! Lo sappiamo che il baratto va di moda, e allora anche il colosso H&M, leader nel settore dell'abbigliamento cheap, ci si butta dentro senza pensarci un attimo!
H&M lancia, infatti, una nuova iniziativa: da febbraio 2013, introdurrà sul mercato mondiale un progetto di raccolta di abiti usati.
Recatevi negli store monomarca con una borsa piena di capi che non indossate più, di qualsiasi tipo e marca, e riceverete un buono sconto di 5 euro da usare su una spesa minima di 40 euro.
L’idea, dicono dall’azienda, nasce dalla voglia di prestare più attenzione alla salvaguardia ambientale e, nello stesso tempo, di limitare la quantità di rifiuti tessili che si producono ogni anno (e la spesa minima di 40 euro 'in cambio' del buono? ).
I:Collect, partner della casa di moda svedese in questo progetto, gestirà attraverso la propria struttura, tutte le operazioni che permetteranno di restituire ai capi usati una nuova vita. Ogni anno tonnellate di prodotti tessili finiscono nelle discariche. Tuttavia, il 95% di questi scarti potrebbe essere nuovamente utilizzato: reindossato, riutilizzato o riciclato a secondo le sue condizioni.

Battaglia di marketing ecologico o vero interesse per il bene di nostra madre terra?
A voi la riflessione!

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Come realizzare una bomba di semi

La primavera è alle porte! O almeno quasi... ma facciamo finta che sia così. E quindi per gli appassionati di orto, giardino e spazi verdi è ora di prepararsi.

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Avete mai sentito parlare delle seeds bomb o bombe di semi? Sono piccole palline di terra e semi vari che vengono lanciate dai Guerriglia Gardeners.
Questi attivisti della semina selvaggia se ne vanno, a volto coperto nella notte, a seminare fiori e ortaggi nelle zone degradate della città, creano delle aiuole stupende e coloratissime, preparano bombe di terra e semi e le gettano dove ci sia un lenzuolo di terreno disponibile.
Fanno cultura, celebrano la vita oltre la specie, credono in un'idea, sono pacifisti. Seminano Amore attraverso dei piccoli semini.
Tutti noi possiamo fare la guerriglia dei semi, uscire alla sera o anche al mattino con un cestino pieno di bombe di semi e spargere la vita sulla terra.
Oppure possiamo adottare questa tecnica nel proprio giardino o, addirittura, nel proprio orto.
Ecco le istruzioni per la realizzazione:
1_Prendi una vaschetta di terriccio comune
2_ Prepara un mix di semi (nel nostro caso, fiori di campo e trifoglio)
3_ Procurati un poco d’acqua
4_  Mischia il terreno con i semi (per ogni due parti di terreno, una deve essere di semi)
5_Aggiungi acqua quanto basta per amalgamare il tutto
6_ Impasta fino ad ottenere un composto omogeneo
7_ Inizia la tua pallina raccogliendo una piccola porzione di impasto nel palmo della mano
8_ Lavora il tutto fino ad ottenere una pallina come quella della foto!

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Perché riciclare e come iniziare

Ci sono poche cose al mondo che danno soddisfazione come creare oggetti con le proprie mani: questo vale anche in cucina, pane, marmellate, yogurt, tutto ciò che riusciamo a fare da soli accresce la nostra autostima.

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Oggi parliamo del riciclo e dei motivi per cui è importante, divertente, stuzzicante dare nuova vita a un oggetto che sarebbe finito nella spazzatura.
Riciclando potrai...
1 – Divertirti a giocare con colla, forbici, pitture; un valido metodo per tornare un po' bambino!
2 – Regalare oggetti originali a costo quasi zero; con la tua creatività potrai infatti creare oggetti utili e personalizzati che faranno breccia nel cuore di chi li riceverà!
3 – Attivare e sviluppare l'estro e la creatività! Quando inizi non smetterai più. Un'energia tutta particolare si impossesserà di te per non lasciarti più. Sarà divertente vedere in ogni cosa che stai per gettare un oggetto utile che potrà dare vita ad altri ed altri ancora...
4 – Creare con le tue mani cose uniche e preziose: e questo farà crescere la tua autostima!
5 – Allenare la pazienza e la manualità: riciclare è un esercizio per allenare, innanzitutto, la pazienza, poiché occorre tempo per vedere nel vecchio qualcosa di nuovo;  
6 – Creare uno spazio tutto tuo dove dare libero sfogo alla fantasia;
7 – Distendere i nervi e rilassarti. Giornata stressante? Niente ti svuoterà la testa come dare vita ad oggetti con le tue mani;
8 – Aiutare il Pianeta: quello che non stai gettando nella spazzatura, avrà grazie a te una nuova vita e non andrà a intasare le discariche già stracolme di rifiuti;
8 – Vedere i risultati della tua abilità nel dare nuova vita a qualsiasi cosa: sentirai una immensa soddisfazione!
9 – Guardare meno la televisione, perdersi in stupide discussioni, sprecare energia in azioni che non servono!
10 – Riciclare insieme alla tua famiglia, al tuo compagno, ai tuoi figli, ai tuoi genitori o ai tuoi amici: la vostra unione ne gioverà!

I passi pratici per iniziare a riciclare
1 - Prepara un angolo tutto tuo dove terrai sempre gli strumenti del mestiere: forbici, colla, tempere, matite, nastri, spago, filo, ago... e tutto ciò di cui, via via, ti accorgerai di aver bisogno;
2 – Quando stai per gettare nella spazzatura un oggetto, prendilo in mano, guardalo e cerca di scovarvi altre destinazioni d'uso;
3 – Procurati un contenitore capiente dove riporre tutto ciò che potrebbe avere una seconda vita: fallo anche con gli oggetti a cui non riesci a dare altre collocazioni. Potrebbe accadere che in un secondo momento avrai degli “attacchi di riciclo selvaggio” e che proprio quell'oggetto ti torni utile!
4 – Consulta il web per trovare spunti interessanti di riciclo: capirai che davvero tutto si può riciclare e che i rifiuti quasi non esistono!
5 – Inizia da piccole e semplici cose, idee la cui utilità sia per te che per la tua casa è indiscussa, oggetti che ti piacciono davvero e/o che faranno felice la tua famiglia. Non iniziare a ideare oggetti che non ti servono, perderai presto lo stimolo.
6 – Sforzati di non acquistare niente per portare a termine la tua idea riciclante: piuttosto attendi qualche giorno che il “rifiuto giusto” giunga tra le tue mani! In questo modo, allenerai anche la tua pazienza. 

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Fare il pane con la pasta madre

Nel frigorifero di ogni vero appassionato di pane fatto in casa vive una creaturina speciale: la pasta madre, detta anche lievito madre o lievito naturale. La pasta madre si può autoprodurre o si può ricevere in regalo da qualche amica o conoscente che la porta avanti da tempo. La pasta madre può anche essere molto vecchia, la sua sopravvivenza dipende dal nutrimento che riceve.
Il pane è una magia e, come tale, risulta legato strettamente alla persona che lo produce. Il pane rispecchia incredibilmente il carattere di chi panifica: compatto e massiccio, friabile e fragile, alveolato e leggero. Non esiste il pane perfetto: l'esperienza e il farlo settimanalmente vi aiuterà a trovare piccoli esperimenti ed escamotage, ma due sono gli ingredienti che non potrete mai dimenticare: la pazienza e l'amore. La pasta vi percepisce, provate a sentire il suo calore e il suo lavorio mentre impastate. È proprio come una magia.  

foto 9 - il pane

Spesso avere in frigorifero la pasta madre diventa uno stimolo per autoprodursi il pane ogni settimana.
Tra le tante ricette che spopolano ovunque, dal web ai libri, ve ne consigliamo una molto saporita e nutriente, senza farina di frumento o farina 0: quella del pane di farina di farro biologica (300 gr), farina di mais biologica e macinata a pietra (150 gr), farina di grano duro integrale biologica (100 gr). Con queste dosi sfornerete una pagnotta di circa 800 grammi.
Ma vediamo il procedimento per fare il pane in casa nel dettaglio.

Primo passo
Per circa 500 grammi di farina occorrono 50 gr di pasta madre rinfrescata il giorno prima.
Mettete il vostro lievito naturale in una ciotola insieme a 1 cucchiaio di miele e sciogliete con acqua tiepida per mezz'ora.

Secondo passo
Pesate le farine e versatele nella ciotola insieme al sale, circa tre manciate: a piacimento potrete aggiungere semi, noci o spezie, ma le prime volte vi consigliamo di farlo al naturale.

Terzo passo
Iniziate a impastare bene e con grinta nella ciotola per circa 5 minuti: quando l'impasto inizia ad essere compatto trasferite tutto sul tavolo di lavoro, possibilmente di legno.

Quarto passo
Una volta trasferito il vostro impasto sulla tavola di legno, impastate per 15 minuti in questa successione: con tutta la mano per 5 minuti, con le nocche per 5 minuti, con i pollici per altri 5. Ultimo atto: sbattete con forza il vostro panetto di pasta per circa 2 minuti sul tavolo di lavoro. Dovrete bagnare l'impasto costantemente, la sua consistenza risulterà essere sempre leggermente appiccicosa.

Quinto passo
A questo punto date al vostro panetto una forma rotondeggiante, fate una croce sopra, bagnatelo con uno spruzzino e coprite con un canovaccio bagnato, di tessuto grezzo possibilmente. Il vostro impasto deve lievitare al calduccio e in penombra.

Sesto passo
Dopo 5-6 ore di lievitazione, scoprite il vostro pane. A questo punto rilavorate l'impasto per altri 10 minuti e date la forma prescelta che posizionerete sulla teglia da forno dove lo cuocerete.
Fate di nuovo la croce sulla superficie della pagnotta fate lievitare ancora per 3-4 ore. Prima di infornare spennellate di olio extra vergine d'oliva.

Settimo passo
E ora vediamo la cottura della nostra pagnotta, fase importante e delicata. Due sono gli aspetti fondamentali in questa fase, che il forno sia già caldo quando infornate e che sia umido. Affinché sia umido, il consiglio è porre nel forno un contenitore di terracotta con dell'acqua e lasciarlo per tutta la durata della cottura.
Il forno va scaldato a 200 gradi per 10 minuti, infornate a questa temperatura per altri 10 minuti. Abbassate a 180 gradi e fate cuocere per altri 20 minuti. A questo punto spegnete e lasciate il forno chiuso per altri 10 minuti: il vostro pane sarà pronto per essere sfornato!

Se non avete a disposizione la pasta madre, recatevi in un negozio di alimenti biologici e naturali ed acquistate il lievito madre essiccato oppure autoproducetela! Il procedimento per panificare rimane il medesimo.

 

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Frittelle di pasta madre avanzata

Se siete dei panificatori folli con pasta madre, vi sarà certo capitato di averne in abbondanza, talmente tanta che o cambiate contenitore oppure la buttate via.
Ma non è mai buona cosa gettare il cibo: e c'è una buona notizia per i custodi della pasta madre: ci sono ricette per riciclarla!

frittelle viva low cost

Questa ricetta che stiamo per darvi risale al mondo contadino, quando l'unica maniera per fare il pane era, appunto, la pasta madre.
Essendo famiglie molto numerose, nelle case contadine si panificava molto e per questo si rinfrescava molta pasta madre: quando avanzava si cucinavano frittelle.
Il sapore di queste frittelle è leggermente acido, quindi sono ottime se abbinate a miele, marmellata o nella versione salata con olio e gomasio.
Attenzione però: se la vostra pasta madre si è inacidita troppo, queste frittelle potrebbero, nel momento della digestione, andare in conflitto con l'ambiente basico dello stomaco. Occorre, quindi, addizionare farina, meglio se integrale, e formare un impasto liquido da poter versare in padella con il mestolo.  

Frittella di pasta madre cotta e servita
Ingredienti per 5-6 frittelle
300 gr di pasta acida non rinfrescata
1 cucchiaino di miele
½ cucchiaino di sale integrale
½ cucchiaino di bicarbonato di sodio

Preparazione
Impastate tutti gli ingredienti fino a ottenere un impasto morbido e leggermente appiccicoso: nel caso la pasta madre fosse troppo dura, aggiungete un po’ di acqua.
Formate delle focaccine con un diametro di 10 cm e un’altezza di circa 2 cm e scaldate una padella possibilmente di ghisa o di ceramica bianca: non utilizzate padelle di teflon!
Cuocete le vostre focacce a fuoco basso per evitare che si brucino esteriormente: cuocete fino a quando il lato superiore delle focacce si sarà riempito di bucherelli. Ripetete il procedimento dall’altro lato, girando con cura l’impasto che dovrà essersi solidificato e dorato.

Queste focacce sono buone calde e servite con del miele e marmellata, o accompagnate con dello sciroppo d’acero.
Se volete conservarle, tostatele leggermente prima di servirle.

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