Come autoprodurre ammorbidente, brillantante e anticalcare


Come scrivevamo in questo articolo, l'acido citrico è un ottimo prodotto (naturale) da utilizzare per le pulizie domestiche, ecologiche e 'risparmiose'. Oggi vogliamo darvi tre ricette per autoprodurvi in casa vostra anticalcare, ammorbidente e brillantante naturale.

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PREPARAZIONE DELL’AMMORBIDENTE A BASE DI ACIDO CITRICO AL 10%
Versate 100 gr di acido citrico nel flacone da 1 litro.
Aggiungere 1 litro di acqua demineralizzata.
Potrete decidere di utilizzare 30 gocce di profumante a base di olio essenziale biologico, aumentando o diminuendo a piacere la dose di profumante.
MODALITÀ D’USO
Versate l’ammorbidente a base di acido citrico nella vaschetta dell’ammorbidente della lavatrice.
Dosi consigliate in ml per un bucato di 4-5 Kg:
- Acqua dolce e media 100ml di ammorbidente a base di acido citrico (2 tappi dosatori);
- Acqua dura 150ml di ammorbidente a base di acido citrico (3 tappi dosatore).

 

PREPARAZIONE DEL BRILLANTANTE A BASE DI ACIDO CITRICO AL 15%
Versate 150 gr di acido citrico nel flacone da 1 litro.
Aggiungere 1 litro di acqua demineralizzata
Potrete decidere di utilizzare 30 gocce di profumante a base di olio essenziale biologico, aumentando o diminuendo a piacere la dose di profumante.
MODALITÀ D’USO
Versate il brillantante a base di acido citrico direttamente nella vaschetta del brillantante della lavastoviglie.
Regolare l’indicatore di dosaggio al massimo.

 

PREPARAZIONE DEL PULITORE ANTICALCARE A BASE DI ACIDO CITRICO PRONTO ALL’USO
Versate 150 gr di acido citrico nel flacone da 1 litro.
Aggiungete 1 litro di acqua demineralizzata.
Potrete decidere di utilizzare 30 gocce di profumante a base di olio essenziale biologico, aumentando o diminuendo a piacere la dose di profumante.
MODALITÀ D’USO
Versate alcune gocce di prodotto direttamente su un panno umido o su una spugna e strofinare le superfici da pulire. In alternativa, dotate il flacone con la soluzione di anticalcare a base di acido citrico di uno spruzzino, spruzzare sulla superficie da pulire, strofinare con un panno umido o con una spugna e risciacquare.
Non utilizzare su marmo, pietre e legno.

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Acido citrico: la soluzione low budget alle pulizie domestiche

Ah quel famoso prodotto che come sgrassa lui la manopola del forno non la sgrassa nessuno! Ah quell'additivo che rende ancora più rosa i vestiti rosa! E vogliamo parlare di quell'antibatterico che uccide solo i cattivoni che gozzovigliano nel cesso?

Ah la pubblicità! Che marchingegno fantastico!
Marchingegno che ci propone di tutto e di più... spesso inutile. Che ci svuota le tasche e inquina la nostra casa.   

 

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Sono davvero pochi i prodotti che servono per igienizzare la propria abitazione: un detersivo per i piatti, un detersivo per bucato, uno sgrassatore, un igienizzante multiuso per pavimenti e superfici varie. Tutto il resto è marketing.
Tornare all'essenziale in materia di detersione, anche quella del corpo, è quantomeno indispensabile se si vuole approcciare una scelta ecologicamente corretta. Meno consumo, meno imballaggi, meno trasporti, minor rilascio di CO2 nell'ambiente.

Allora occorre attivarsi e tornare a conoscere quei segreti che ci permetteranno di risparmiare anche monetariamente parlando: quei rimedi prendo uno e uso 3... Ma esistono davvero?
Ci sono buone notizie in merito: esiste l'acido citrico!
Questa finissima polvere bianca è uno degli acidi più diffusi negli organismi vegetali. Il succo di limone ne contiene il 5-7% e l'arancia l'1% circa, è presente in quasi tutta la frutta, nei legni, nei funghi, nel tabacco, nel vino e persino nel latte. Un tempo l'acido citrico si ricavava dal succo di limone (da qui il nome Citrus).
Insospettabile coadiuvante nelle pulizie domestiche, l'acido citrico è un importante prodotto intermedio nel catabolismo (l'insieme dei processi metabolici che hanno come prodotti sostanze strutturalmente più semplici e povere di energia) dei carboidrati di tutti gli esseri viventi aerobici; è un componente importante dell’osso, in quanto circa 1/6 della superficie dei cristalli di apatite nelle ossa è coperta da molecole di citrato, con effetto stabilizzante.  

I suoi utilizzi sono tra i più svariati: ha un'azione anticalcare se diluito in acqua distillata, come ammorbidente eco-sostenibile per il lavaggio in lavatrice e disincrostante per la lavatrice. Nei detersivi viene impiegato per ridurre la durezza dell'acqua.  
È utilizzato dall'industria alimentare come acidulante e per correggere il pH di coloranti basici, come emulsionante e per prevenire la cristallizzazione dello zucchero nel caramello.
In commercio esistono due tipi di acido citrico, entrambi molto validi: l'anidro puro e il monoidrato, con addizionata una molecola d'acqua per le pulizie.

Ricetta anticalcare a base di acido citrico
In uno spruzzino vuoto versate una soluzione al 15% di acido citrico (dissolvendo 150 grammi di acido citrico in un litro d'acqua meglio se distillata e tiepida). Profumatelo con l'aggiunta di alcune gocce di olio essenziale biologico balsamico o agli agrumi. Prima dell'uso agitare bene. Spruzzare sulla superficie incrostata, lasciare agire qualche minuto e poi passare con la spugna.
Evitate di utilizzare l'acido citrico su marmo, pietra, legno ed in generale sulle superfici non adatte a soluzioni acide.

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Le piante che aiutano la cattiva digestione

I problemi di digestione, causati da cibi poveri e confezionati, stili di vita dominati dalla fretta e dallo stress, sono all'ordine del giorno.

Ecco a voi una lista di piante che aiuteranno il nostro apparato digerente a rimanere sano e in forma.

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Anice

I Romani impiegavano l'anice come ingrediente essenziale di dolcetti serviti a fine pasto: favorivano, infatti, la digestione. Anche nelle famiglie contadine toscane, fino agli anni '50, era usanza offrire questi dolcetti, il cavalluccio senese ne è un esempio.
L'anice svolge attività carminativa, stomachica, antispasmodica, aumenta la salivazione, la secrezione gastrica e stimola la peristalsi.
Potrete preparare un infuso contro la cattiva digestione così: 2 cucchiaini di semi di anice in 1 tazza d'acqua bollente. Tenete in infuso coperto per 10 minuti e bevete da 1 a 3 tazze al dì.

Alloro
Pianta che glorifica e celebra per eccellenza. Con l'alloro, pianta sacra ad Apollo, si cinge la testa ai vincenti. L'alloro stimola la secrezione dei succhi gastrici, ha proprietà antisettiche e per la cattiva digestione si utilizzano le foglie. Se ne prende una manciata sminuzzandole, ponendole in infuso in 1 litro d'acqua bollente; si aggiungerà, poi, 30 gr di scorza d'arancio amaro biologico e si lascerà in infusione per 10 minuti. Filtrate la bevanda e bevetene 2 tazzine al giorno.  

Arancio amaro
In passato, in Sicilia, all'arancio si attribuivano proprietà magiche e soprannaturali. Sarà stata certamente una credenza legata alle sue tantissime proprietà: aumenta le difese immunitarie, fissa il ferro, è un potente antiossidante. E aiuta la cattiva digestione, oltre che a far fronte all'inappetenza: basta far riposare un pizzico di buccia secca d'arancio amaro tritata e un pizzico di fiori di timo in 1 tazzina d'acqua calda per 10 minuti. Si filtra e si beve prima dei pasti principali.

Basilico
Una leggenda profana narra che un vaso di basilico poggiato sul davanzale di una fanciulla significasse la sua disponibilità all'amore.
Leggende a parte, per le sue proprietà digestive e antifermentative, il basilico è consigliabile a chi abbia una digestione difficile e accompagnata da accumulo di gas nell'intestino. Reca beneficio in caso di acidità gastrica. Lasciate 15 grammi di fiori di basilico in infusione in 1 litro d'acqua bollente per 10 minuti, tenendo sempre (e questo vale per tutti gli infusi) il recipiente coperto per non far volatilizzare gli oli essenziali. Berne dalle 2 alle 4 tazzine al giorno prima dei pasti.   

Cannella
La cannella, insieme al pepe, è stata una delle prime spezie ad essere importata da Marco Polo in Europa. Questa spezia originaria della Malesia e di Ceylon, è ottima per preparare un infuso digestivo versando 15 grammi di corteccia spezzettata in 1 litro d'acqua bollente coperto per 15 minuti. Bevetene dopo averla filtrata 2 o 3 tazzine prima dei pasti.

Coriandolo
Stimolante delle funzioni gastriche, bollite 1 cucchiaino di semi di coriandolo in 1 bicchiere d'acqua per 5 minuti, coprite e lasciate in infusione per 10 minuti. Dopo aver filtrato, berne 1 tazza dopo i due pasti principali.

Dragoncello
Del dragoncello, pianta che cresce spontanea, si utilizzano fiori e foglie: vi aiuterà a liberarvi dai parassiti e dal meteorismo. Lasciate 20-30 foglie in infusione in 1 litro d'acqua bollente per 10 minuti. Colare l'infuso e berne 1 tazzina dopo i pasti o 3-4 durante la giornata.

Finocchio
Nelle formule magiche medievali il finocchio era invocato per combattere l'inganno e la stregoneria, mentre in base alla Dottrina dei Segni i fiori gialli del finocchio simboleggiavano la bile, associazione per cui l'essenza della pianta si utilizzava per la cura dell'itterizia.
Le virtù digestive del finocchio sono molto interessanti: preparare un vino medicinale facendo macerare 50 g di semi di finocchio per 8-10 giorni in 3 dl di vino bianco. Filtrarlo e sorbirne 1 cucchiaio prima dei pasti principali.  

Limone
Altro agrume utilizzatissimo nelle nostre cucine, anche il limone ha potenti qualità antisettiche e digestive.
Mettete a macerare 50 g di scorza di limone biologico fresca per 8 giorni in 100 g di alcool a 80 gradi. Filtrate e assumete 1 cucchiaino diluito in poca acqua per 3 volte al dì.

Melissa
Si utilizza nei disturbi dello stomaco e dell'intestino, come rimedio contro il meteorismo. Tenete in infusione 1 cucchiaio di foglie di melissa in 1 tazza d'acqua calda per 15 minuti. Filtrate e bevetene 3 volte al giorno dopo i pasti. Questo infuso stimola l'appetito e blocca i vomiti in gravidanza: in quest'ultimo caso va assunto prima dei pasti. In caso di palpitazioni, abbattimento ed emotività questo infuso va assunto lontano dai pasti.

Salvia
Il nome salvia deriva dal latino salus e significa 'salvo, sano': gli usi che Greci e Romani ne facevano si perdono nella notte dei tempi. La Scuola Medica Salernitana, nel Medioevo una delle più prestigiose, formulò questo proverbio: “Di che cosa morirà l'uomo che fa crescere salvia nel suo orto?”.
Tra le tante virtù di questa pianta speciale, vogliamo parlarvi di quella che riguarda la digestione e darvi una ricetta ad ok.
Fare bollire 15-25 g di foglie di salvia tritate in 1 litro d'acqua per 5 minuti, colare e berne 1 tazza dopo i pasti principali.

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Sei idee risparmiose (ed ecologiche) per una vita slow

Il caro benzina ti assilla? Il postino, in quanto portatore di bollette, ormai è diventato il tuo peggior nemico? Sei sovrappeso?
Niente paura, stiamo per darti sei regoline carine carine da appendere alla porta di casa; non che ti risolveranno la vita, ma forse te la semplificano!    

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1 – Lo sapevi che utilizzando la bicicletta due volte al giorno per percorrere una distanza di 2,5 km risparmi ben 150 euro all'anno di benzina? E sottrai all'ambiente anche l'emissione di 160 kg di Co2!

2 – Usando una brocca per l'acqua del rubinetto risparmi 24 kg di Co2 e 11 kg di plastica in 1 anno. 280 euro all'anno di risparmio bevendo acqua del rubinetto!

3 – È quasi ora di accendere i riscaldamenti: ma prima riflettiamo. Lo sapevate che tenendo 1 grado in meno nel vostro appartamento risparmiate il 10% in bolletta? ;-)

4 – Spegnere lo stand by del televisore significa risparmiare 60 euro all'anno nella bolletta dell'elettricità. E 150 kg di Co2.

5 – Con meno di 10 mila euro potrai rendere la tua casa autosufficiente da un punto di vista energetico e per almeno 30 anni. Lo potrai fare installando pannelli fotovoltaici sui tetti che ti ripagherai in 10 anni: e ogni anno emetterai nell'atmosfera 1200 kg di Co2 in meno.

6 – Se viaggi a 110 km/h invece che 130, su 150 km di autostrada, risparmierai il 25% di carburante: arrivando a destinazione solo 12 minuti dopo!

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Cinque trucchetti per risparmiare sulla spesa

Mangiare bene spendendo poco è un'utopia?
No, basta saper fare la spesa.

 

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Prima di tutto, torniamo a consigliare la spesa dai farmers market, dove con 10 euro potrai riempire la sporta della spesa. E poi esistono dei trucchetti speciali che vogliamo svelarvi in questo post.

Prima regola: segnare tutto
Farsi un taccuino delle spese, anche quella minima, un caffé o una brioche. Alla fine del mese fate il calcolo di quanto aperitivi, caffettini&Co. appesantiscano l'economia familiare!

Seconda regola: al supermercato, imparate a leggere gli ingredienti
Quando in mano avrete una confezione di qualsiasi alimento, saltate a pie' pari il nome del prodotto ed eventuali sottotitoli prendi-allodole: 'Yogurt **** - Quello che ti fa dimagrire davvero'. Andate al centro del problema: come è stato prodotto? Con quali tecniche? Cosa contiene? Dove è stato prodotto?
Passiamo agli ingredienti: l'elenco è in ordine decrescente di quantità, i primi ingredienti a essere riportati in etichetta sono quelli in proporzione maggiore. Scoprirete cose...
Tutti gli additivi sono indicati con la lettera E, e servono per addizionare gli alimenti di sostanza estranee all'alimento medesimo, conservanti, coloranti, aromi (sostanze chimiche create in laboratorio che hanno le medesime caratteristiche della sostanza naturale).
Per scoprire la provenienza, molto utile è il codice a barre: se le prime due cifre corrispondono al numero 80, significa che quel prodotto è stato fatto da un italiano.
Cosa c'entra il risparmio con il saper leggere l'etichetta? C'entra perché vi accorgerete che gli ingredienti di un cibo 'di marca' o particolarmente costoso sono proprio gli stessi di uno non di marca e che, quindi, tanto vale acquistare quello più economico. Ci aiuta a essere più consapevoli.

Terza regola: considerate solo il prezzo al chilo e non quello della confezione
La vaschetta di peperoni che ho tra le mani mi sembra abbordabile... Poi scendo in etichetta e mi accordo di quanto costa al chilo: UN SALASSO!
È allora il momento di metter giù la vaschetta e andare a controllare il costo al chilo di quei peperoni sfusi del mercato o nel reparto frutta e verdura, o semplicemente accertarsi che quello che sto per mettermi nel carrello abbia davvero una convenienza chilo-quantità.  
E questo ragionamento vale soprattutto per i prodotti 'in offerta speciale', che di speciale hanno ben poco. Al chilo questi prodotti costano, molto spesso, più di quelli non in offerta. Altra domanda importante da porsi è: mi serve davvero questo 3x2? O mi riempio solo la casa di cose che andranno a finire nel cestino?
Consigliamo un buon metodo in tal senso: ogni volta che buttate qualcosa, al posto di quel 'qualcosa' immaginate una banconota da 5 euro...

Quarta regola: su quali scaffali guardare?
I prodotti che trovate sulle scaffalature dei supermercati, quelli ad altezza sguardo, sono i più costosi: ed è per questo motivo che vengono messi lì. Lo sguardo cade proprio in quel punto e, giocando sul poco tempo che ci rimane per fare la spesa, acquistiamo proprio quel prodotto. E spesso sono i bambini a essere 'colpiti' da questa strategia: avete notato che gli alimenti più malsani sono posizionati proprio lì?
Negli scaffali più in basso o in alto troviamo, invece, prodotti con costi minori e, spesso, di maggior qualità.  

Quinta regola: virgola 99, non è un prezzo, ma una strategia
Il famoso prezzo 2,99 euro, 3,99 euro, 60,99 euro, è questione di memorizzazione.
Infatti, l'arrotondamento verso l'alto implica uno sforzo maggiore da parte della nostra mente: il nostro cervello legge solo la prima cifra indicata (nel caso di 2,99 euro, il nostro cervello legge 2 e non il ,99). potrebbe quindi esservi capitato di acquistare 150 fette biscottate a 2,99 e di averne escluse altre, poniamo 180 gr solo perché costavano 3,00 euro.   

E poi:

Fatevi il pane in casa
Autoproducete anche i liquori
Spostatevi in bicicletta
Riciclate il più possibile

In una parola decrescete!

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