Esperienze di wwoofing: Giulia ci racconta il suo ritorno alla Terra

 

Intervista a Giulia Landini, blogger di vivalowcost.com che ha deciso di trascorrere le proprie vacanze estive lontana dal frastuono della città e di rifugiarsi in una azienda agricola a sperimentare il lavoro contadino nelle campagne tosco-emiliane. 

wwoof

Non solo mare, sole e tintarella. C'è chi sceglie di organizzare le proprie vacanze estive lontano dalle mete classiche e vivere una esperienza con la terra. Fare wwoofing vuol dire  abbandonare molte "comodità" e scegliere la campagna, la terra, il sudore e il contatto diretto con la natura. La WWOOF (World Wide Opportunities on Organic Farms) è una rete di aziende agricole biologiche che offrono vitto e alloggio gratuito in cambio di assistenza nelle attività ortofrutticole, agricole o di giardinaggio. In pratica si lavora in aziende agricole gratis in cambio di vitto e alloggio.

Vi riportiamo l'esperienza di Giulia Landini, blogger di vivalowcost.com e innamorata della natura

 

Cosa spinge una giovane ragazza a fare woofing?

Grazie per la giovane ragazza, anche se direi più giovane donna! Il mio percorso di avvicinamento alla terra è iniziato due anni fa quando sono diventata vegetariana. Ho frequentato poi un corso di un anno in permacultura che mi ha aperto la mente e il cuore. A dicembre ho perso il lavoro, l'azienda per la quale lavoravo ha chiuso, ed io ho sentito che era giunto il momento di fare l'esperienza con la terra. 

Come è stato il primo impatto con l'ambiente rurale?

Disarmante. Il "silenzio della Natura" permette di sentire ciò che hai dentro. E non sempre è facile. Il lavoro nei campi è faticoso non c'è che dire, ma è il lavoro più utile, sano e giusto che esista. La sera, oltre che a qualche doloretto alla schiena (ma neppure troppi), mi sento piena per aver vissuto davvero. 

Cosa ti aspetti da questa esperienza?

Imparare almeno un pochino i ritmi della Terra e il suo silenzio. 

Cosa ti manca della vita che facevi 10 giorni fa?

Niente. Ora cerco il silenzio e le parole che la Terra ogni giorno ti dona.

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Eco Spesa: tu risparmi e l'ambiente ci guadagna

Si stima che ogni famiglia italiana getta nel cestino circa 500 euro di cibo ogni anno. È ora di dire basta. In nostro aiuto arriva l'eco spesa, divertente, salutare e sostenibile sia ambientalmente che umanamente. Vediamone insieme i punti forti

risparmi

Le buone azioni iniziano dalla porta di casa. “Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo” diceva Gandhi. Sono tante le piccole grandi cose da fare per creare una realtà diversa da quella che viviamo, la prima è aiutare i nostri simili, coloro che si battono per la diversità... Iniziando dal piatto.

Si può cambiare il modo di fare la spesa settimanale: è vero che il grande centro commerciale sotto casa è comodo, veloce e ci permette di risparmiare il tanto agognato tempo. Ma qual è il prezzo?

Mettiamo ogni giorno nel nostro piatto cibi di cui non conosciamo la provenienza, prodotti che sfruttano il lavoro di persone remunerate con pochi euro e con metodologie agricole non rilevate (o rilevate fin troppo bene). Fare la spesa, anzi la eco-spesa, diventa allora un gesto di lotta quotidiana per un mondo migliore.

Oggi vi proponiamo il decalogo della spesa ecologica che, oltre ad essere ambientalmente ed ecologicamente sostenibile, è anche divertente e vi farà risparmiare un bel po' di soldini.

Non sprecare

Prima regola è quella di non sprecare. Last Minute Market, Associazione bolognese che trasforma lo spreco in risorsa, ha stimato che ogni famiglia getta nel cestino della spazzatura, ogni anno, l'equivalente di 500 euro di cibo. Per evitare ciò, il consiglio è quello di acquistare di volta in volta piccole quantità di cibo che siamo certi di consumare, evitando il superfluo e rivedendo la nostra dieta quotidiana. 

Per evitare sprechi è utile stilare una lista della spesa di tutti quegli ingredienti che vengono a mancare: una 'buona' lista della spesa la si può preparare passando in rassegna le nostre abitudini alimentari e i piatti che siamo soliti cucinare in settimana.  

Gli sconti: sì o no?

Paghi due e prendi tre. Siamo sicuri che questo tipo di promozioni siano sempre vantaggiose? Spesso le scontistiche selvagge fanno lievitare il costo finale della nostra spesa, per cui sempre meglio riflettere prima di acquistare cibi o oggetti che non abbiamo segnato in lista. Riflettete attentamente se quell'oggetto davvero è così indispensabile anche se scontato!  

Fare la spesa ai mercati agricoli

Altra pietra miliare della spesa consapevole è dove fare la spesa stessa: molti sono, ormai, i mercati organizzati direttamente dalle Associazioni di Categoria, come quello di Campagna Amica di Coldiretti. Sempre più frequenti i mercati domenicali o festivi del biologico e dei prodotti artigianali, fate rete con il territorio in cui vivete, ne verrete a scoprire delle belle! Splendidi quelli organizzati da Genuino Clandestino, la rete per le sementi libere e che si batte per l'autocertificazione di qualità biologica. È importante scegliere di acquistare da produttori locali per molti motivi: la qualità di ciò che mettiamo sulle nostre tavole è indiscutibilmente più alta; si consuma solo ciò che è di stagione, la maggior parte delle volte biologico; si aiutano i produttori locali che in questo modo diventano meno schiavi del prezzo imposto dai Consorzi agricoli.   

Fare la spesa prezzo i Gruppi d'Acquisto Solidale

La rete Gas Italia – Gruppi d'Acquisto Solidale – è nata per mettere in connessione persone residenti sul medesimo territorio, affinché si unissero tra loro nel momento degli acquisti. Infatti, l'obiettivo della Rete Gas è la spesa solidale e a chilometro Zero, rivolgendosi ai produttori della zona. All'inizio erano 'solo' generi alimentari, orticole, frutta, cereali, marmellate, ma oggi si creano gruppi d'acquisto per l'energia, per le scarpe, per i detersivi e persino per i terreni. 

Ognuno di noi può creare un Gas nella propria città, nel proprio quartiere, nel proprio paese. Basta cercare produttori locali, con loro si fissa un quantitativo di merce certa che quel gruppo d'acquisto ritirerà: in tale maniera il contadino o il produttore evita sprechi di produzione, riceve un giusto prezzo per il suo lavoro e il cliente finale ci guadagna in salute, ma anche economicamente, poiché, si sa, sui grandi quantitativi il prezzo diventa più conveniente.   

Autoproduzione e decrescita felice

Ultima riflessione è quella sul mondo dell'autoproduzione: fare una spesa ecologica significa anche re-imparare a prodursi il pane, la pasta in casa, formaggi e yogurt. È divertente, abbatte i costi, la vostra salute ne gioverà. Iniziate con l'autoprodurvi il pane con la pasta madre, per poi sbizzarrirvi con tutto quello che vi viene in mente: non dimenticate mai che il divertimento fa sempre la differenza. 

Ricordate, poi, che gli avanzi di pranzi e cene sono una risorsa: vi consigliamo il libro di Tommaso Fara e Lisa Casali edito da Gribaudo, “La Cucina a impatto quasi zero”, in cui potrete trovare tanti spunti per riutilizzare ciò che rimane dei vostri pasti luculliani! 

Giulia Landini

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L'aceto: i 20 utilizzi alternativi in casa [parte 2]

 

Ne abbiamo iniziato a parlare ieri e non spetteremo mai di ripeterlo: l'aceto in casa si può utilizzare davvero dappertutto. Elimina gli odori, deterge i filtri della lavatrice, sgrassa ed è un utile alleato contro il mal di gola.

aceto

Ecco altri 10 usi alternativi all'aceto, tanto trascurato quanto prezioso.

11 - Per togliere i cattivi odori dai tappeti, basta strofinarvi sopra un panno con acqua e aceto;

12 - Facendo una soluzione di bicarbonato di sodio e aceto nelle dosi di 50% e 50% avrete un alleato formidabile nel liberare le tubature;

13 - Colla residua sulle etichette? No problem, basta inumidire la parte da trattare con poco aceto;

14 - Materassi sempre freschi e puliti, bagnandoli e strofinandoli con un poco di aceto e bicarbonato. Fate una pappetta 70% bicarbonato e 30% aceto e applicatela sulla superficie del materasso; 

15 - Elimina le macchie di vernice dai vetri delle finestre semplicemente strofinando;

16 - La pittura delle pareti sarà più omogenea e aderente se applicherete l'aceto prima di tinteggiare; in un secchio versate 70% acqua e 30% aceto e tamponate sulla parete da trattare; 

17 - L'aceto è utile anche a bilanciare il PH del terreno semplicemente aggiungendone un bicchiere per 5 litri d'acqua;

18 - Elimina le erbacce che crescono tra le fessure dei muri o tra le piastrelle del giardino; 

19 - Insieme a bicarbonato e limone renderà il vostro forno uno splendore! Basta fare una pappetta con questi tre ingredienti (in dosi uguali) e passarla sulle zone incrostate;

20 - L’aceto è anche adatto alla pulizia del computer per le sue proprietà antistatiche: è, cioè, in grado di prevenire e contrastare i frequenti accumuli di polvere. Fate una soluzione 80% acqua e 20% aceto e spruzzate sul vostro pc.


Giulia Landini

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L'aceto: i 20 utilizzi alternativi in casa [parte 1]

Nella casa delle nostre nonne non mancava mai l'aceto: il bistrattatissimo cugino del vino ha incredibili virtù. Scopriamone insieme i 20 usi alternativi a quello alimentare 

aceto

Compagno di condimenti e marinature, nonché di sottaceti e sottoli, l'aceto è un compagno perfetto in casa: è naturale, è low cost e fa cose che noi umani... Usando regolarmente l'aceto si può beneficiare delle sue preziose proprietà. È diuretico, contiene alcuni derivati dei fenoli stabilizzanti delle vitamine E e C e svolgono un'azione anti-cancerogena. 

Sia quello di mele che l'altro sono integratori alimentari ricchi di sali minerali e enzimi, attenuano la fermentazione intestinale, prevengono le infiammazioni articolari e l'osteoporosi, migliorano la digestione, sono efficaci nei disturbi del sonno e sono ottimi integratori per aumentare l'energia vitale nell'intero organismo. Infine, è un eccellente purificatore del sangue e previene i mal di testa cronici.  

E adesso esaminiamo i 20 utilizzi dell'aceto che mai e poi mai avreste immaginato.

1 – Non usate gli ammorbidenti della grande distribuzione! Contengono sostanze allergene e inquinanti. Al loro posto vi consigliamo un bicchierino da caffè di aceto con 10 gocce di olio essenziale alla lavanda o all'arancia. I colori saranno più vivi e i vostri abiti bianchi come non mai!

2 – Siete fumatori incalliti (o li avete in casa)? No problem! L'aceto scaccia l'odore di fumo dai vestiti. Basta aggiungere mezzo bicchiere d’aceto di mele al risciacquo della lavatrice;

3 – Rimuove le gomme da masticare dagli abiti, inumidendo la parte interessata con un batuffolo di cotone impregnato d'aceto; 

4 – Siete amanti di aglio e cipolla ma l'odore dalle mani non se ne va più? Lavatele con acqua e 1 cucchiaio grande d'aceto! 

5 – È un prezioso alleato in caso di mal di gola: provate a mescolarne un cucchiaino da zucchero a uno di miele in un bicchiere d'acqua;

6 – Preziosissimo nelle pulizie domestiche, pulisce rubinetti, porte della doccia, acciaio inossidabile, piani di lavoro, frigorifero, piano cottura… Versatene 1/2 bicchierino da caffè sul panno inumidito; 

7 – Aggiungendo 1 bicchierino da caffè di aceto al ciclo di lavaggio della vostra lavastoviglie ne libera le tubature e ne deterge i filtri;

8 – Ottimo anche come brillantante. Basta riempire d'aceto l'apposito contenitore all'interno della lavastoviglie o aggiungerne 1 bicchierino all'acqua di risciacquo nel lavabo;

9 - Pulisce e sgrassa la cucina imbevendo il vostro panno umido con ½ bicchierino;

10 – È un grandioso anticalcare e rimuove gli accumuli dal bocchettone della doccia e dai filtri del rubinetto. Fate così: in un bicchiere mettete dell'aceto e lasciate per una notte a rinvenire.

[continua...]

Giulia Landini

 

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Fare il latte di riso in casa per risparmiare

Il latte vaccino, in età adulta, sarebbe buona cosa eliminarlo dalla propria alimentazione, in quanto il nostro apparato digerente non possiede più gli enzimi preposti alla sua digestione. Al suo posto vi consigliamo quelli vegetali estratti dai cereali più vari: riso, farro, avena, orzo, grano saraceno. In commercio si trova anche quello squisito di mandorle.

I latti vegetali, però, hanno un costo piuttosto elevato, circa 1.50 euro al litro, ed è per questo motivo che vale la pena autoprodurselo. Noi vi consigliamo un metodo veloce e davvero low cost: con 50 centesimi di euro circa potrete autoprodurvi in casa il vostro latte vegetale di riso.

Preparazione degli ingredienti

Il primo passo è quello di acquistare un buon riso, possibilmente biologico o, ancor meglio, biodinamico.

Le dosi per un litro di latte di riso sono: 130 gr di riso e acqua. Per trovare le giuste proporzioni, vi consigliamo di mettere il riso in una tazza, che sarà il vostro misuratore, e aggiungere 10 volte la sua quantità di acqua. 

latte di riso 

Inizia la bollitura

Prendete una pentola capiente, perfette quelle con fondo spesso, versate il riso e le tazze corrispondenti d'acqua. Portate a ebollizione e fate bollire dolcemente e molto piano per due ore.   

latte riso2 

Dopo due ore

Dopo due ore di leggera bollitura è l'ora di scolare il vostro riso. Per capire se il latte è pronto, osservate la consistenza del riso che non deve assolutamente essere poltiglia, piuttosto ben cotto con il granello ancora visibile. Questo per evitare che il vostro latte diventi troppo ricco di amido e, quindi, esageratamente denso. 

Prendete un colino ponendo sotto un recipiente e scolare il liquido bianco opaco dal riso.

 

Imbottigliare

Ora non vi resta che imbottigliare il vostro latte di riso possibilmente in contenitori di vetro. In frigorifero si conserva per circa 2-3 giorni, per cui vi consigliamo di farlo di volta in volta per non sprecarlo. 

Giulia Landini

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