Calcio solo nei latticini? Una leggenda metropolitana
Il calcio è uno dei minerali più importanti per il mantenimento del nostro organismo. Dai denti alle ossa, il calcio va assunto adeguatamente nella nostra dieta quotidiana.
Il primo alimento associato al calcio è, da sempre, il latte vaccino: studi recenti dimostrano però come il calcio proveniente dai latticini non sia facilmente assimilabile dal nostro organismo e come, invece, l'apparato digerente umano faccia intensi sforzi per digerirlo consumando, a sua volta, il calcio disponibile, ingenti quantità di ferro e minerali alcalini responsabili di mantenere il ph del nostro organismo neutro (da 6 in poi).
L'American Journal of Clinical Nutrition, nel 1983, ha pubblicato uno studio secondo il quale i casi di osteoporosi sarebbero più numerosi in quelle popolazioni che assumono calcio attraverso i latticini.
La Società Scientifica di NutrizioneVegetariana stima che l'apporto giornaliero di calcio per gli adulti dai 19 ai 50 anni è di 1000 mg; dai 51 anni in poi aumenta a 1200 mg giornalieri.
Ma dove si prende il calcio quindi se non nei latticini?
Molti sono gli alimenti ricchi del prezioso minerale, alcuni dei quali spesso ignoti o quantomeno trascurati dalla dieta moderna.
L'alimento che in assoluto presenta quantità ingenti di calcio è il sesamo: i suoi piccoli e preziosi semi contengono, per 100 gr, 1000 mg di calcio.
Altro seme ricchissimo è quello di Chia (Salvia hispanica): una porzione da 100 grammi contiene 600 mg di calcio e preziosissimi Omega 3 e 6.
I semi di lino, oltre a presentare quantità di acidi grassi essenziali Omega 3, contiene 256 mg di calcio per 100 gr di prodotto.
Il cavolo verde e gli spinaci sono tra i vegetali a foglia verde con maggior contenuto di calcio: 56 mg per 100 gr di spinaci; 139 mg per 100 gr di cavolo verde.
Rimanendo nel mondo dei cavoli, i broccoli ci donano circa 47 mg di calcio per 100 gr, oltre che vitamina A, K, C (quest'ultima è fondamentale per un corretto assorbimento del calcio da parte del nostro organismo) e fibre vegetali.
La quinoa, pianta erbacea proveniente dalle Ande, ricca anche di potassio, zinco e proteine, contiene per 100 gr già cotti tra i 60 e i 100 gr di calcio.
E dalla melassa scura, liquido che si ricava dal processo di lavorazione dello zucchero di canna o barbabietola in seconda lavorazione, si può ottenere 172 mg per cucchiaino.
Un bicchiere di succo di arancia appena spremuto ci regala 70 mg di calcio e la vitamina C aiuta l'organismo nell'assimilazione del calcio medesimo e del ferro.
E che dire dei meravigliosi legumi? I fagioli bianchi contengono 170 mg di calcio per 100 gr, le lenticchie circa 50 mg, i fagiolini 70 mg per 100 gr.
Infine, c'è la frutta secca: in testa le mandorle con 266 mg per ogni 100 gr e i fichi secchi i quali garantiscono 135 mg di calcio su una quantità di 5 pezzi.
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